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"Aspettando il Ddl 3387"
(di Lucia Tiziana Lo Russo)

Come sapete è in corso di svolgimento in VII Commissione Camera, la discussione del Ddl S1306-C3387, la legge delega sulla scuola, già approvata dal Senato.

L'ultima seduta che ha riguardato il Ddl 3387 (con la discussione in particolar modo del'art.5) è stata quella del 21 Gennaio 2003 .

Il prossimo calendario di gennaio, dopo l'esame del Ddl delega C-3387 verrà discusso (a seguito del termine per la presentazione emendamenti fissato per il 27/01 alle ore 14.00) nei giorni 28, 29, 30 gennaio 2003.

Riguardo il dibattito sull'art.5 pubblichiamo parte dell'intervento della Moratti in Commissione del 21/01 riguardante la formazione iniziale e il reclutamento insegnanti. E' l'unica nota di rilievo.
Potete scaricare il resoconto intero del 21/01 sul link:
http://www.cislscuola.it/modello_art-nhp.phtml?cod_notizia=00000E93&sezione=1

Dal discorso della Moratti:
[…] Rispetto ai docenti, alla loro professionalità ed alla loro formazione, intende chiarire ai deputati Rusconi e Sasso che la previsione contenuta all'articolo 5 non intende cancellare l'esperienza degli attuali percorsi di formazione specialistica degli insegnanti; si tratta piuttosto di un necessario adeguamento al nuovo ordinamento dei percorsi di laurea (3+2). Precisa che tale impostazione è in linea con la necessità di continuare un percorso di maggiore qualificazione degli insegnanti: tutto ciò viene realizzato attraverso strumenti diversi perché, nel campo della formazione universitaria, sono intervenuti strumenti diversi.
Per quanto riguarda in particolare l'attività di tirocinio successivo alla laurea specialistica, osserva che essa sarà finalizzata esclusivamente alla verifica dell'idoneità all'insegnamento per l'assunzione in ruolo. […]

Alba Sasso (DS-U) il 16 gennaio aveva dichiarato:
[…] Si sofferma, quindi, sui contenuti dell'articolo 5 del disegno di legge in esame, che reca misure in materia di formazione degli insegnanti. A tale riguardo, riterrebbe opportuno affrontare tali problematiche in maniera più contestuale, come avviene negli altri paesi europei.

Ricorda che il centro-sinistra aveva proposto che la questione della prima formazione dei docenti venisse risolta attraverso le scuole di sperimentazione. Rileva, invece, che l'articolo 5 del disegno di legge configura un sistema ibrido, che esclude la previsione di un periodo di tirocinio. Rispetto al dibattito svoltosi nella precedente legislatura sul percorso prevalentemente disciplinare e prevalentemente didattico-pedagogico, ritiene che la proposta contenuta nel provvedimento sia del tutto inadeguata.Chiede quindi al Governo se la laurea specialistica per gli insegnanti determinerà il loro inserimento nelle graduatorie permanenti.

Per l'insieme di tali ragioni, ribadisce la necessità di stralciare l'articolo 5 dal testo del disegno di legge e di affrontare a parte la delicata questione della formazione dei docenti. Sarebbe, a suo avviso, inoltre opportuno creare un sistema complessivo che garantisca un "sapere comune" a tutti i docenti, pur nel rispetto della specificità delle materie da loro insegnate. Si chiede, quindi, se il fatto di non voler affrontare contestualmente tali problematiche, non sottintenda la volontà del Governo di smantellare il sistema di reclutamento dei docenti, per giungere alla creazione di un sistema di albi basato sul meccanismo della chiamata diretta.

Per quanto riguarda la "formazione di servizio", questione affrontata sempre dall'articolo 5, ritiene che essa non debba essere affidata solo alle università, ma che richieda anche l'aggiornamento degli insegnanti attraverso la valutazione del problema all'interno della scuola. Ritiene che questa sia una questione decisiva per garantire la qualità del sistema.
[…]

E' necessario attendere l'evolversi della discussione. L'aspetto di maggiore preoccupazione per gli Specializzati e Specializzandi S.S.I.S. è che vi possa essere un forte peso delle richieste di altri soggetti ( "precari" del Concorso Ordinario e Riservato), forze politiche e sindacati.


 

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