Nasce così l’impollinazione
zoogama.
Ma anche l’impollinazione zoogama necessita di alcuni
requisiti fondamentali (che poi si perfezioneranno nel corso dell’evoluzione):
õ Gli animali impollinatori vengano
indotti a visitare regolarmente il fiore.
La presenza di cibo in questo caso è fondamentale. Il
polline di per sé è un invito più che sufficiente, ma, visto che il polline è
il loro patrimonio riproduttivo, cioè lo strumento cui affidano ogni loro
speranza di sopravvivenza futura del loro patrimonio genetico e della loro
specie, alcune piante si inventano qualcos’altro, una sorta di pietanza da gran
gourmet, per richiamare gli insetti, da un lato, e per distogliere la loro attenzione
dal polline, dall’altro: il nettare
õ Che vi rimangano per un tempo
sufficientemente lungo
õ Che i fiori siano in grado di sostenere
questa sollecitazione meccanica
õ Che polline e stigma vengano toccati
regolarmente (e senza subire danni!)
õ Che il polline aderisca bene ai
visitatori in modo da arrivare con una certa sicurezza ad altri fiori
õ Che esistano sistemi che permettano agli
impollinatori di scorgere il fiore da una certa distanza.
E per quest’ultima
necessità i fiori si basano fondamentalmente su due sistemi:
<<Pagina precedente Pagina successiva>>