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Il plastico e costruito sul perimetro della stanza più una
penisola (che consente la rappresentazione del plastico sui due lati). Con una
certa audacia abbiamo deciso di costruire sulla penisola il plastico su due
piani indipendenti fra loro per permettere la rappresentazione di tutta la
linea da Pontremoli a Grondola, stazioni comprese. Il piano inferiore è
ovviamente sacrificato nell'altezza del paesaggio, e si dove fare un po'
l'abitudine a considerare le due scene indipendenti, ma alla fine abbiamo deciso
di affrontare le sicure critiche a beneficio della piacevolezza di poter
condurre un treno su un plastico molto più lungo di quello che il locale poteva
permetterci.
Questa descrizione del
plastico segue la linea a vista che da Pontremoli si inerpica sui montanti della
Cisa fino ad arrivare alla galleria di valico. Confrontando la descrizione
che segue con l'andamento della linea reale, si può verificare che tutti i
tratti a vista sono stati riprodotti, sacrificando in lunghezza solo quelle
parti meno significative. Tutti i tratti iniziano e finiscono, come al vero, con
un portale di galleria, e, ovviamente anche queste sono state tutte riprodotte.
Per esigenze di posizionare i vari tratti del plastico nella stanza, su due
livelli, i tracciati all'interno delle gallerie non riproducono la realtà, ma
servono per riposizionare il treno in uscita dalla galleria in un punto dove
fosse possibile riprodurre correttamente la tratta a vista. I raggi di curvatura
dei tratti non in vista sono in funzione delle esigenze, il minimo raggio è di
75 cm come quello interno dell'elicoidale interno .
Il primo tratto a
quota +83 è sul sul lato mare del locale dove si distende, in
quasi perfetta scala, la stazione di Pontremoli. La stazione termina verso sud
(lato Sarzana) con il portale della galleria ad un solo binario. Dopo questo
portale con un opportuno foro nella parete si accede all'anello di ritorno posto
nel sottoscala. All'uscita dalla stazione di Pontremoli verso nord la linea
prosegue costeggiando il "muraglione dei cappuccini", il ponte sul Magra, il
passaggio a livello della statale della Cisa, e il portale della galleria
Castello a quota +86.
Siamo in prossimità della parete lato Massa, la
linea compie una giro sfruttando l'anello esterno dell'elicoidale e si presenta
sulla penisola lato mare dove troviamo, a quota + 86, il portale nord della
galleria Castello. Da qui la linea percorre la "Piana di Pontremoli"
salendo e incontrando il ponte, in ferro a tre luci, sul Torrente Verde, la
Sottostazione elettrica e, dopo una successione di curve, il portale sud della
galleria Scorano a quota + 93. Curva di 180° nascosta in testa alla penisola ed
ecco che sul lato monti della penisola è rappresentato il tratto "Vignola"
con il ponte in ferro sul Betigna a due arcate, il ponte in muratura ad una
arcata sul rivo Pilacci, i tre caselli , e per finire il portale della galleria
Bronzino. La linea affronta l'elicoidale esterno per salire a quota 135 si
ripresenta sulla penisola lato mare della penisola con l'uscita della galleria
Lanza per affrontare lo spettacolare Ponte Grande, la galleria Casella, il
viadotto Sottogrondola, la galleria Balzo,il tratto "mezza costa" e l'ingresso
della galleria Grondola.
Siamo all'estremità della penisola, con una curva
di 180° la linea esce sul lato monti della penisola sul piano superiore.
Il portale nord della galleria Grondola, la stazione di Grondola Guinadi, anche
questa quasi in scala, e l'ingresso della galleria di valico del Borgallo a
quota +155.
Di qui i treni scendono con l'elicoidale interno - concentrico a
quello descritto sopra - che, grazie a otto anelli, porta a quota + 63
corrispondente alla stazione fantasma (che si trova sotto la stazione di
Pontremoli). Opportuni raccordi provvedono alla circolazione ad anello dei
convogli che possono ripresentarsi in ingresso a Pontremoli oppure entrare nella
stazione fantasma, sempre nello stesso verso.
In uscita dalla stazione
fanasma opportuni raccordi permettono l’instradamento del convoglio per
presentarsi sul plastico lato Pontremoli o lato Guinadi. Un raccordo di servizio
(detto by-pass) consente ad un convoglio in uscita dalla stazione fantasma di
ripresentarsi all'ingresso di questa senza impegnare la linea a vista. Questo
circuito e' utile per provare gli automatismi della stazione nascosta con il
plastico e ancora in costruzione. Due binari di testa formano la stazione di
servizio di composizione a livello +63 sulla penisola lato monti innestati sul
circuito di by-pass e facenti con questo un triangolo con possibilità di girare
un convoglio.
Parametri costruttivi
Raggi di curvatura
minimi nascosti: cm 75 (binario interno elicoidale interno) | |
minimi visibili: cm 150, corrispondenti al vero a circa m 140 |
Pendenze massime
Visibili o nascoste: 18 per mille |
Interbinario
48 millimetri in rettilineo e in curva nelle parti visibili |
Scala
HO (1/87). |
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