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La
risposta della redazione
Gentile
Lettore nonché Collega,
nell'apprezzare i toni ragionevoli e colloquiali con cui Lei
pone la questione, cogliamo l'occasione per puntualizzare
alcune Sue affermazioni e per rispondere ai suoi interrogativi.
Lei dice: "La vexata quaestio
che ha contrapposto gli abilitati delle scuole di specializzazione
a quelli del concorso ordinario e delle sessioni riservate
ha origine in ambito parlamentare, nella scarsa competenza
di "cose di scuola" dimostrata dal legislatore e
nella sua compiacenza verso le lobbies universitarie che allo
scopo di finanziare gli atenei sono riuscite nell'intento
di realizzare le SSIS senza organizzare in modo adeguato la
fase di transizione dal vecchio al nuovo sistema di gestione
del precariato."
Porre il problema della formazione in entrata del docente
in termini di lobbies universitarie ci sembra un po' forte
se non inopportuno.
Da tempo in Europa la formazione del docente è demandata
alle università sulla base di un modello del tutto
simile a quello attivato dal M.I.U.R. per legge ( cfr. "Kronistoria"
per un orientamentoveloce nella normativa delle S.S.I.S.).
Purtroppo il nostro Stato non può permettersi di retribuire
lo specializzando il quale sostiene personalmente
l'onere della sua formazione (con prezzi - bisogna ammettere
- non così esosi se si pensa al numero di ore frequentato
e assolutamente al di sotto di un Master biennale universitario
di qualsiasi altro indirizzo disciplinare, ma sicuramente
minore agli 11 milioni di vecchie lire che i nostri
colleghi hanno dovuto versare per i corsi di sostegno
organizzati da associazioni private (private?)).
Lei sottolinea:"L'attivazione
dei corsi di specializzazione avrebbe dovuto tener debito
conto del fabbisogno professionale per singole aree ma probabilmente
nessuno ha gettato un'occhiata alle graduatorie permanenti
- lunghissime teorie di nomi, date, punteggi, già esistenti
da anni - sufficienti a soddisfare il la richiesta di docenti
per parecchio tempo."
Sicuramente nelle Graduatorie Permaneneti di III Fascia
stanno assieme agli Specializzati S.S.I.S. (che come sa non
godono di una loro Graduatoria di Merito valevole per
le immissioni in ruolo - pur avendo superato un esame di valore
concorsuale) anche gli idonei del Concorso Ordinario e del
Concorso Riservato.
Se calcoliamo il fatto che gli Specializzati S.S.I.S.
accedono alla III Fascia in numero alquanto ristretto alle
precedenti modalità di selezione (i posti disponibili
alle S.S.I.S. sono su numero programmato del M.I.U.R. sulla
base del fabbisogno triennale delle singole cattedre) e se
calcoliamo che al momento gli Specializzati S.S.I.S. sono
gli unici lavoratori della Scuola che non vedono riconosciuto
il punteggio di servizio durante la loro attività di
formazione ( in barba alle convenzioni precedentemente
attivate per i "lavoratori - studenti" ) , la questione
comincia a ridimensionarsi.
Aggiungiamo che tutto il riconoscimento a questa formazione
che come Lei sa è molto dura e impegnativa -
riconoscimento che è pensato dai nostri legislatori
, ahimé solo in termini di punteggio e non di sicurezza
occupazionale - è venuto erodendosi a causa di continue
azioni legali sostenute dalle organizzazioni sindacali e da
colleghi abilitati con altre procedure, ebbene a noi sembra
di essere veramente discriminati da una sorta di crociata
che poggia su una grandissima disinformazione.
Chiariamo subito che anche gli Specializzati S.S.I.S.
sono dei "precari".
Inoltre, se Lei ha la cortesia di analizzare uno studio che
abbiamo svolto sulle
Graduatorie Permanenti di Roma (prima ancora che venisse
applicata la sentenza del Consiglio di Stato anche sulla circolare
n° 69 del M.I.U.R. - e quindi quando gli Specializzati
potevano ancora far valere alcuni punti calcolati tra l'inizio
dell'anno scolastico e l'inizio di quello accademico ) può
notare come gli Specializzati S.S.I.S. si attestino tra i
50 e i 60 punti alla stregua di persone che abbiano lavorato
con stessa anzianità di servizio su singola classe
di concorso (magari avendolo disperso su diverse classi
- cosa che del resto capita anche anche agli Specializzati
S.S.I.S.).
Lei dice:"Partendo dal
presupposto che i titoli conferiti dallo Stato non possano
avere valore differente, si deve accettare l'assunto che tutte
le abilitazioni abbiano la stessa dignità e, di conseguenza,
la medesima spendibilità e che dunque l'attribuzione
di trenta punti (come valore della sola abilitazione conseguita
con le SSIS) a fronte di tre punti (come valore dei titoli
derivanti dal concorso ordinario e da quello riservato) costituisca
una sperequazione nei confronti della quale non è rimasto
altro che ricorrere in giudizio e costituire una organizzazione
- l'AIP - che tutelasse i diritti dei precari "storici".
Su
questo punto, ovviamente, Lei non può vederci concordi
col suo pensiero.
La Scuola di specializzazione S.S.I.S. (come tutte le Scuole
di Specializzazione esistenti - quella in Archeologia, in
Comunicazioni, per Commercialisti....) risponde a criteri
di qualità e severità che non sono
assolutamente comparabili alla frequenza di un Corso Riservato,
né al Concorso Ordinario che è pur sempre una
pratica di selezione e non di formazione.
Ovviamente non si tratta di togliere a nessuno alcun
merito, ma di riconoscere la differenza dei percorsi.
Sicuramente se molte promesse - a diversi soggetti - fossero
state mantenute, non ci si troverebbe in questa assai imbarazzante
situazione .
Su un punto sicuramente si può concordare:
il sistema del reclutamento andrebbe rivisto e armonizzato.
Purtroppo abbiamo potuto vedere che i maggiori "accusatori
delle S.S.I.S." spesso - non ci riferiamo certo a Lei
che ha avuto la gentilezza di prestarci attenzione - non
conoscono assolutamente ciò che sta dietro a questo
Diploma così vituperato: un esame di acccesso su
numero chiuso, due anni di frequenza obbilgatoria, 1200 ore
di lezione , un minimo di 8 esami universitari (ma variabili
in eccesso per diverse classi di concorso), laboratori, tirocinio
biennale documentato previa convenzione attivata nelle scuole
e sotto la supervisione di un tutor e di un docente accogliente,
tesi, esame finale su traccia individuale. Abbiamo elencato
sommariamente .
Se i Suoi colleghi hanno dovuto formare un comitato,
putroppo, come vede, anche noi ci siamo dovuti inventare Coordianementi,
Associazioni e forme di "auto-aiuto" che credo ai
nostri colleghi europei risulterebbero assai incomprensibili.
Come vede abbiamo molto in comune.
Cordiali Saluti.
La Redazione
23 Marzo 2003
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