La
stagione degli amori cade alla fine dell’inverno, più precisamente in marzo. In
questo periodo inizia il corteggiamento, che normalmente dura qualche giorno,
ma che può essere anche molto lungo e, in certi casi, durare persino alcuni mesi.
Al termine del corteggiamento la femmina alfa si accoppia varie volte,
solitamente con il maschio dominante. La copula è molto lunga (può arrivare
fino a trenta minuti!) e, secondo alcuni studiosi, serve a rinsaldare i
rapporti di coppia tra i due individui dominanti grazie all’intimità che si
viene a creare fra loro. Subito dopo la femmina alfa impedisce l’accoppiamento
alle altre femmine del branco, in modo tale da essere l’unica a partorire.
La
gestazione dura circa due mesi (all’incirca, cioè, fino a maggio), al termine
dei quali la femmina gravida si isola gradualmente dal gruppo e cerca un luogo
idoneo per partorire. Solitamente cerca un anfratto tra le rocce o le radici di
grandi alberi oppure scava direttamente una tana, possibilmente presso una
sorgente a cui abbeverarsi durante l’allattamento quando necessita di molta
acqua (tra l’altro il lupo non beve lappando come i cani, ma aspirando
rumorosamente l’acqua).
Nel
suo rifugio la femmina partorisce dai 4 ai 6 cuccioli (più raramente 8-9), che
a volte con l’aiuto del maschio trasferisce immediatamente in una tana più
ampia e sicura.
I
piccoli sono ciechi ed inetti e perciò la madre rimane sempre vicino a loro per
circa due mesi, durante i quali il compagno, aiutato anche da altri componenti
del branco si preoccupa di cacciare e procurare il cibo per tutta la famiglia.
Se nel periodo dell’accoppiamento all’interno del clan si erano generate molte
tensioni, queste svaniscono una volta avvenuto l’accoppiamento ed i componenti
del branco riprendono gradualmente la loro esistenza in comune.
A
due settimane di vita i cuccioli aprono gli occhi, quindi terminano la
dentizione di latte e, all’età di circa un mese, quando termina l’allattamento,
iniziano ad avventurarsi fuori dalla tana (ma sempre sotto lo sguardo vigile
della madre!).
Dopo
lo svezzamento ai cuccioli viene fornito del cibo masticato e rigurgitato dagli
adulti al ritorno dalla caccia, poi gradualmente, pezzi di carne sempre più
grossi, finché non saranno in grado di acchiappare e divorare le loro prime
prede, che sono solitamente insetti oppure piccoli roditori.
Raggiunti i due mesi di età i
cuccioli possono compiere già brevi spostamenti al seguito degli adulti, cui
obbediscono in maniera totale. La loro dentizione definitiva sarà completa a
4-5 mesi, anche se, a guardarli, sembrano ancora più che mai dei cuccioloni,
dato che trascorrono quasi tutto il loro tempo a giocare. In realtà il gioco è
importantissimo per vari scopi, in primo luogo per stabilire tra i giovani una
prima serie di rapporti gerarchici, che si costituiscono mediante finte lotte e
zuffe. E tale gerarchia è necessaria allorché, a circa 7-8 mesi, inizieranno ad
essere inseriti nella struttura sociale del branco.
Quando
avranno raggiunto l’età di un anno il loro sviluppo fisico sarà terminato, ma
la maturità sessuale arriverà soltanto l’anno successivo o addirittura quello
seguante. E così pure la completa autonomia sarà possibile solo quando i
cuccioli avranno ben appreso i rudimenti delle tecniche di caccia, che sono loro
indispensabili per sopravvivere.
A
questo punto potranno decidere se restare nel branco di origine, oppure
abbandonarlo per cercare nuovi territori in cui vivere. Assistiamo in questo
secondo caso al cosiddetto fenomeno della dispersione: i giovani si allontanano
anche di molti chilometri in pochi giorni finché non trovano una nuova area in
cui stabilirsi. Grazie a tale fenomeno il lupo sta riconquistando gradualmente
i territori da cui era scomparso lungo tutta la catena appenninica e fino alle
Alpi.
(Le foto in questa pagina sono
state prese dal Cd-rom MPC 30)
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