Rimpfischhorn
4199 m
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Cresta ovest |
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Il Rimpfischhorn è il quattromila più difficile del massiccio dell'Allalin, non lontano dal più noto e frequentato Strahlhorn, ed è caratterizzato dalla sua rocciosa e frastagliata cresta sommitale. La sua via normale lungo la cresta ovest è un'ascensione su terreno misto che risulta essere impegnativa solo nella parte finale: dopo una prima parte lungo una facile cresta nevosa con qualche tratto su roccette, si deve suparare dapprima un ripido canale nevoso e quindi le esposte rocce che portano all'anticima. La salita risulta essere oggettivamente abbastanza sicura, svolgendosi quasi interamente lungo una cresta; bisogna porre attenzione solo all'eventuale presenza di ghiaccio nel canale e sulle rocce successive. Anche se grazie agli impianti di risalita l'avvicinamento al rifugio non è che una breve passeggiata, il dislivello da superare per raggiungere la vetta non è per nulla indifferente, e richiede quindi un'adeguata preparezione fisica. Possono tornare utili un paio di dadi o friends, oltre a qualche fettuccia. |
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Difficoltà: |
PD+ ( II+ / 50° ) |
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Dislivello: |
100m + 1600m o 1000m + 1600m |
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Tempo: |
0h30 + 5h-6h o 2h30-3h + 5h-6h |
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Da Zermatt (1616 m) si sale con una funicolare a Sunegga (2288 m), da dove è possibile proseguire a piedi fino alla Fluhalp (2618 m). [1h30] Se si prosegue invece in funivia, si sale fino a Blauherd (2570 m) da dove un sentiero scende un poco allo Stellinsee (2537 m) per poi risalire brevemente lungo i prati alla Fluhalp (2618 m). [0h30] Una salita a piedi da Zermatt, dai pressi della località Winkelmatten, prevede una prima parte nel bosco, quindi l'attraversamento dei pascoli di Findeln (1951 m) sino alle baite di Eggen (2177 m); da qui per terreno erboso e morenico ci si porta dapprima allo Stellinsee (2537 m) ed infine, seguendo il tracciato quasi pianeggiante lungo i prati, alla Fluhalp (2618 m). [2h30-3h]
Dalla Fluhalp si prosegue per il sentiero verso est sino a raggiungere dei laghetti morenici (2683 m). Da qui, tenendo la sinistra, si segue il sentiero che risale tra magri pascoli, dossi erbosi ed alcuni tratti su sfasciumi morenici. Si raggiunge attraverso un terreno sassoso cosparso di grossi blocchi rocciosi (ometti segnavia) una conca che conduce per neve o rocce rotte alla sella detta Pfulwe, posta sulla cresta ovest del Rimpfishhorn (3155 m). [2h] Ora si può procedere lungo la cresta scavalcando l'elevazione a quota 3314 metri, oppure la si aggira più facilmente a sinistra su neve lungo il versante nord, fino a raggiungere la successiva sella del Langfluejoch (3270 m). Da qui si prosegue su neve risalendo il dosso nevoso soprastante inizialmente largo e piuttosto facile, ma che diviene poi decisamnete più stretto sino a raggiungere la base della fascia rocciosa superiore delle Rimpfishwange (3800 m). La si supera lungo una costola rocciosa non molto definita (I e passaggi di II) che può presentare qualche tratto di misto non difficile. Si raggiunge lungo un pendio nevoso un po' ripido la calotta dell'anticima ovest del Rimpfishhorn (4009 m), dalla quale in breve si scende al sottostante colletto del Rimpfishsattel (3990 m). [2h-2h30] Dopo un tratto di facile pendio si raggiunge il ripido canale nevoso soprastante (attenzione in caso di ghiaccio) delimitato da due creste rocciose secondarie, e lo si risale per una cinquantina di metri sin dove si riesce a spostarsi sulle rocce di sinistra. Sfruttando le cengie presenti, si sale per rocce non del tutto solide (passaggi di II, possibile presenza di verglass) sino a raggiungere una bocchetta su di una cresta secondaria; qui la roccia è decisamente di qualità migliore e lungo questa, dopo aver superato una placca (II+) e qualche altro passaggio un po' esposto (II), si guadagna l'anticima. Da qui non resta che scendere all'intaglio sottostante e percorrere la facile cresta rocciosa sommitale, che può presentare anche qualche tratto nevoso, fino in vetta. [1h-1h30] In discesa si segue la via di salita, ricorrendo eventualmente a qualche breve corda doppia.
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Versante nord-ovest e Cresta ovest |
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La via per il versante nord-ovest e la parte alta della cresta ovest del Rimpfischhorn è spesso frequentata come classica ascensione scialpinistica in primavera. Essa rappresenta l'alternativa alla classica salita dalla Fluhalp lungo l'intera cresta ovest, un po' più lunga di quest'ultima anche se del medesimo livello tecnico. La maggior parte della salita, sino a raggiungere il colletto del Rimpfishsattel sulla cresta ovest, è una camminata su ghiacciaio tecnicamente facile ma piuttosto lunga e resa insidiosa a tratti dai crepacci presenti. Inoltre nel tratto finale della cresta ovest occorre prestare attenzione all'eventuale presenza di ghiaccio. Da sottolineare, dato il relativo isolamento di cui gode la montagna, il bel panorama (condizioni meteo permettendo) di cui si gode dalla vetta.
