Bologna,
città dei convegni...
(di Lucia Tiziana Lo Russo)
Sabato scorso, 11 Gennaio 2003 , si è
svolto a Bologna il Congresso dell'Ulivo sulla Scuola
dall'eloquente titolo "Squola:
gli errori della Destra".
La
prima parte svoltasi alla Sala dello Zodiaco ha visto
la partecipazione di amministratori regionali, provinciali,
comunali, di assessori alle politiche educative, scolastiche
e culturali sui temi della scuola e della formazione. Questa
parte aveva la caratteristica di incontro.
La
seconda , svoltasi al Teatro Testori nel pomeriggio, con
le caratteristiche di "Assemblea Nazionale sulla scuola
e la formazione" prometteva la presenza di esponenti
dellUlivo, dei Parlamentari delle commissioni cultura
e pubblica istruzione di Camera e Senato, di responsabili
scuola e formazione dei partiti della coalizione. Era stata
assicurata la presenza di rappresentanti del mondo della scuola,
degli studenti, degli insegnanti e delle famiglie, degli amministratori
locali e degli operatori del settore.
Effettivamente
gli esponenti istituzionali e politici erano presenti (On.
Fassino,On. Rutelli, On. Di Pietro, On. Alfonso Pecoraro Scanio..).
Diversi
giornali hanno effettuato la cronaca.
Specializzati
e Specializzandi S.S.I.S. erano presenti con una delegazione
di tre persone e un intervento di cinque minuti - insidiato
al secondo da un minaccioso segnale che ammoniva di stringare
l'intervento.
E'
stato sottolineato come per la prima volta in Italia sia stata
istituita una Scuola di Specializzazione che "insegna
ad insegnare", di come questa sia già messa
in forse dall'Art. 5 di disegno di legge 3387 della Legge
Delega in discussione alla Camera.
Scandaloso
il fatto che nessun intervento sia stato fatto in quell'autorevole
"vetrina" di buoni propositi dai Direttori delle
S.S.I.S. o da altre cariche istituzionali. Motivo per cui,
se in un convegno nazionale sulla formazione questa viene
interpretata solo in termini di "formazione del discente"
- è sempre più importante far sapere che così
non è.
Gli
Specializzati e Specializzandi S.S.I.S. appaiono sempre più
come le "cenerentole mute" dei dibattiti,
dei mezzi di comunicazione a cui è dato solo di sgobbare
per un titolo la cui spendibilità non è riconosciuta
senza poter affermare le proprie ragioni.
E' importante invece approfittare di ogni occasione per far
conoscere la nostra opinione.
Vi segnaliamo ora un'altra iniziativa che avrà luogo
a Bologna il 24 Gennaio 2003 a cura del Centro Interdipartimentale
delle Ricerche Educative "La formazione iniziale degli
insegnanti in Europa, percorsi attuali e futuri" . Sarebbe
utile organizzare una delegazione di Specializzati e Specializzandi
S.S.I.S.
Lucia Tiziana Lo Russo
Alleghiamo il programma:
A pochi anni dall'inizio, in Italia, delle attività
universitarie di formazione professionale degli insegnanti
il Parlamento sta discutendo un progetto di modifica della
impostazione che ha avuto origine dal lavoro pluriennale dei
Centri interdipartimentali di ricerca educativa e didattica.
Per
allargare il dibattito oltre i termini delle contrapposizioni
istituzionali risulta particolarmente significativo il confronto
con le realtà europee. Questo nel momento in cui, nel
piano pluriennale di azione sulla formazione, i governi dell'Unione
hanno posto al primo punto proprio la questione della qualificazione
degli insegnanti: quali le competenze da chiedere loro e quali
le scelte per rendere appetibile una professione che in molti
Paesi presenta difficoltà di reclutamento?
Altrettanto
importante per approfondire la riflessione sulla formazione
iniziale degli insegnanti è l'analisi dell'esperienza
iniziata nel 1998 nei nostri atenei, in particolare del modello
sotteso e dei suoi elementi di validità attuativa.
In
questo quadro di riferimento sarà possibile analizzare
in modo articolato le diverse posizioni di vari organismi
accademici e la linea di azione ministeriale.
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