3.13 Differenze di classe

Titolo originale: Pursuit of loneliness

Prima messa in onda in Italia: 19.08.2002

Cosa succede: Ally viene abbordata dal barista del locale dove sta prendendo un capuccino e rifiuta sdegnata. Successivamente, riceverà l'approvazione di Nelle, indispettita da tali atteggiamenti da parte di persone "di livello inferiore". Anche quando scoprirà che il barista è il proprietario del locale (e di altri due analoghi), Ally continuerà a respingerne le avances. John intanto è molto indispettito dall'atteggiamento snob di Nelle.
In tribunale, Ally rappresenta un uomo che chiede l'annullamento del matrimonio dopo aver scoperto che la moglie è lesbica. In aula, tuttavia, Ally scopre con disappunto che il giudice è lo stesso barista che l'aveva più volte corteggiata: la controversia termina a suo sfavore. Dopo avere insultato il giudice, Ally rimedia una notte in prigione.
Billy e Sandy sembrano avvicinarsi, ma i timori di lei di essere considerata come un semplice tappabuchi dopo il divorzio con Georgia le impediscono di lasciarsi andare completamente.

Come finisce: John e Nelle entrano in contrasto per il valore dato dalla donna ad ambizione e successo.
Su consiglio di Ally, Sandy decide infine di dare retta ai propri sentimenti e si mette con Billy.
Ally, per uscire anzitempo dalla prigione, accetta di lavorare al bar con il giudice: conoscendolo meglio, gli concede un appuntamento, che peraltro va benissimo. Al termine della serata, tuttavia, l'uomo le confessa di essere bisessuale. La reazione di Ally è negativa e, pur riconoscendo di essere mossa da pregiudizi, preferisce chiudere la storia.

Frasi e annotazioni:

Ling (riguardo ai Gemelli): Che scherzo crudele farne nascere due!

Ally: Il 50% degli uomini tradisce?
Richard: No, no... il 50% si fa beccare.

Questa terza serie ci mostra una Ally per niente politically correct: dopo aver scaricato un uomo perché barbone (nonostante ci si trovasse bene, vedi episodio 3.09), adesso ne rifiuta un altro perché bisessuale. Aldilà delle opinioni personali in merito, la scelta degli sceneggiatori merita un plauso: troppo spesso, infatti, film e telefilm sono pieni di persone corrette, tolleranti e dalla mentalità aperta, troppo perfette per essere reali. Ally, con i suoi innegabili difetti, è senza dubbio più "viva".