>> La racchetta <<
1. Base
2. Manico
3. Fusto
4. Testa
5. Gola o "T"
Per iniziare a giocare, una qualsiasi racchetta andrà bene comunque.
Più avanti, la scelta della racchetta, può diventare una
operazione molto personale e dipendere da molti fattori.
Inizialmente, dovrete basare la scelta semplicemente sulle vostre caratteristiche
fisiche (massa muscolare) e sul tipo di gioco per cui vi sentiti portati
(attacco o difesa). In seguito, potrete raffinare la vostra scelta sulla
base dell’allenamento, dell’esperienza, delle sensazioni
e della sicurezza che un determinato tipo di racchetta vi da quando
giocate.
Quello che ho cercato di raccogliere qui è una serie di indicazioni
trovate sparse sul web e su vari opuscoli che spero vi siano utili quanto
lo sono stati a me.
Innanzi tutto, la scelta di una racchetta è un compromesso fra POTENZA
e CONTROLLO. In questa tabella ho riassunto le caratteristiche principali
e facilmente controllabili che influenzano il comportamento di una racchetta,
mentre di seguito viene fornita una breve descrizione per ogni caratteristica.
|
POTENZA |
CONTROLLO |
Peso
(weight) |
pesante
(heavy) |
leggero
(light) |
Equilibio
(balance) |
sulla
testa (head-heavy) |
sul
manico (head-light) |
Manico
ed asta (shaft) |
flessibile
(flexible) |
rigido
(stiff) |
Testa
(head / frame) |
isometrica
(isometric) |
classica
(classic) |
Lunghezza
(length) |
allungata
(long) <= 68 cm |
Normale
(normal) >= 66 cm |
Corde
(string) |
Tese
(high pressure) >= 10 Kg |
Lente
(low pressure) <= 10 Kg |
Peso
-
Attualmente il peso di una racchetta può variare dagli
80 ai 130 grammi.
Più una racchetta è pesante, più forza potrà
essere trasferita al volano, mentre con una racchetta leggera si
privilegia il controllo e la rapidità di movimento.
Poichè il badminton è uno sport dove la velocità
è importante, personalmente, vi sconsiglio racchette con
un peso maggiore di 100 grammi. Un buon compromesso lo si ottiene
con racchette con pesi vicini ai 90÷95 grammi.
Se non vedete indicato l'esatto peso di una racchetta, tenete presente
che spesso viene indicato al suo posto una classe di peso, identificata
da un numero seguito dalla lettera U maiuscola.
U = 95 - 99 g
2U = 90 - 94 g
3U = 85 - 89 g
4U = 80 - 84 g
Ricordate infine che, sia il peso esatto, che la classe di peso, si riferiscono
alla racchetta senza accordatura o altri accessori.
Equilibrio
-
Quanto più vicino sarà il punto di equilibrio della
racchetta alla nostra mano, tanto più potremo controllare
semplicemente ed in modo veloce ogni movimento della nostra racchetta,
ma tanto più tale punto si avvicina alla testa, maggiore
sarà la potenza che potremo imprimere al momento dell’impatto.
Per iniziare cercate una racchetta neutra (even), poi vi regolerete.
Flessibilità
-
Più uno shaft è flessibile, più la racchetta
permette grandi colpi (rinvio facile del volano per effetto catapulta),
ma è meno precisa.
Quindi, se il vostro gioco è preciso, ma i vostri colpi non sono
molto potenti, orientatevi verso una racchetta con shaft da medio
a morbido.
Al contrario, se avete un buon colpo, ma volete guadagnare in precisione:
scegliete una racchetta con shaft da medio a rigido. La flessibilità
dello shaft viene fornita solitamente con 5 gradi:
flessibile,            
medio-flessibile,            
media,            
medio-rigida,            
rigida            
Il mio consiglio personale è di iniziare con una racchetta media: così
potrete eseguire facilmente anche colpi da fondo campo.
Inoltre, se avete problemi al gomito, fate attenzione alle racchette più
rigide.
Testa
-
Attualmente le forme più utilizzate sono 2: la Classica
(lievemente schiacciata in basso e quindi più larga vicino
all’asta) e la Isometrica (con medesima forma
nella parte alta e bassa del frame).
La forma Isometrica consente di colpire correttamente il volano
anche in un punto più alto dell’area accordata, rispetto
al centro ideale. Questo consente di aumentare la velocità
di impatto e quindi la potenza trasferita. Per contro, la forma
Isometrica è anche la più critica dal punto di vista
delle vibrazioni e delle torsioni.
Per tutte le racchette si sta cercando comunque di impiegare materiali
che diano sempre maggiore solidità e stabilità (fibre
di carbonio, titanio, kevlar, ecc.), tanto che ora solo le racchette
più economiche hanno ancora la testa in acciao o alluminio.
In questo caso il mio consiglio, per chi acquista per la prima volta
una racchetta, è quello di non badare tanto alla forma della
testa, ma di fare maggiore attenzione all’uso dei nuovi materiali,
visto che oramai questi hanno raggiunto prezzi contenuti.
