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home arrampicata Torrione Magnaghi Meridionale - Via Normale precedente successivo

Torrione Magnaghi Meridionale

Via Normale

Il Torrione Magnaghi Meridionale, oltre alla sua vertiginosa parete ovest ricca di vie difficili e prestigiose, presenta un facile e solare versante est, che fu teatro delle prime arrampicate agli albori del XX secolo. Anche la via normale del Magnaghi Meridionale è stata riattrezzata a fix, benché la chiodatura fosse già molto buona (al più può essere utile qualche cordino per le varie clessidre che si incontrano). La roccia è ottima, ben ripulita dagli innumerevoli passaggi, anche se spostandosi qualche metro fuori via qualche sasso da far cadere lo si può sempre trovare. La via è facile, mai esposta, e le difficoltà sono uniformi senza essere banali; tutte qualità che favoriscono una frequentazione molto elevata, specificatamente di molteplici e nutrite scuole di roccia.

Difficoltà: PD+ (III)
Sviluppo: 4 lunghezze, 100 m
Esposizione: E
Chiodatura: buona
Materiale: 6 rinvii, 1 corda
Salite: 24.08.95    Mirko, Silvano
01.10.95    Mirko, Silvano
21.10.95    Mirko, Silvano
04.05.96    Mirko, Silvano
22.02.97    Mirko, Silvano
10.10.99    Silvano, Tiziana

AvvicinamentoDal Pian dei Resinelli, per la cresta Cermenati e con il raccordo per i Torrioni Magnaghi, si raggiunge il canalone Porta (è anche possibile, ma più faticoso, risalire il tratto inferiore del canalone stesso fino a questo punto). Dopo averlo attraversato, si raggiunge in breve la bocchetta dei Prati, da dove si passa sull'altro versante seguendo un ripido sentierino che costeggia le pareti del versante est sino a raggiungere l'attacco, poco a sinistra della parete strapiombante del Torrione Magnaghi Centrale. E' anche possibile raggiungerlo per il sentiero della cresta Sinigaglia; una volta giunti in vista delle pareti dei Magnaghi, si traversa verso di esse tenendo come riferimento l'evidente piazzola dell'elicottero poco sopra la bocchetta dei Prati; si raggiunge la traccia detritica che costeggia le pareti (avvicinamento vantaggioso in primavera quando il raccordo per i Magnaghi può essere pericoloso per la neve).

L1Si attacca risalendo la rampa rocciosa compresa tra due camini (III), e si sale sino a raggiungere un canalino a destra (II). Ci si mantiene sempre nel pieno del versante, cercando la linea di minore difficoltà, non sempre obbligata. [40 m]

L2Dopo aver raggiunto una cengia, si sale dapprima verso sinistra lungo una placca (III), quindi si torna a destra alla sosta. [40 m]

L3Per salti molto appigliati con alcune clessidre (III) si raggiunge un terrazzo piuttosto ampio. [20 m]

L4Si sale in diagonale verso sinistra, quindi si supera un camino sulla sinistra (III), evidente spaccatura che delimita la testa del torrione; si arriva direttamente fino alla sosta, fatta da grossi anelloni in una comoda nicchia (per raggiungere la vetta del torrione si devono salire ancora pochi metri di facili roccette). E’ possibile anche evitare il camino e dirigersi invece completamente a sinistra, per risalire semplicemente lo sperone (III) che si raccorda direttamente alla vetta. [20 m]

DiscesaDall'ultima sosta è possibile calarsi in doppia (3 da 40 metri) sino all'attacco (sconsigliabile in caso di affollamento). Oppure, raggiunto l'intaglio tra Magnaghi Meridionale e Centrale, si spacca su quest'ultimo, per risalire poi una paretina e quindi traversare a destra (IV+, chiodi); con pochi altri metri in diagonale a destra si raggiunge la sosta su fix (15 metri di tiro, è il famoso "Traversino"). Raggiunta in breve la vetta del Magnaghi Centrale (passaggi di II), si scende per il versante opposto per una crestina (II) quindi, da un intaglio, per un canalino (II+) che conduce ad una cengia attrezzata con un cavetto metallico, lungo la quale si giunge alla forcella del GLASG. Ora è necessario scendere (attenzione all'eventuale neve residua in primavera) verso destra un ripido pendio detritico con tratti su roccette, superando un saltino più ripido lungo un caminetto (II+). Più a valle, traversati alcuni canalini ghiaiosi, si raggiunge la traccia che conduce in pochi minuti all'attacco.

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