E,
così come il cane, anche il lupo è un animale estremamente sociale: sebbene in
Italia, soprattutto negli anni passati, i lupi si fossero adattati ad una vita
tendenzialmente solitaria, a causa della mancanza di grosse prede, oggi grazie all’abbondanza
degli ungulati (cinghiali, caprioli, daini ed anche cervi), si osservano
nuovamente branchi, soprattutto nel periodo invernale. In particolare per
quanto riguarda il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e
Campigna è stato recentemente stimato che siano presenti non meno di 6 diversi
nuclei sociali per un totale di almeno 26-36 individui (i dati sono stati
presentati al convegno nazionale sul lupo tenutosi il 12 e 13 Aprile 2002).
Pertanto in questo territorio si trova uno dei popolamenti di lupo a più alta
densità dell’Appennino.
Importante per il branco è la sua
struttura sociale: essa è alla base di tutti i comportamenti,
dall’accoppiamento alla caccia, dall’assunzione del cibo al controllo del
territorio, dall’attività ludica alla capacità degli adulti di insegnare ai
cuccioli le tecniche predatorie ed alla capacità dei piccoli di apprenderle. Ad
esempio lupacchiotti allevati senza la struttura sociale del branco non
riescono ad adattarsi alla vita in libertà o vi riescono molto poco.
All’interno
del branco si stabiliscono gerarchie ben precise che determinano una chiara
distribuzione dei ruoli, soprattutto durante la caccia, quando è richiesta la
massima coordinazione tra gli individui per riuscire a catturare ed uccidere la
preda.
Nella
struttura sociale dei lupi si assiste ad una supremazia dei maschi sulle
femmine e di queste ultime sui cuccioli. Esistono poi rapporti gerarchici tra i
maschi, tra le femmine ed anche tra i cuccioli, soprattutto nei gruppi più
numerosi. Il maschio dominante sui suoi simili e quindi su tutto il branco
viene denominato “alfa”, come la femmina che prevale sulle compagne (e che
normalmente si riproduce, spesso accoppiandosi con il maschio alfa) viene
chiamata “alfa”.
Ma
la struttura sociale di un branco non è, come spesso siamo indotti a pensare,
rigida e con un ordinamento militare o paramilitare, che vede una élite
dominate sui subordinati grazie al proprio autoritarismo. In realtà i rapporti
tra i componenti del gruppo è molto dinamica e spesso legata alle necessità del
momento. Non sempre l’esemplare alfa è quello che guida il branco o la caccia:
le femmine, pure se subordinate ai maschi, intervengono nella decisione di dove
collocare la tana e, quindi, di quale sarà il territorio di caccia. Così come,
a volte, sono proprio le femmine a guidare il branco e, in particolari casi, a
sopravvivere a diversi maschi alfa. Allo stesso modo, un individuo che appare
come un alfa non è detto che detenga questo ruolo vita natural durante: talvolta
un esemplare può essere alfa solo per brevi periodi e per ragioni specifiche e
contingenti. Soprattutto va detto che questa collocazione sociale è
fondamentalmente funzionale al branco e non di puro e semplice dominio. In
parole povere l’individuo alfa deve servire gli altri componenti del branco e
non tiranneggiarli.
La
gerarchia viene stabilita mediante lotte ritualizzate ed incruente, dato che la
sopravvivenza del lupo, quale animale sociale, dipende dalla cooperazione e non
certo dalla lotta. Essa assume grande importanza durante l’accoppiamento,
quando solo i due dominanti si riproducono, l’assunzione del cibo, durante la
quale il capobranco mangia normalmente per primo seguito poi dai subordinati in
ordine di importanza, negli spostamenti, nella caccia e nel mantenimento del
territorio. In altri momenti, invece, la suddivisione tra gli individui si
annulla o, addirittura la scala gerarchica si ribalta. È soprattutto il caso
del gioco, che, a differenza di quanto pensiamo, è molto importante all’interno
del branco. Quando non caccia il lupo trascorre gran parte del suo tempo a
riposarsi e a sonnecchiare oppure a giocare. Sono stati osservati spesso
individui adulti balzare all’improvviso allo scoperto per spaventare qualche
compagno o ruzzare insieme come cuccioli.
(La foto in questa pagina è stata
presa dal Cd-rom MPC 30)
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