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Gross Grunhorn

4044 m

Cresta sud-ovest (per il Grunegghorn)

Il Gross Grunhorn è una bella montagna in prevalenza rocciosa che si eleva elegante tra grandi e selvaggi ghiacciai nel cuore dell'Oberland Bernese. La via normale per raggiungerne la vetta è una salita mai monotona su terreno misto non troppo difficile tecnicamente ma nemmeno elementare, che prevede la traversata in prevalenza su neve e ghiaccio del Grunegghorn, seguita dalla rocciosa cresta sud-ovest del Gross Grunhorn, che presenta roccia abbastanza salda e difficoltà continue ma relativamente modeste. L'ascensione nel complesso, oltre ad una buona acclimatazione all'alta quota, richiede un valido allenamento fisico sia in considerazione del lungo avvicinamento alla Konkordiahutte per l'himalaiano Aletschgletscher che per la stessa salita alla vetta. Se si sceglie come punto di partenza lo Jungfraujoch l'approccio al rifugio sarà sicuramente meno faticoso della lunga risalita da Fiesch, ma bisogna tener presente che al ritorno occorrerà risalire l'Aletschgletscher superando 750 metri di dislivello per riguadagnare la stazione del (costoso) trenino della Jungfrau. Se la salita si trova in condizioni ideali non è soggetta a grossi pericoli oggettivi, ma in presenza di molta neve fresca o di tratti in ghiaccio vivo le difficoltà tecniche possono aumentare anche di parecchio, specie nel tratto che precede la vetta del Grunegghorn e nella successiva discesa lungo la sua cresta nord-est. Anche se non indispensabili, possono essere utili per assicurarsi un paio di friends e qualche fettuccia. Se le condizioni meteo lo permettono, dalla vetta si ha un notevole panorama a 360 gradi sulle principali vette e sui caratteristici ghiacciai dell'Oberland.

Difficoltà: PD+ ( III- / 40° )
Dislivello: 750m + 1400m (Fiesch) o 150m + 1400m (Jungfraujoch)
Tempo: 5h30-7h + 5h-6h (Fiesch) o 2h30-3h + 5h-6h (Jungfraujoch)

Da Fiesch (1050 m), nella valle del Rodano, si sale con la funivia dell'Eggishorn alla stazione intermedia di Kuhboden (2221 m). Da qui si segue un ampio sentiero verso nord-est attraverso la Fiescheralp sino ad oltrepassare la cresta nord-est dell'Eggishorn tramite una galleria (oppure scavalcandola lungo il sentiero a quota 2386 metri; soluzione più faticosa), raggiungendo quindi i pascoli della Marjelenalpe. Si scende verso il Grosser Aletschgletscher, e lo si raggiunge nei pressi del piccolo laghetto glaciale del Marjelensee (2300 m). Dopo aver messo piede sul ghiacciaio, che di solito si presenta con ghiaccio scoperto e detriti in superficie, si supera una zona piuttosto crepacciata mantenendosi sempre preferibilmente sulla destra (salendo) rispetto al centro della vasta superficie glaciale; si punta verso nord-nord-ovest, in direzione del lontano ma già visibile sperone roccioso del Fiescher Gabelhorn dove si trova la Konkordiahutte. Risalito lungamente il ghiacciaio si giunge ai margini dell'amplissima distesa glaciale del Konkordiaplatz, passando ai piedi della bastionata rocciosa sulla quale sorge il rifugio. Qui occorre spostarsi sulla destra per evitare una zona con grandi ed insidiosi crepacci, portandosi progressivamente verso il margine del ghiacciaio, fino a raggiungere (normalmente sono presenti delle segnalazioni) l'inizio del tratto attrezzato con varie scale (numerosissimi i gradini), lungo il quale si supera senza problemi la parete rocciosa che ancora separa dalla Konkordiahutte (2850 m).
Se si preferisce invece come base di partenza lo Jungfraujoch, da Grindelwald (1034 m) o da Lauterbrunnen (800 m) si raggiunge con il caratteristico trenino a cremagliera la Kleine Scheidegg (2061 m), dove si congiungono le due linee ferroviarie; qui occorre cambiare treno per inoltrarsi nel tunnel che, attraverso le rocce dell'Eiger e del Monch, conduce allo Jungfraujoch (3475 m). Dopo esser usciti dalla stazione ferroviaria lungo un tunnel pedonale, si scende lungo lo Jungfraufirn in direzione sud (di solito per una traccia ben evidente) facendo attenzione a qualche crepaccio. Lasciata sulla destra la traccia per la Jungfrau, si prosegue in discesa lungo il ghiacciaio sino a raggiungere l'impressionante spianata glaciale del Konkordiaplatz, che si attraversa restando sulla sinistra e lasciando oltre il margine di questo particolare ghiacciaio, sulla propria sinistra, i seracchi che contraddistinguono l'innesto dell' Ewigschneefeld nel Konkordiaplatz. Oltrepassata in seguito anche la confluenza della colata glaciale del Gruneggfirn (sin qui ore 2h-2h30, 750 metri di dislivello in discesa), e raggiunta la sponda del ghiacciaio (qualche crepaccio, normalmente sono presenti delle segnalazioni) si guadagna l'inizio del tratto attrezzato con numerose ma comode scale, che permette di risalire senza problemi lo sperone roccioso su cui si trova la Konkordiahutte (2850 m).

