Grande Rocheuse
4102 m
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Couloir Whymper, cresta ovest |
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La Grande Rocheuse è una vetta in prevalenza rocciosa (!) piuttosto evidente anche se non particolarmente indipendente (sino al 1914 non veniva considerata un quattromila indipendente, ma parte integrante della vicina Aiguille Verte, dalla quale sarà sempre e comunque messa in secondo piano) e di sicuro non facile da salire. Nonostante la cresta ovest sia breve e tecnicamente piuttosto facile, per raggiungerne l'attacco è prima necessario risalire il non semplice couloir Whymper, che essendo rivolto a sud presenta un forte rischio di scariche e di degradazione del manto nevoso già dalla tarda mattinata. Per ovviare a questi problemi prevedere una partenza di buon ora dal Refuge du Couvercle. Spesso si sceglie di accoppiare questa ascensione a quella dell'Aiguille Verte. Può essere utile qualche vite da ghiaccio, specie se nel canalone non è presente una buona traccia. Se la neve nel canalone rende la discesa pericolosa, si può scegliere di scendere lungo la non semplice via del pilastro sud. |
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Difficoltà: |
AD ( II / 55° ) |
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Dislivello: |
900m + 1450m |
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Tempo: |
3h-4h + 5h-8h |
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Da Chamonix si raggiunge il Montenvers (1876 m) con la storica ferrovia a cremagliera. Da qui si scende per il sentiero in buona parte attrezzato con scalette metalliche alla Mer de Glace. Si inizia a risalirla lungo un'evidente traccia che serpeggia tra grandi crepacci, che però ben presto sparisce. Si prosegue dapprima attraverso una zona ricca di detriti morenici, poi facendo un po' di slalom tra alcuni crepacci, mantenendosi sempre piuttosto sulla destra (salendo) rispetto al centro del ghiacciaio. Al termine di questa zona caotica la risalita prosegue senza più problemi di crepacci; occorre spostarsi progressivamente più a sinistra, evitando un ripido dosso del ghiacciaio. A questo punto è necessario attraversare più decisamente verso sinistra: il ghiacciaio è tagliato longitudinalmente dal profondo canyon di un impetuoso torrente glaciale, ed è necessario non farsi sorprendere troppo avanti, altrimenti l’attraversamento diventa impossibile. Si prosegue lungo il facile ghiacciaio puntando alle morene sulla sinistra, da costeggiare finchè si nota un evidente segnale (un bidone rosso sul filo della morena) che indica il punto dove abbandonare il ghiaccio. Si attraversa una zona con parecchi saliscendi tra gli sfasciumi morenici (a tratti ghiaccio affiorante), facendo attenzione agli ometti segnavia (molti purtroppo fuorvianti), sino a raggiungere una zona pianeggiante più tranquilla che conduce, con una breve risalita verso sinistra, all'attacco del sentiero attrezzato per il Refuge du Couvercle. All'inizio si devono superare alcune scalette verticali e piuttosto esposte, poi il sentiero prosegue alternando tratti facili ad altri verticali ma facilitati da infissi in stile ferrata. Al termine del tratto attrezzato si prosegue lungo il facile sentiero, fino a raggiungere il filo di una morena che conduce al Refuge du Couvercle (2687 m). [3h-4h]
Dal Refuge du Couvercle si prende la traccia che sale lasciando sulla destra il vecchio rifugio posto sotto al caratteristico "coperchio". Attraverso il pendio di sfasciumi (ometti) che può presentare qualche tratto su neve ad inizio stagione, si raggiunge lungo un tratto piuttosto ripido, dove la traccia si fa poco evidente, la sommità della morena, e il successivo glacier de Talefre. Si risale il ghiacciaio, spesso percorso da una traccia, costeggiando alla base le pareti rocciose dell'Aiguille du Moine (qualche pericolo di caduta sassi; attenzione al primo pendio ripido in caso di ghiaccio), quindi si prosegue con un ampio giro a mezza costa alla volta dell'Aiguille Verte, evitando le zone più crepacciate, sino a giungere alla base del ripido pendio nevoso che porta all'evidente couloir Whymper (3400 m). Si risale il pendio aggirando alcuni ampi crepacci. [2h] Raggiunta l'ampia crepaccia terminale, la si supera generalmente sulla destra verso le rocce della Grande Rocheuse (passaggio che a stagione inoltrata può essere molto difficile); con molta neve si può passare anche al centro in corrispondenza del cono nevoso di scarico. Si raggiunge uno stretto canale secondario (pericolo di scariche, specie in discesa) che sale sulla destra parallelo al couloir principale, lo si risale per un tratto e si guadagna appena possibile il crinale di rocce e neve sulla sinistra. Si segue il crinale sino a raggiungere un evidente ramo laterale del couloir principale, che scende dalla Grande Rocheuse. Dopo aver attraversato anche questo canalone secondario (attenzione alle eventuali scariche), si guadagna la costola rocciosa posta a destra (salendo) del couloir Whymper, e la si risale per rocce rotte sin dove il crinale termina innestandosi nella verticale parete rocciosa della Grande Rocheuse. Ora occorre traversare obliquamente a sinistra portandosi nel solco principale del couloir Whymper, quindi lo si risale tenendosi sulla destra del pendio (50°, che diventano progressivamente 55° verso l'uscita) per raggiungere il col de la Grande Rocheuse. Da qui si sale per le rocce della breve ma piuttosto ripida cresta ovest della Grande Rocheuse (possibilità di trovare qualche passaggio su terreno misto) fino a raggiungere la vetta. [3h-6h] In discesa si segue la stessa via, facendo attenzione alle condizioni della neve e alle possibili scariche; sulla costola rocciosa sono presenti degli ancoraggi da doppia (3h-5h dalla vetta al refuge du Couvercle). In alternativa si può decidere di scendere lungo il pilastro sud (vedi sotto).
