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Cari lettori,
grazie
alle sempre più numerose e-mail da voi inviate alla
rubrica di Lalla, abbiamo potuto constatare che l'articolo
da me scritto nel precedente numero del sito ha destato qualche
equivoco.
Pare che in particolare la frase
"Gli insegnanti specializzati d'Italia finiscono in
fondo alle graduatorie.
E rischiano di rimanervi."
sia stata ingigantita e sfalsata.
In realtà si trattava di una frase enfatica,
sarcastica se vogliamo, riferita al fatto che l'articolo 5
della Riforma Moratti di cui l'articolo in questione trattava)
non fa alcuna menzione delle abilitazioni Ssis e al conseguente
timore che, in seguito all'introduzione delle lauree specialistiche,
il destino di uno specializzato sissino sia tutto da ridefinire.
È
chiaro, poi, che la posizione di ognuno di noi in graduatoria
non dipenda soltanto dall'abilitazione in sé e per
sé, ma da altri fattori, quali il voto finale con cui
l'abilitazione stessa è stata conseguita e l'eventuale
punteggio di servizio.
Il tutto naturalmente (ed il mio sarcasmo nasceva anche da
questo) non è in nessun modo facilitato dall'attribuzione
dei 18 punti alle altre abilitazioni.
Sperando che l'equivoco sia chiarito, mi metto a vostra disposizione
per eventuali ulteriori chiarimenti.
Natya
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