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Finsteraarhorn

4274 m

Versante sud-ovest e Cresta nord-ovest

Il Finsteraarhorn, che sorge imponente e maestoso al centro di uno scenario glaciale di tipo himalaiano, è la vetta più alta dell'Oberland Bernese. La sua salita lungo la via normale per il versante sud-ovest e la parte alta della cresta nord-ovest presuppone, oltre alla dovuta acclimatazione all'alta quota, un'ottima preparazione fisica in quanto la non breve salita dal rifugio alla vetta è preceduta da un'interminabile marcia di avvicinamento, qualunque intinerario si scelga. Infatti le tre soluzioni proposte per raggiungere la Finsteraarhornhutte comportano, oltre al dislivello da superare, uno sviluppo di vari chilometri lungo gli immensi e caratteristici ghiacciai dell'Oberland. La più breve, cioè la discesa dallo Jungfraujoch al Konkordiaplatz (soluzione comoda per concatenare a questa altre salite in zona, come Jungfrau o Monch) con il successivo superamento della Grunhornlucke, comporta però al ritorno un dislivello da superare di 1050 metri. Sia lo Jungfraufirn che l'Aletschgletscher (provenendo da Fiesch) non presentano normalmente grossi problemi di crepacci; qualcuno in più lo si può incontrare salendo alla Grunhornlucke lungo il Gruneggfirn e, per chi sceglie come base di partenza il lago di Grimsel, sull'Oberaargletscher e lungo lo Studerfirn; dopo l'attraversamento di quest'ultimo ghiacciaio occorre fare attenzione alla discesa dalla forcella della Gemslucke verso il Fieschergletscher per il rischio di caduta sassi, specie in stagione avanzata. La salita alla vetta, tecnicamente non difficile, è oggettivamente abbastanza sicura, se si eccettua qualche crepaccio nella parte alta del versante sud-ovest e le possibili cornici nevose sulla cresta sommitale; le facili roccette della cresta nord-ovest possono dare qualche problema solo se innevate o ghiacciate. In primavera, quando grazie agli sci si abbreviano notevolmente i tempi di avvicinamento, questa diviene una classica salita per ottimi scialpinisti.

Difficoltà: PD ( II / 35° )
Dislivello: 1150m + 1250m (Fiesch)
1500m + 1250m (Grimsel)
500m + 1250m (Jungfraujoch)
Tempo: 7h30-9h + 4h-5h (Fiesch)
7h-9h + 4h-5h (Grimsel)
4h30-5h30 + 4h-5h (Jungfraujoch)

