La storia
Il gioco del volano ha radici antichissime ed è stato il primo sport
di racchetta: le prime tracce del gioco sono state trovate iscritte
su vasi cinesi del 3.000 a.C., con la raffigurazione di giovani intente
a divertirsi con delle racchette in legno pieno e con un attrezzo
costituito da una sfera con infilate, ad un'estremità, delle piume.
Numerosi sono poi i dipinti dei secoli scorsi raffiguranti scene di
volano ed il più famoso è presente alla Galleria degli Uffizi di Firenze
ed è un quadro che raffigura una giovinetta in abiti pesanti che tiene
in grembo una racchetta ed un volano.
Sembra debba configurarsi attorno al 1860, invece, la prima applicazione
sportiva europea del gioco, allorquando ufficiali dell'esercito
inglese di stanza in India, nella guarnigione della città di Pune,
dove praticavano il gioco, si trovarono in vacanza in patria.
Fu nel castello di Badminton, nella contea del Gloucestershire,
che gli ufficiali consigliarono alle giovani figlie del Duca di
Beufort, che stavano giocando al volano nel grande salone, di
stendere una cordicella attraverso le pareti e di cercare di tirare
il volano al di fuori della portata dell'avversario ottenendo
il punto nel caso di mancata risposta. Le prime vere regole furono
codificate dal Colonnello Selby, in India, nel 1874, ed intorno
a quella data cominciarono a sorgere in Inghilterra, specie dove
esistevano forti agglomerati di militari (Folkestone e Portsmonth),
i primi club con carattere agonistico, anche se non c'erano regole
ben codificate. Infine, un regolamento poi riconosciuto
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Fanciulla col volano
(Galleria degli Uffizi - Firenze)
Jean Baptiste Simeon Chardin (Parigi 1699-1778)
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