Introduzione*

di Giovanni Palombarini

 

L'odierno convegno è organizzato da Omissis, rivista ormai non più su carta, ma da un anno circa in rete, ed è dedicato alla memoria di Giacinto Di Nardo.

Per chi non lo ha conosciuto ricorderò che questo giovane giudice è mancato nel 1997 a soli 46 anni ed è stato uno dei fondatori e degli animatori più intelligenti di questa nostra piccola rivista romana.

Già nel primo numero, era il 1995, venne pubblicata una sua intervista a Francesco De Martino, il titolo era "Un uomo di sinistra", un dialogo tra i due con contenuti attualissimi. A vederla oggi quell'intervista se ne coglie la piena attualità, riguardò politica e giustizia, il rapporto tra magistratura e partiti, il futuro quale allora pareva possibile e che oggi ha trovato una dura attualità delle istituzioni repubblicane. A riprova di quanto intensa fosse la sensibilità culturale, la sensibilità politica di entrambi quegli uomini.

Tante poi sono state le collaborazioni di Di Nardo alla rivista: tra le altre voglio ricordare, ed è a vostra disposizione, l'intervista a Dossetti. Un dialogo tra i due di grande intensità su tanti argomenti, che si tradusse più che in un intervista in una riflessione a tutto campo e che venne pubblicata come articolo, direttamente di Di Nardo, con il titolo che voi vedete "Incontro con padre Giuseppe Dossetti" e che potete o rileggere o leggere oggi per la prima volta (la trovate sulle sedie e anche all'ingresso).

Nella premessa della ristampa di quel pezzo Giovanni Cannella ha ben sintetizzato quanto c'era da dire su Giacinto: un uomo tanto buono quanto coerente e fermo, tanto colto e professionalmente preparato quanto civilmente e socialmente impegnato, e poi gentile e discreto, animato da un profondo, profondissimo senso della giustizia e quindi attento alle speranze e ai bisogni dei più deboli e degli emarginati. Un esempio per tutti, verrebbe da dire, ed è per questo che chi lo ha conosciuto da vicino non lo ha dimenticato, ed è per questo che Omissis, la sua rivista, gli dedica oggi un convegno che affronta una tematica, quella dell'uguaglianza che fatica purtroppo a trovare un posto nel dibattito politico e culturale di oggi.

L'uguaglianza, una prospettiva che si fa fatica a riproporre oggi; anche a proposito delle questioni che oggi affronteremo viene da dire che si ripropone con forza sulla scena alla nostra attenzione, con prepotenza quasi, un diritto di classe, un diritto al quale ci opporremo, come avrebbe fatto certamente Giacinto Di Nardo.

18 Marzo 2002


* Introduzione del Convegno "Il diritto dei forti" del 18.3.2002, organizzato da questa Rivista.

 

 

 

 

 

Inizio pagina

Prima pagina

 

 

Omissis

a cura di magistratura democratica romana


Chi siamo
Come eravamo
Legislazione
Giurisprudenza
Migranti
Archivio
Satira giuridica

Siti di interesse

Prima pagina

 

Scrivi

Suggerimenti

critiche

articoli

notizie