Da Fiesch (1050 m), nella valle del Rodano, si sale con la funivia dell'Eggishorn alla stazione intermedia di Kuhboden (2221 m). Da qui si segue un ampio sentiero verso nord-est attraverso la Fiescheralp sino ad oltrepassare la cresta nord-est dell'Eggishorn tramite una galleria (oppure scavalcandola lungo il sentiero a quota 2386 metri; soluzione più faticosa), raggiungendo quindi i pascoli della Marjelenalpe. Si scende verso il Grosser Aletschgletscher, e lo si raggiunge nei pressi del piccolo laghetto glaciale del Marjelensee (2300 m). Dopo aver messo piede sul ghiacciaio, che di solito si presenta con ghiaccio scoperto e detriti in superficie, si supera una zona piuttosto crepacciata mantenendosi sempre preferibilmente sulla destra (salendo) rispetto al centro della vasta superficie glaciale; si punta verso nord-nord-ovest, in direzione del lontano ma già visibile sperone roccioso del Fiescher Gabelhorn dove si trova la Konkordiahutte. Risalito lungamente il ghiacciaio si giunge ai margini dell'amplissima distesa glaciale del Konkordiaplatz, passando ai piedi della bastionata rocciosa sulla quale sorge il rifugio. Qui occorre spostarsi sulla destra per evitare una zona con grandi ed insidiosi crepacci, portandosi progressivamente verso il margine del ghiacciaio, fino a scorgere (normalmente sono presenti delle segnalazioni) l'inizio del sentiero attrezzato per la Konkordiahutte (ore 5-6). Da qui si prosegue risalendo il Gruneggfirn (qualche crepaccio specie a stagione inoltrata) restando all'inizio nella sua parte centrale per poi tagliare sulla destra di un avancorpo roccioso e guadagnare l'avvallamento nevoso che conduce alla Grunhornlucke (3286 m), forcella nevosa tra il Grunegghorn ed il Fiescher Gabelhorn, oltre la quale si scende alla volta del Fieschergletscher. Raggiunto il ghiacciaio sottostante lo si attraversa in direzione del Finsteraarhorn e del già visibile rifugio. Si guadagna infine, con una breve risalita su sentiero in parte attrezzato, la Finsteraarhornhutte (3048 m).
In alternativa, partendo dal bacino artificiale del lago di Grimsel, si raggiunge in auto il Berghaus Oberaar (2350 m) sulle rive del bacino artificiale dell'Oberaarsee. Da qui, dopo aver costeggiato il lago, si segue il sentiero tra sfasciumi morenici che conduce all'Oberaargletscher, che a stagione inoltrata può presentare all'inizio ghiaccio scoperto ingombro di detriti morenici. Lo si risale prestando attenzione ai crepacci presenti sino a raggiungere, con un ultimo tratto un po' più ripido, il colle nevoso dell' Oberaarjoch (3258 m, ore 4.30-5.30). Lasciata sulle rocce di destra la vicina Oberaarjochhutte, si prosegue scendendo leggermente sul versante opposto al successivo ghiacciaio dello Studerfirn, da attraversare (crepacci) per portarsi, lungo pendii nevosi poco inclinati, alla forcella della Gemslucke (3335 m), alla base della cresta sud-est del Finsteraarhorn. Da qui si deve scendere lungo un ripido pendio di detriti e sfasciumi rocciosi (possibile caduta sassi) che più in basso diviene nevoso, sino a guadagnare il sottostante Fieschergletscher. Risalendolo in direzione nord-ovest e porgendo anche qui la dovuta attenzione a qualche crepaccio insidioso, ci si porta sotto l'ormai ben visibile rifugio che sorge sulla sponda rocciosa a destra del ghiacciaio, raggiungendo infine il breve sentiero in parte attrezzato che conduce alla Finsteraarhornhutte (3048 m).
Infine, se si preferisce come base di partenza lo Jungfraujoch, da Grindelwald (1034 m) o da Lauterbrunnen (800 m) si raggiunge con il caratteristico trenino a cremagliera la Kleine Scheidegg (2061 m), dove si congiungono le due linee ferroviarie; qui occorre cambiare treno per inoltrarsi nel tunnel che, attraverso le rocce dell'Eiger e del Monch, conduce allo Jungfraujoch (3475 m). Dopo esser usciti dalla stazione ferroviaria attraverso un tunnel pedonale, si scende lungo lo Jungfraufirn in direzione sud (di solito per una traccia ben evidente) facendo attenzione a qualche crepaccio. Lasciata sulla destra la traccia per la Jungfrau, si prosegue in discesa lungo il ghiacciaio sino a raggiungere l'impressionante spianata glaciale del Konkordiaplatz, che si attraversa restando sulla sinistra e lasciando oltre il margine di questo particolare ghiacciaio, sulla propria sinistra, i seracchi che segnano l'innesto dell' Ewigschneefeld nel Konkordiaplatz; si raggiunge così la confluenza della colata glaciale del Gruneggfirn (ore 2-2.30, 750 metri di dislivello in discesa). Si risale quest'ultimo ghiacciaio (qualche crepaccio, specie a stagione inoltrata) restando all'inizio nella sua parte centrale per poi tagliare sulla destra di un avancorpo roccioso e guadagnare l'avvallamento nevoso che conduce alla Grunhornlucke (3286 m); si scende quindi alla volta del Fieschergletscher perdendo altri 300 metri di dislivello. Dopo aver raggiunto il ghiacciaio sottostante lo si attraversa in direzione del Finsteraarhorn e del già visibile rifugio. Si guadagna infine, con una breve risalita lungo il sentiero in parte attrezzato, la Finsteraarhornhutte (3048 m).

Dalla Finsteraarhornhutte si sale in direzione nord-est, lungo una traccia di sentiero, un costone roccioso cosparso di detriti e sfasciumi morenici (segnalazioni) sino a giungere ad una selletta nei pressi della quota 3231 metri, dove inizia la risalita del ghiacciaio. Questo punto è raggiungibile dal rifugio anche tramite un canale nevoso (se in buone condizioni) a sinistra del costone detritico. Si prosegue quindi lungo il ghiacciaio in direzione nord (qualche crepaccio) sino a guadagnare lungo un facile pendio nevoso una insellatura della cresta sud-ovest del Finsteraarhorn, detta Fruhstuckplatz (3616 m). Da qui si taglia dapprima per un tratto orizzontale il pendio glaciale, per poi riprendere a risalirlo più direttamente (35°), sempre puntando verso nord e lasciando sulla destra il fianco roccioso della cresta sud-ovest. Dopo aver oltrepassato alcuni grandi crepacci che richiedono un po' di attenzione si giunge ad una depressione non molto marcata della cresta nord-ovest detta Hugisattel (4088 m), compresa tra l'anticima nord-ovest del Finsteraarhorn e la parte alta della cresta stessa. Si attaccano quindi le rocce abbastanza solide della cresta, restando inizialmente un po' sulla destra (II) per evitare le maggiori difficoltà, e spostandosi più in alto, a volte anche con qualche breve passaggio di misto, sul filo di cresta, lungo il quale, dopo qualche facile passaggio di arrampicata (II) per superare i tratti più verticali, si guadagnano le ultime facili roccette che portano in vetta.
In discesa si segue la stessa via di salita.

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