La Pontremolese: dalla realtà al plastico
La linea che porta alla Stazione di
Pontremoli proveniente da La Spezia è a semplice
binario.
In stazione i primi tre binari sono serviti da marciapiede.
Altri tre binari per sosta treni merci occupano tutta la lunghezza
della stazione raccordati alle estremità con opportuni
scambi anche inglesi, senza aste di manovra ma solo con tronchini di
sicurezza.
Verso La Spezia lato strada, c'era un raccordo per un cementificio, nel
1999 il fascio binari è stato modificato e attualmente viene
usato per sosta elettromotrici regionali.
Lato Parma c'è lo scalo merci con 6 binari tronchi lunghi da
100 a 200 metri. Tutto il fascio termina in piena linea
perchè manca l'asta di manovra.
Uscendo da Pontremoli in direzione Parma la linea è a doppio
binario e inizia la salita in trincea, tra la strada statale e la
montagna, per alcune centinaia di metri. Notevole il muraglione lato
montagna che sovrasta la ferrovia detto "muraglione cappuccini".
Poi la linea attraversa il fiume Magra supera un P.L. con casello[1] e
impegna la Galleria Castello di 337 m in curva
stretta a sinistra.
In
uscita dalla galleria Castello si impegna il tratto Vallata
di Pontremoli incontrando il primo ponte sul t.
Verde, con tre travate metalliche di 24,6 m a traliccio
inferiore. Alla sinistra si incontra la sottostazione
elettrica e subito dopo un sottovia di
recente costruzione che ha eliminato un P.L. Sulla sinistra la linea
è affiancata dal cimitero di Pontremoli. Poi la linea piega
prima a sinistra e subito dopo a destra e ancora sulla sinistra per
imboccare la Galleria Scorano di 1028 m in curva a
destra. All’uscita si è ancora in curva a destra,
si percorre il tratto Vignola (paese poco sopra la
linea), si incontra un casello[2] sulla sinistra
(Km 74+480) e il ponte sul t. Betigna a due travate
metalliche. La travata è a scatolato chiuso a forma di
trapezio rovesciato (2 x 25 m)
Proseguendo
si incontra il ponte sul Rivo Pilacci in muratura
ad un'arcata di 15 m e un casello[3] con un piccolo P.L.
manovrabile sul posto a richiesta. Questo tratto risulta ben visibile
dall’autostrada. Controcurva a sinistra si costeggia il
cimitero di Vignola, s'incontra il ponte sulla strada che porta al
paese, e, con lieve curva a destra, il casello[4]
in rovina vicino al portale della Galleria Bronzino
in rettilineo.
Da questo punto la ferrovia segue a mezza costa la valle del torrente
Verde sulla sponda destra, percorrendo il tratto castagni,
spesso sorretta da muraglioni in pietra. Questo tratto finisce col ponte
sul torrente Lanza in cemento a due luci da 12 mt preceduto
da un sottovia in muratura ad arco di circa 3 m a
servizio di una mulattiera (che prosegue con un ponticello in pietra
subito dietro il ponte della ferrovia) e la Galleria
Lanza di 340 metri in curva stretta 90° a
destra.
In uscita da questa galleria la linea attraversa nuovamente la valle del Verde grazie al Ponte Grande: 204 metri, sei arcate da 20 m e due piccole alle estremità da 10 m. Al termine del ponte grande si incontra un casello[5] abbandonato e semidistrutto costruito in un piccolo spiazzo ricavato prima del portale della galleria e un segnale a due vele per il binario in salita, di avviso al segnale di protezione della stazione di Grondola Guinadi. |
La Galleria Casella è di 734 m è in curva a 90° a sinistra. Breve tratto allo scoperto (circa 60 m) col viadotto di Grondola in muratura (3 x 15 m)che da' il nome anche a questo tratto. La ferrovia prosegue seguendo il Verde sulla sponda sinistra e incontrando la Galleria Balzo 98 m. In corrispondenza a questo portale, sul fiume Verde, si trova, una piccola diga.
In uscita un tratto scoperto di circa 300 m detto mezza costa, nel quale la linea è sorretta da un muraglione in pietra. In questo tratto ci sono il viadotto Sottogrondola a due arcate e il breve ponte sul torrente Vallone fino ad arrivare alla Galleria Grondola 127 m: il portale Sud presenta la caratteristica forma a parallelepipedo delle gallerie artificiali, probabilmente per proteggere la linea dalle frane. Lato fiume la galleria presenta 2 ampie aperture laterali. |
All’uscita dalla galleria si incontra il
segnale di protezione della stazione, un susseguirsi di piccole curve e
controcurve, il Viadotto di Guinadi in muratura 3
x 10 m, il cartello che indica il colmo (dove la macchina in spinta
deve sganciare) poco prima del primo scambio della stazione
di Grondola-Guinadi. Subito dopo il ponte si apre il fascio
dei binari della stazione. Notevole il muraglione
di contenimento che si estende per tutta la lunghezza della stazione.
Il tracciato della stazione prevede i due binari di corsa con frapposto
il piccolo marciapiede e tre (modifica del 2000) binari di precedenza.
La linea prosegue infine con il ponte torrente Verdesina
in ferro a due luci da circa 10 metri ciascuna per giungere al portale
della galleria del Borgallo, galleria di valico
Cenni
storici
Descrizione della ferrovia reale
La
forma e l'andamento del plastico
Funzionamento
del plastico
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