La
risposta
La
sentenza aveva un fondato motivo giuridico ma nel contempo
andava a penalizzare quei docenti SSIS che si erano sobbarcati
allimmane sforzo di lavorare e studiare nel contempo;
il loro servizio non contava nulla. Gli stessi precari ordinaristi
e riservisti continuavano a lamentare il vantaggio dei precari
SSIS.
In occasione dellaggiormamento delle graduatorie il
Ministero ha tirato fuori una nuova tabella con un tentativo
di nuovo equilibrio o di nuovo equilibrismo: il valore di
un nuovo bonus di 18 punti con potere intercambiabile.
Sembra una genialità matematica ma nei fatti è
una pezza, la solita toppa che si mette sul vestisto sdrucito.
Il rimedio bonus di 18 punti viene inviato al Consiglio nazionale
della pubblica istruzione per il parere e riceve un parere
positivo. Lo stesso CNPI ha valutato la necessità di
mettere una pezza.
Con la magica pezza del Ministro Moratti riservisti e ordinaristi
potranno aggiungere un punteggio di 18 punti, e ai sissini
viene data una doppia opzione: o utilizzare i 30 punti senza
poter cumulare il servizio oppure scegliere i 18 punti e cumulare
il servizio.
I docenti precari che hanno frequentato le SSIS (specie quelli
che non hanno servizio superiore ad un anno da cumulare) si
sentiranno a ragione beffati, leffetto dei 30 punti
viene ridotto e il loro titolo nei fatti vale meno del concorso
ordinario, concorso che continua a dare effetti sul doppio
canale.
Se la pezza funzionerà o darà luogo a una nuova
guerra di ricorsi lo sapremo dalle reazioni che verranno subito
dopo la sua applicazione e dai consigli che i vari legali
daranno ai ricorrenti.
Ma va in linea di principio affermato che si tratta di una
pezza e che si tratta del solito modo di stabilire le regole
a posteriori, a corsa finita.
La stessa scelta di dare i 30 punti alle SSIS fu una pezza
inventata quando venne tolta ai corsi SSIS la funzione di
concorso ordinario. I 18 punti di oggi sono una nuova pezza
su una pezza cucita male.
Per il futuro si prefigurano nuove pezze: si parla di fine
dei concorsi ordinari; di imprecisate lauree specialistiche
per linsegnamento; di nuovi corsi SSIS come unica possibilità
di abilitarsi nellimmediato presente.
La condizione di docente precario che aspira ad un incarico
a tempo indeterminato è diventata una fabbrica di sogni
dove si tengono migliaia di giovani docenti in cottura e malpagati.
Sorge un legittimo interrogativo: QUALE SARA LA MAGICA
TABELLA A PUNTI LANNO PROSSIMO?
Ai nostri colleghi precari ordinaristi, riservisti, sissini,
e ai giovani appena laureati che hanno voglia di dedicarsi
allinsegnamento deve andare la solidarietà di
tutti gli insegnanti di ruolo.
La GILDA degli insegnanti fin dal 1988 ha chiesto una formazione
specialistica iniziale per chi si volesse dedicare allinsegnamento
e regole certe per il reclutamento . Queste regole fino ad
oggi non sono arrivate e in qualche modo abbiamo dovuto necessariamente
difendere le aspettative di quei docenti che per anni si sono
dedicati ad un insegnamento precario.
Il valore dei titoli culturali di formazione e il relativo
punteggio deve essere ben definito al momento dellattivazione
dei corsi; lequilibrio con i titoli di servizio deve
essere certo.
Il
governo dica con chiarezza quali sono le sue intenzioni in
materia di futuro reclutamento.
Non si scherza con i giovani che vogliono investire il loro
futuro nellinsegnamento.
Questa
mia risposta come coordinatore provinciale ha il limite riscontrabile
nei documenti della GILDA. La GILDA elabora le sue posizioni
negli organismi statutari Assemblea dei delegati nazionale
e nelle diverse Assemblee dei delegati provinciali. La GILDA
potrà precisare la sua linea ma difficilmente cambierà
le affermazioni di principio per la valorazzazione della professione
docente.
Prof.
Francesco Zaffuto
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