LO SVILUPPO DELLA MEDICINA TEORICA (XII - XIII SECOLO )

Se nell'Alto Medioevo la medicina è essenzialmente pratica, tanto da essere annoverata fra le artes mechanicae, con lo sviluppo in Occidente delle Università, i medici tentano con successo di trasformare la loro arte in disciplina a carattere scientifico: il recupero del corpus testuale della medicina teorica dell'antichità classica, spesso mediato dalla cultura araba, porta la medicina ad un rigoglioso sviluppo teorico ed al suo insegnamento attraverso i nuovi metodi sperimentati con successo nell'insegnamento universitario della Teologia e della Giurisprudenza. Il medico quindi tende verso un nuovo status sociale, paritario a quello dei giuristi.
L'aristotelismo sempre più radicale della medicina scientifica, culminante con l'introduzione nel curriculum del Canone di Avicenna, influenzerà attivamente le altre discipline universitarie, compresa la teologia.

La "rivoluzione scientifica della medicina", pur iniziando in Francia, ha la sua sede principale nella Scuola Salernitana, dove si commentano i nuovi testi tradotti da Costantino Africano e si gettano le basi per fissare un curriculum di studio dello studente. Inoltre, con le Costitutiones Melfitanae emanate da Federico II si ha il primo esempio di obbligo di un esame abilitazione per l' esercizio della professione medica.
Il lavoro di traduzione continua incessante: Gherardo da Cremona, Burgundio da Pisa e altri traduttori completano la traduzione dall'arabo del corpus testuale medico, mentre nella seconda metà del XIII secolo Nicolò da Reggio fornirà l'Occidente di nuove traduzioni direttamente dal greco. Si aprono nuove sedi universitarie dove si insegna la medicina: dopo Montpellier, Parigi e Salerno, è la volta, in Italia, di Padova, Bologna, Pisa, Siena, Napoli.

La "rivoluzione scientifica" non migliorò la pratica della medicina, che invece venne appesantita da un bagaglio teorico splesso complesso e talora inapplicabile: la nascita delle Scuole, con buona pace di molti storici della medicina, non fu un progresso, ma sostanzialmente un'involuzione della medicina altomedievale.