La ferrovia Pontremolese collega la costa Tirrenica alla
pianura Padana attraverso la naturale via di comunicazione delle valli del
Magra, e della valle del Taro, collegando i porti di La Spezia e quelli toscani
con l'entroterra.
I primi progetti, sotto il governo
sardo-piemontese, risalgono al 1860.
I lavori iniziarono nel 1879 per giungere alla apertura nel
1892. Come tutte le grandi opere realizzate dall'uomo è interessante conoscere
le difficoltà incontrate e le soluzioni adottate. Per un maggiore
approfondimento si consulti il libro di Adriano Betti Carboncini "La Spezia e la
Pontremolese" edito da Calosci
La linea fu subito utilizzata a pieno regime.
All'inizio del secolo Pontremoli divenne un'importante stazione con un parco
locomotive a vapore adatte ad affrontare il servizio di spinta sulle rampe della
Cisa. Nel 1931 la linea fu elettrificata con il sistema trifase. Durante
l'ultimo conflitto mondiale la "Pontremolese" si rilevò di estrema importanza
per la tenuta della linea Gotica e di contro fu seriamente danneggiata anche
dall'esercito tedesco in ritirata.
La ricostruzione del
dopoguerra e le continue manutenzioni hanno portato la linea in perfetta
efficienza ai giorni nostri. Gli ultimi lavori sono stati completati nel '92 con
la sostituzione dell'armamento con rotaie più pesanti , con nuove sottostazioni
elettriche, e con il nuovo impianto automatico di controllo.
Il tratto compreso fra le stazioni di Pontremoli e
Borgotaro, compreso anche la galleria di valico, fu costruito fin dall’inizio a
doppio binario, anche grazie alle pressioni dei militari. Questo è il tratto di
interesse per il nostro plastico. Al vero la ferrovia che diparte da Pontremoli
ha una pendenza del 20 per mille in galleria e del 25 per mille nei tratti
scoperti e raggiunge in 9 chilometri l’altezza di 425 metri sul mare (stazione
di Grondola Guinadi) per poi affrontare la galleria di valico che risulta in
piano. Proprio questo tratto di 9 Km sarà riprodotto sul nostro plastico. La
riproduzione è ambientata nei nostri giorni, saranno riprodotti gli edifici e le
sistemazioni così come si trovano allo stato attuale.
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