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Pilastro sud |
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La via per il pilastro sud, oltre a rappresentare l'alternativa alla salita per il couloir Whymper e la cresta ovest, può rappresentare la via di discesa più sicura dalla montagna nel caso in cui le condizioni della neve nel canalone e le sempre possibili scariche lo rendano troppo pericoloso da percorrere. Per raggiungerne l'attacco bisogna comunque risalire (e al ritorno ridiscendere...) la parte bassa del canalone, spesso soggetta a scariche, superandone la non semplice crepaccia terminale (specie a stagione avanzata). In via sono presenti alcuni chiodi, ma risulterà sicuramente utile avere con sè qualche friend, dadi, fettucce, cordini e casco.
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Difficoltà: |
AD ( III / 50° ) |
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Dislivello: |
900m + 1450m |
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Tempo: |
3h-4h + 7h-9h |
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Da Chamonix si raggiunge il Montenvers (1876 m) con la storica ferrovia a cremagliera. Da qui si scende per il sentiero in buona parte attrezzato con scalette metalliche alla Mer de Glace. Si inizia a risalirla lungo un'evidente traccia che serpeggia tra grandi crepacci, che però ben presto sparisce. Si prosegue dapprima attraverso una zona ricca di detriti morenici, poi facendo un po' di slalom tra alcuni crepacci, mantenendosi sempre piuttosto sulla destra (salendo) rispetto al centro del ghiacciaio. Al termine di questa zona caotica la risalita prosegue senza più problemi di crepacci; occorre spostarsi progressivamente più a sinistra, evitando un ripido dosso del ghiacciaio. A questo punto è necessario attraversare più decisamente verso sinistra: il ghiacciaio è tagliato longitudinalmente dal profondo canyon di un impetuoso torrente glaciale, ed è necessario non farsi sorprendere troppo avanti, altrimenti l’attraversamento diventa impossibile. Si prosegue lungo il facile ghiacciaio puntando alle morene sulla sinistra, da costeggiare finchè si nota un evidente segnale (un bidone rosso sul filo della morena) che indica il punto dove abbandonare il ghiaccio. Si attraversa una zona con parecchi saliscendi tra gli sfasciumi morenici (a tratti ghiaccio affiorante), facendo attenzione agli ometti segnavia (molti purtroppo fuorvianti), sino a raggiungere una zona pianeggiante più tranquilla che conduce, con una breve risalita verso sinistra, all'attacco del sentiero attrezzato per il Refuge du Couvercle. All'inizio si devono superare alcune scalette verticali e piuttosto esposte, poi il sentiero prosegue alternando tratti facili ad altri verticali ma facilitati da infissi in stile ferrata. Al termine del tratto attrezzato si prosegue lungo il facile sentiero, fino a raggiungere il filo di una morena che conduce al Refuge du Couvercle (2687 m). [3h-4h]
Dal Refuge du Couvercle si prende la traccia che sale lasciando sulla destra il vecchio rifugio posto sotto al caratteristico "coperchio". Attraverso il pendio di sfasciumi (ometti) che può presentare qualche tratto su neve ad inizio stagione, si raggiunge lungo un tratto piuttosto ripido, dove la traccia si fa poco evidente, la sommità della morena, e il successivo glacier de Talefre. Si risale il ghiacciaio, spesso percorso da una traccia, costeggiando alla base le pareti rocciose dell'Aiguille du Moine (qualche pericolo di caduta sassi; attenzione al primo pendio ripido in caso di ghiaccio), quindi si prosegue con un ampio giro a mezza costa alla volta dell'Aiguille Verte, evitando le zone più crepacciate, sino a giungere alla base del ripido pendio nevoso che porta all'evidente couloir Whymper (3400 m). Si risale il pendio aggirando alcuni ampi crepacci. [2h] Raggiunta l'ampia crepaccia terminale, la si supera generalmente sulla destra verso le rocce della Grande Rocheuse (passaggio che a stagione inoltrata può essere molto difficile); con molta neve si può passare anche al centro in corrispondenza del cono nevoso di scarico. Si raggiunge uno stretto canale secondario (pericolo di scariche, specie in discesa) che sale sulla destra parallelo al couloir principale, lo si risale per un tratto e si guadagna appena possibile il crinale di rocce e neve sulla sinistra. Si segue il crinale sino a raggiungere un evidente ramo laterale del couloir principale, che scende dalla Grande Rocheuse. Attraversando questo canale sulla destra si raggiunge il pilastro sud. Lo si risale direttamente (II e passaggi di III) sino a raggiungere un evidente gendarme (3820 m) che si deve aggirare sulla sinistra; si prosegue quindi ancora lungo il pilastro roccioso sino ad incontrare un altro gendarme, da superare questa volta sulla destra. Salendo ancora lungo il filo dello sperone, si giunge ai piedi della ripida parete finale. Ci si sposta dapprima a sinistra seguendo una serie di camini a tratti faticosi (III), poi si obliqua verso destra sino a sbucare sulla cresta sommitale qualche decina di metri a destra della vetta, che in breve si raggiunge. [5h-7h] In discesa si segue la via di salita (alcune doppie) facendo attenzione in particolare al tratto nel couloir Whymper (5h-8h dalla vetta al refuge du Couvercle).
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