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Difficoltà: |
PD+ ( II+ / 50° ) |
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Dislivello: |
50m + 1300m (Britanniahutte) o 500m + 1500m (Taschhutte) |
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Tempo: |
0h45 + 5h30-6h30 (Britanniahutte) o 1h30 + 6h-7h (Taschhutte) |
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Per salire alla Britanniahutte si inizia col prendere a Saas Fee (1792 m) la funivia per il Felskinn (2991 m). Da qui, seguendo una larga traccia che taglia a mezza costa il ghiacciaio verso est, si raggiunge l'Egginerjoch (2989 m). Dal colle si prosegue con percorso pianeggiante a mezza costa attraverso i nevai sino a raggiungere la Britanniahutte (3030 m). [0h45] E' possibile evitare l'uso di impianti di risalita se si sale direttamente all'Egginerjoch a piedi da Saas Fee: si passa per la Galenalp (2054 m) e si sale per tracce di sentiero su terreno morenico pesantemente deturpato dagli impianti di risalita ed attraverso qualche nevaio; in questo caso il tempo si allunga di circa 3 ore. In alternativa da Saas Fee (1792 m) è possibile, raggiunta la località Kalbermatten, salire per un buon sentiero alla Galenalp (2054 m), quindi lasciare sulla destra il sentiero per l'Egginerjoch e proseguire a sinistra lungo la mulattiera che conduce Plattjen, dove sorge la stazione superiore della funivia proveniente da Saas Fee (2570 m, 2h). Da qui si attraversano, all'inizio tra grossi massi (indicazioni) e poi per sentiero, i versanti orientali del Mittaghorn e dell'Egginer con qualche saliscendi sino a portarsi ad un laghetto (2764 m) alla base di un facile pendio nevoso normalmente privo di crepacci. Risalito il pendio si raggiunge la Britanniahutte (3030 m). [3h30-4h] Se si sceglie invece il tracciato per la Taschutte, dalla Taschalp (2214 m), raggiungibile in auto da Tasch (1450 m) nella Mattertal percorrendo una stretta strada carreggiabile, si sale al rifugio per una comoda e facile stradina sterrata (2701 m). [1h30]
Dalla Britanniahutte si scende per un sentiero in direzione sud-ovest al sottostante Hohlaubgletscher. Si deve risalire il ghiacciaio restando all'inizio sulla destra, per evitare una zona crepacciata, poi attraversandolo in direzione dell'intaglio (3105 m) posto alla base della Hohlaubgrat. Dopo averlo raggiunto si scende brevemente sull'Allalingletscher e lo si risale facendo attenzione ai molti crepacci presenti specie a stagione avanzata, restando sulla destra (salendo) ai piedi del roccioso versante sud-est dell'Hohlaubgrat all'Allalinhorn. Raggiunta un'ampia spianata del ghiacciaio (3250 m) si lascia la traccia che verso sud-ovest risale il ghiacciaio alla volta dell'Adlerpass e dello Strahlhorn, per risalire invece sulla destra il pendio glaciale che conduce all'Allalinpass (3564 m). [2h30-3h] Qui si arriva anche dalla Taschhutte; dal rifugio si prende il sentiero che sale verso est e ad un bivio si segue la diramazione verso destra. Dopo aver superato dei piccoli torrenti si raggiunge la spianata erbosa di Kummi Bodmen (2886 m), oltre la quale percorso un vallone morenico si guadagna la morena vera e propria che conduce all'Alphubelgletscher (3200 m circa). Si risale il ghiacciaio lasciando sulla sinistra un isolotto roccioso ed una zona di seracchi, fino a raggiungere una spianata da dove è possibile traversare verso destra passando a monte dell'isolotto roccioso. Continuando ad attraversare su terreno detritico e nevoso e perdendo leggermente quota, si raggiunge il Mellichgletscher (3400 m circa). Lo si risale lungo facili pendii nevosi sino a portarsi a poca distanza dall'Allalinpass (3564 m), dove confluisce la traccia proveniente dalla Britanniahutte. [3h-3h30] Da qui occorre proseguire lungo il versante nord-ovest del Rimpfishhorn traversando in moderata salita in direzione della sella del Rimpfishsattel sulla cresta ovest, lasciando sulla sinistra il ripido scivolo della parete nord-ovest. Dopo aver scavalcato una poco definita cresta nevosa, si oltrepassa anche la base della costola rocciosa provieniente dal Gran Gendarme sulla cresta nord (3662 m), per risalire infine un'ampia conca glaciale (attenzione ai crepacci) che porta al colletto del Rimpfishsattel (3990 m), sulla cresta ovest. [2h] Dopo un tratto di facile pendio si raggiunge il ripido canale nevoso soprastante (attenzione in caso di ghiaccio) delimitato da due creste rocciose secondarie, e lo si risale per una cinquantina di metri sin dove si riesce a spostarsi sulle rocce di sinistra. Sfruttando le cengie presenti, si sale per rocce non del tutto solide (passaggi di II, possibile presenza di verglass) sino a raggiungere una bocchetta su di una cresta secondaria; qui la roccia è decisamente di qualità migliore e lungo questa, dopo aver superato una placca (II+) e qualche altro passaggio un po' esposto (II), si guadagna l'anticima. Da qui non resta che scendere all'intaglio sottostante e percorrere la facile cresta rocciosa sommitale, che può presentare anche qualche tratto nevoso, fino in vetta. [1h-1h30] In discesa si segue la via di salita, ricorrendo eventualmente a qualche breve corda doppia.
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