28
luglio 2003
Sulla questione dei punteggi degli specializzati SSIS,
l'Anp invia una lettera al Ministro.
No a provvedimenti legislativi che contraddicano il TAR
Crediamo sia a tutti noto il contenuto dell'ultima puntata
della tormentata vicenda dei punteggi differenziati da attribuire
ai docenti specializzati presso le SSIS.
Il TAR del Lazio, con una serie di recentissime ordinanze
emesse su ricorso di molti degli interessati, ha annullato
il Decreto Ministeriale che, in nome di un sedicente "riequilibrio",
attribuiva un bonus di 18 punti a tutti gli aspiranti docenti
i quali - inseriti nelle graduatorie permanenti - non avessero
conseguito l'abilitazione attraverso le SSIS.
Viene
così cancellata, per via amministrativa, parte di un'ingiustizia
consumata ai danni di chi ha scelto di intraprendere la professione
docente con una formazione iniziale di qualità ed in
linea con le metodologie in uso negli altri paesi dell'Unione
Europea.
Abbiamo
detto "in parte" poichè è noto, infatti,
che - in controtendenza rispetto alle asserite e condivise
(da molti solo a parole) esigenze di migliorare la qualità
del servizio scolastico attraverso una formazione iniziale
dei docenti attraverso canali specialistici e di qualità
certificata - si assiste da tempo alla sistematica demolizione
delle differenze e delle diversità di valutazione che
dovrebbero invece favorire l'ingresso nella professione docente
di soggetti preparati attraverso i canali delle scuole e delle
strutture di specializzazione post-laurea all'insegnamento.
Abbiamo
già preso posizione - nel recente passato - a favore
della riconferma dei docenti (e dei dirigenti) che svolgono
attualmente l'attività di supervisori del tirocinio
presso le università, la cui esperienza rischiava di
andare perduta a fronte - invece - della necessità
di proseguire ancora per un ciclo (il quinto) l'attività
delle scuole di specializzazione, in attesa della riforma
ex art. 5 legge n. 53/03. E lo abbiamo fatto poichè
individuiamo nei docenti supervisori, negli specializzandi
e negli specializzati presso queste scuole, una parte importante
di quelle alte professionalità docenti della scuola
di cui abbiamo assunto la rappresentanza e la tutela degli
interessi a seguito del nostro VI Congresso Nazionale, ribadendone
funzione e importanza nel "Manifesto delle alte professionalità
della scuola" presentato lo scorso 7 maggio a Roma.
Con
coerenza, abbiamo quindi sostenuto le ragioni degli specializzandi
anche in una recente occasione di possibile crisi dovuta all'incongruità
delle scadenze fissate per gli esami finali e sosteniamo quelle
di tutti coloro che hanno conseguito il titolo di specializzazione
ed aspirano legittimamente a "spenderlo" per ottenere
un incarico di insegnamento attraverso le graduatorie permanenti:
su questo si veda la lettera inviata oggi al Ministro, al
Sottosegretario ed al Capo di Gabinetto sulla questione dei
18 punti e delle accennate sentenze del TAR, con la quale
ci esprimiano nettamente contro la ventilata ipotesi di ripristinare
ope legis l'ingiustizia appena cancellata.
Su
questa strada, abbiamo apprezzato l'azione dell'ANIEF - Associazione
Nazionale Insegnanti ed Educatori in Formazione - con la quale
abbiamo firmato sabato scorso un importante protocollo d'intesa.
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