Scuola, sui precari pronta la legge
Tra
una settimana la decisione del Governo
ROMA
- Dirittura d'arrivo per il disegno di legge sui docenti precari.
Un provvedimento che dovrebbe andare in Consiglio dei ministri
entro la prima metà di questo mese, come annunciato
la scorsa settimana dal titolare dell'Istruzione. Un testo
in quattro articoli per mettere ordine al reclutamento e nelle
graduatorie permanenti. Punteggi.
«Criteri
di valutazione dei titoli per l'inserimento nelle graduatorie
permanenti», è il titolo del primo articolo.
L'annunciato bonus di 6 punti ai docenti precari vincitori
di concorso (si veda Il Sole 24 Ore del 29 agosto) sarebbe
confermato ed esteso agli abilitati nelle sessioni speciali.
I
diplomati presso le scuole di specializzazione per l'insegnamento
secondario (Ssis), secondo lo schema, conservano i 30 punti
che sono il risultato dei due anni di corso equiparati al
servizio (12+12) e del bonus di 6 punti aggiuntivi.
Ma,
secondo la bozza in esame, gli specializzati nelle Ssis non
potranno più far valere il punteggio in tutte le classi
di concorso, ma dovranno optare per una sola classe nella
quale riversare i 24 punti di servizio. Per esempio, un abilitato
nella classe di concorso per educazione musicale nella scuola
media inferiore (A032) non potrà più vantare
gli stessi punti anche per la cattedra nelle scuole superiori
(A031), dove potrà contare soltanto sui 6 punti di
bonus, o viceversa.
Questo
perché il disegno di legge introduce il principio del
servizio valutato su una sola classe di concorso. Invece,
quanti risultano inseriti nelle graduatorie permanenti pur
avendo già una cattedra a tempo indeterminato, dovranno
scegliere di rimanere in una sola graduatoria. In arrivo anche
la rideterminazione del voto finale dell'abilitazione. Oggi
la valutazione è compresa da un minimo di 12 fino a
un massimo di 36 punti. Con il Ddl il punteggio partirà
da 4 e arriverà a 12.
Abilitazione
e sostegno. «Disposizioni per il conseguimento dell'abilitazione
all'insegnamento da parte dei docenti in possesso di abilitazione
per il sostegno»: recita l'intestazione del secondo
articolo. In pratica, viene recepito l'ordine del giorno presentato
da Franco Asciutti (Fi), presidente della commissione Istruzione
del Senato, approvato dal Parlamento.
È
il tentativo di regolarizzare la posizione dei tanti docenti
che da anni sono in servizio anche su posti di sostegno pur
non essendo in possesso dell'abilitazione all'insegnamento
o della specializzazione. Una possibilità che viene
garantita per quanti possono vantare almeno 360 giorni di
insegnamento negli ultimi 4 anni.
È un intervento che rappresenterebbe una sorta di sanatoria.
Passaggi di ruolo. Le «disposizioni relative ai passaggi
di ruolo» sono il contenuto del terzo articolo. Tre
righe per due punti importanti.
Prima
di tutto, fissare al 20% il limite per il passaggio dei docenti
da un ordine di scuola a un altro. Poi, l'immediata blindatura:
«Il disposto di cui al periodo precedente non può
essere derogato in sede di contrattazione collettiva sulla
mobilità». Assunzioni. «Programmazione
pluriennale delle assunzioni» è il titolo del
quarto e ultimo articolo.
Stabilisce
che il Miur potrà procedere a nuove assunzioni «sulla
base di una programmazione pluriennale formulata di concerto
con i ministri dell'Economia e della Funzione pubblica e approvata
dal Parlamento». LUIGI ILLIANO
Venerdí
05 Settembre 2003
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