Dalla Konkordiautte si ridiscende lungo il sentiero attrezzato sul sottostante Gruneggfirn e lo si risale verso est-nord-est (qualche crepaccio specie a stagione inoltrata, normalmente è però presente una buona traccia) in direzione della Grunhornlucke, forcella nevosa tra il Grunegghorn ed il Fiescher Gabelhorn; si rimane all'inizio nella sua parte centrale, quoindi si taglia sulla destra in direzione di un avancorpo roccioso. Raggiunta quota 3000 metri circa si attraversa verso sinistra per guadagnare il margine settentrionale della colata glaciale costituita da rocce rotte e sfasciumi, dove di solito è presente come riferimento un ometto di pietre. Da qui occorre tagliare inizialmente in orizzontale verso destra, quindi risalire lungo una buona cengia seguita da un canalino di rocce rotte, fino ad una zona di sfasciumi (o neve, specie ad inizio stagione) sottostante una parete rocciosa. Salendo in diagonale verso destra si raggiunge un breve salto verticale di roccia spesso bagnata (II) oltre il quale ci si sposta verso sinistra, salendo per neve oltre un notevole roccione isolato. Si guadagna una zona di facili placche rocciose, che si supera dapprima lungo una spaccatura detritica (o nevosa) sulla sinistra quindi più direttamente, fino a raggiungere il nevaio soprastante. Lo si risale in diagonale verso destra e si transita quindi sulla destra dell'elevazione rocciosa quotata 3475 metri (passando nei pressi delle rocce) oltre la quale un non difficile pendio nevoso (che però spesso presenta alcuni insidiosi crepacci) conduce alla base di un evidente canalino. Risalito il ripido canale nevoso (40°, attenzione in caso di ghiaccio) si giunge sul largo e facile pendio nevoso della dorsale sud-ovest del Grunegghorn lungo il quale, superando qualche tratto solo un po' erto, si guadagna l'anticima sud-ovest del Grunegghorn (3787 m). Da qui si deve percorrere su terreno misto in prevalenza roccioso una cresta tecnicamente non difficile ma piuttosto aerea ed affilata, ponendo attenzione alle rare cornici che sporgono verso destra; con un ultimo tratto piuttosto ripido (passaggi di II-) si arriva alla vetta principale del Grunegghorn (3860 m). Si deve ora scendere lungo la cresta nord-est su ripido terreno misto, in prevalenza roccioso, restando all'inizio nei pressi del filo ed eventualmente spostandosi poi verso il pendio nevoso (40°) sulla sinistra (scendendo). Raggiunta la sottostante sella nevosa (3800 m) che separa il Grunegghorn dal Gross Grunhorn si attacca la rocciosa cresta sud-ovest di quest'ultimo, salendo nei pressi del filo per roccia abbastanza salda; la qualità della roccia peggiora quando ci si abbassa ai lati della cresta, su difficoltà comunque moderate (II, in un paio di punti III-), per sfruttare in alcuni tratti delle buone cengie sulla sinistra. In alternativa, è possibile evitare la metà inferiore della cresta se si sale dalla sella tra Grunegghorn e Gross Grunhorn direttamente per il pendio nevoso sulla sinistra del versante ovest-sud-ovest; si supera più in alto un crepaccio terminale e ci si riporta sulle rocce della cresta. Risalite le ultime facili roccette, si guadagna la vetta.
In discesa si ripercorre la via di salita.

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