home Green Rock Alpine Club

attivita

4000

arrampicata

alpi

relazioni

diari

storie

fotografie

4000

arrampicata

altre montagne

club

membri

contatti

guestbook

link

vari

sito

mappa

news

updates

disclaimer

4000arrampicataalpi


attivita

relazioni

fotografie

club

link




home 4000 Corno Nero relazioni       precedente successivo

Corno Nero

4322 m

Versante nord

La sola via non interamente banale tra le normali di salita alle punte di questo settore del gruppo. Alla semplicità della normale marcia di avvicinamento, sempre su neve di modesta pendenza, si aggiunge un ultimo muro - il versante settentrionale della punta vera e propria - che raggiunge una pendenza di 50° e che non deve essere sottovalutato neppure in relazione alle condizioni di innevamento: spesso vi si trovano tratti ghiacciati e soprattutto la discesa ne può risultare interessante. Attenzione anche alle roccette sommitali piuttosto esposte.

Difficoltà: PD+ ( II / 50° )
Dislivello: 200m + 900m
Tempo: 1h30 + 2h30-3h30

Come per tutte le vie normali alle punte meridionali del Monte Rosa, l'avvicinamento più semplice e meno faticoso è quello che prevede una salita in funivia da Alagna Valsesia (1191 m) fino a Punta Indren (3260 m). E' possibile raggiungere Punta Indren anche salendo da Gressoney, se si vuole allungare la camminata di 2h-3h, attraverso il Passo dei Salati e lo Stolemberg: se si tralascia l'orribile tratto devastato dalle piste da sci, l'aggiramento dello Stolemberg può essere una bella passeggiata, in ambiente più selvaggio di quello del versante Valsesiano.
Da Punta Indren si segue "l'autostrada" per i rifugi Mantova e Gnifetti, dapprima tra i detriti rocciosi di quel che resta del ghiacciaio d'Indren, quindi sul ghiacciaio vero e proprio. Si lascia sulla destra la traccia della via normale alla Punta Giordani, muovendosi sempre in modestissimo dislivello. Le condizioni del luogo possono essere molto variabili, secondo l'innevamento; d'estate è ormai quasi impossibile trovare neve e a volte il passaggio sul ghiaccio (qualche crepaccio) può richiedere attenzione. Si punta alla bastionata rocciosa che separa i ghiacciai d'Indren e di Garstelet. La si può aggirare facilmente a sinistra per un buon sentiero che porta in breve al rifugio Mantova (preferibile per questioni di affollamento al rifugio Gnifetti); in alternativa è possibile superarla direttamente per facili roccette e qualche tratto attrezzato con corde fisse, per sbucare al margine del ghiacciaio di Garstelet. Da qui è possibile scendere al rifugio Mantova (3498 m) in cinque minuti, oppure se si è portata una tenda (soluzione ottimale per non dover prenotare con mesi di anticipo) ci si può accampare in una delle numerose piazzuole già preparate con tanto di muretti di protezione, tra le dune moreniche poco distanti dal rifugio. Mettere in conto un quarto d'ora di salita supplementare se si intende raggiungere il rifugio Gnifetti (3647 m). [1h-1h30]

Dal rifugio Mantova si risale il ghiacciaio sino a portarsi sotto al rifugio Gnifetti. Lo si aggira sulla destra per pendii non ripidi e si raggiunge un’ampia zona pianeggiante, con qualche crepaccio (attenzione nelle ore più calde). Si prosegue attraversando l’intero plateau in direzione del margine sudoccidentale della Piramide Vincent. Si risale il ghiacciaio del Lys inizialmente in diagonale verso sinistra, lungo una rampa un po' ripida, quindi si prosegue su pendenze più moderate, senza mai allontanarsi troppo dalle ripide pendici della Vincent; in alcuni tratti ci si dovrà adattare a passaggi obbligati tra ampi ed insidiosi crepacci. Superata una serie di dislivelli irregolari (30°/35°) si raggiunge la conca nevosa sottostante il Balmenhorn. Sarà possibile aggiralo sulla sinistra - seguendo le tracce in direzione del Colle del Lys - o sulla destra - inizialmente su pendenze moderate in direzione del Colle Vincent (4088 m), quindi su pendio più ripido. Si arriva ai piedi del versante settentrionale del Corno Nero: una lingua di neve ripida delimitata sui due lati da due speroni rocciosi. Si sale su neve e ghiaccio (fino a 50°) fino alla selletta sommitale; la cima - rocciosa - è sulla sinistra, contraddistinta da una statuetta della Madonna; per raggiungerla bisogna mettere in conto qualche passo di II grado. [2h-3h]
Attenzione alla discesa se si è trovato molto ghiaccio; non è raro incontrare cordate che si affidano ad una corda doppia per riportarsi alla base della parete.

relazioni       precedente successivo
© 2009  Green Rock Alpine Club  v2.0             built: 15.03.2009