Vuoi insegnare in una paritaria? Paga!
(inviato da Alessandro Leotta)
In
Sicilia certe scuole paritarie offrono la "chiamata"
per insegnare nei loro istituti, per poter godere del punteggio
di servizio, a condizione che il "prof chiamato"
offra spontaneamente un sostanzioso congruo "compenso
spese" (per sdoppiamento della classe) e naturalmente
(prassi ormai consolidata) senza stipendio ma firmando per
averlo ricevuto.
Ora
(vivaddio) perchè le scuole "paritarie",
alle quali è stata riconosciuta parità di diritti
con le scuole pubbliche, non sono obbligate al corrispondente
"dovere" del rispetto delle graduatorie nell'assunzione
dei prof?
A mio avviso questa giusta condizione, se prevista per legge
(abolizione della chiamata libera) farebbe venir meno la pratica
di prostituirsi o di "vassallaggio" che mortifica
la professione di insegnante.
Certo,
me lo chiedo anch'io:... e le scuole pubbliche e private del
Nord come farebbero a "tirare avanti" visto che
le Graduatorie permanenti sono totalmente "esclusivamente"
costituite da meridionali?
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