© copyright 2002, tutti i diritti riservati
Home page > Archivio articoli > 21.000 assunzioni

Resta aggiornato!

I
scriviti alla newsletter del KIUS.

Riceverai nella tua e-mail gli aggiornamenti settimanali:

News, Rassegna stampa, Legislazione...

Chiedilo a Lalla >>>

Un'esperta nel campo della scuola è a tua disposizione per chiarirti ogni dubbio su:

  • legislazione ssis;
  • graduatorie permanenti e d'istituto;
  • reclutamento.

Inviale un'e-mail con il tuo quesito.

Le risposte di Lalla >>>

Mailing list

Comunica via e-mail con altri specializzandi e specializzati SSIS

[Inserisci la tua email nel campo e clicca sul pulsante]

Informati: Archivio - Legislazione SSIS - Rassegna stampa - Eventi per la didattica
Documentati: Chiedilo a Lalla - Documenti del KIUS - Modulistica - Il KIUS in azione
Contatta: Indirizzi utili - Siti amici
Comunica: Mailing list - Chat
 


21.000 nuove assunzioni: tutti insegnanti di religione
(di Paolo Damanti)

È stato approvato dal senato il DDL n° 1877 sullo stato giuridico degli insegnanti di religione.

Con questa legge verranno immessi in ruolo circa 21.000 docenti di religione mettendo fine ad un lungo dibattito politico che dura da ben 17 anni.

Se questo provvedimento mette fine alla condizione di precariato, ma soprattutto mette regole sullo status giuridico di questa categoria di docenti, forti dubbi rimangono sulle modalità con le quali ciò è avvenuto.

Il testo, infatti, all'articolo 2 prevede l'immissione in ruolo per il 70% dei posti di insegnamento funzionanti.
Cioè, verrà ricoperto il 70% dei posti disponibili, lasciando il 30% nelle mani della curia che continuerà a dare incarichi a tempo determinato con il criterio della chiamata nominale.

Inoltre, in caso di mancanza di disponibilità di posti , o di dichiarazione di inidoneità dell'insegnante da parte della curia per l'insegnamento della religione, gli insegnanti potranno trasmigrare verso altre classi di insegnamento, in particolare: 036, 037, 043, 050, 051

Quest'ultima possibilità è stata criticata da più parti, durante il dibattito parlamentare, come lesiva nei confronti delle altre classi di docenti precari, che dopo anni di precariato si vedono scavalcati da docenti di religione che potranno accedere, per dirla con le parole dell'On Roberto Villetti (seduta della camera n° 235 del 5/12/2002 dichiarazione di voto finale - A.C. 2480): "ad altri insegnamenti che nulla hanno a che vedere con l'insegnamento di religione"

Un provvedimento incomprensibile dal momento che gli insegnanti di religione avranno a disposizione ancora il 30% dei posti vacanti.

Molti dubbi sono stati espressi anche sulle modalità di accesso al ruolo.
Infatti l'accesso avverrà mediante concorso "...consistente in una sola prova", volta "..unicamente all'accertamento della conoscenza dell'ordinamento scolastico, degli orientamenti didattici e pedagogici relativi agli ordini e ai gradi di scuola ai quali si riferisce il concorso e degli elementi essenziali della legislazione scolastica" (art. 5, comma 1, 2).

Una prova anomala che non si accerta della cultura posseduta dal candidato nel campo delle scienze sociali, filosofiche e storiche visto che questi docenti potranno insegnare anche queste materie; nè è stata prevista la seconda laurea, che avrebbe consentito un passaggio regolamentato e graduale ad altri insegnamenti.

Prova anomala anche perchè non si conclude con una graduatoria, ma con un "elenco" dal quale "l'assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato è disposta dal dirigente regionale, d'intesa con l'ordinamento diocesano competente per territorio". Art 3, comma 8

Uno strano docente "assoggettato in parte alle regole dello stato italiano ed in parte a quelle del diritto canonico". Roberto Villetti (Seduta della camera n° 235 del 5/12/2002. Dichiarazione di voto finale - A.C. 2480)

Il rischio concreto è di creare un canale privilegiato di accesso all'insegnamento nella scuola, in un momento in cui dalle gradutorie permanenti non è stato immesso in ruolo neanche un insegnante in tutte le altre discipline.

Tutto ciò suona come una vera e propria alterazione delle regole, che, secondo quanto affermato da Emilio Delbono (Margherita) (Seduta della camera n° 235 del 5/12/2002. Dichiarazione di voto finale - A.C. 2480), ha avuto il beneplacito "dalla gran parte delle organizzazioni sindacali" CISL, UIL, SNALS, che hanno "espresso un giudizio sostanzialmente positivo"

 

Spedisci questa pagina ad un amico


^^ torna ^^