Lunghezza
-
Più una racchetta è lunga, maggiore sarà
la velocità di rotazione della testa al momento dell’impatto,
ma anche la sua inerzia nel cambiare di direzione.
Quindi, al contrario, una racchetta ’corta’ sarà
più maneggevole, ma meno potente.
Grip
-
In questo caso si intende per ’grip’ la sezione del manico.
Migliorare la presa e la manovrabilità di una racchetta,
consente un gioco più sicuro ed un migliore impatto con il
volano, ma una corretta misura del manico serve anche a preservare
le giunture (polso e gomito), prevenendo o riducendo il cosidetto
’gomito del tennista’ o ’tennis elbow’.
Purtroppo non à facile travore informazioni su questo argomento
specifiche per il badminton, ma in questo caso possiamo attingere
al mondo del tennis per avere qualche idea.
Come primo riferimento, è bene sapere che i costruttori di
racchette identificano tale dimensione con la lettera G maiuscola
seguita da un numero da (solitamente da 2 a 5) e che i grip più
utilizzati sono il G3 e G4.
Un primo metodo trovato sul web per determinare il vostro grip è
il seguente: con un righello misurate la distanza in pollici fra
la piega della mano presente fra pollice ed indice, e la punta dell’
anulare. Se la misura è intermedia fra 2 valori interi scegliete
il valori inferiore. Nel caso della figura qui a destra il grip giusto sarebbe
un G4.
Un altro metodo trovato sul web per determinare il vostro grip (più
empirico, ma ugualomente valido) è il seguente: impugnate la racchetta
come nella figura qui sotto a sinistra.
Se il dito indice della mano libera non entra
fra palmo e dita della mano che regge la
racchetta, occorre inspessire il manico
(ci sono una quantita incredibile di nastri a
questo scopo),
se il dito indice non tocca il palmo o
almeno un dito della mano che regge la
racchetta dovete ridurre la sezione del
manico (operazione non facile su una
racchetta da badminton),
se infine il vostro indice vi entra perfettamente
avete il grip corretto e non dovrete modificare la vostra racchetta.
Le corde
-
Il tipo di materiale, la sezione e la tensione delle corde di
una racchetta hanno una influenza per nulla trascurabile nel comportamento
di una racchetta. Anche se è difficile, soprattutto in Italia,
acquistare una racchetta senza accordatura, vi può capitare
in futuro di dover riaccordare la vostra.
Per ciò che riguada il materiale, il budello si dice ’migliori
il tocco’ per via della sua maggiore elasticità, ma
è probabile che abbia anche altri difetti (oltre alla nota
minore solidità), visto che oramai tutte le corde sono in
sintetico.
La fattore ’sezione della corda’ è probabilmente
la causa primaria della scomparsa del budello. Una corda più
sottile risulta ugualmente più elastica e con i materiali
sintetici di oggi perchè utilizzare ancora il budello ?
Quindi: una corda sottile migliora il tocco, mentre una corda grossa
migliora la resistenza.
La tensione della corda è forse il fattore più importante:
più la corda è tesa e più il volano tenderà
a schizzare via immediatamente appena tocca le corde, dando così
più reattività e potenza, ma rendendo anche più
difficoltoso il controllo nei colpi delicati. Normalmente la tensione
delle corde viene fornita dai costruttori in Libbre Inglesi (1 libbra
= 0.454 Kg) e può variare dalle 15 libbre (7 Kg) delle racchette
base fino alle 28 libble (13 Kg) di alcune racchette professionali.
Personalmente, ho sentito anche giocatori che asserivano di utilizzare
accordature da 20 Kg, ma in ogni caso non si dovrebbe eccedere i
valori massimi forniti dai costruttori, anche perchè maggiore
è la tensione delle corde, più il frame viene sollecitato
e maggiore è la probabilità di rottura sui colpi decentrati.
Una accordatura attorno alle 22 libbre (10 Kg) è un buon
compromesso.
>> Il volano <<
1. Cono
2. Base
Il volano è forse l’elemento più delicato nel badminton. Il suo volo
dipende non solo dalla sua costruzione, ma anche dall’umidità, dalla
temperatura e persino dalla dimensione della palestra in cui viene usato.
Se fate una ricerca in internet vi stupirete di quanti tipi di volani esistano e della loro
differenza di prezzo.
La ragione di tanta differenza è dovuta principalmente ai materiali utilizzati per
la loro costruzione. I volani possono essere costruiti completamente in materiale naturale,
in materiale sintetico o con una combinazione di naturale e sintetico.
Ovviamente, sono realizzati completamente con materiali naturali i volani da competizione
(base in sughero ricoperta di un sottile strato di pelle, cono in piume d’oca). Sono i
più cari e durano lo spazio di un set, dopo di che vengono gettati in quanto usurati
tanto da non essere più utilizzabili.
A mio parere, per la pratica abituale è meglio utilizzare volani con base in sughero
e sintetici nelle altre parti. Sono decisamente più resistenti ed economici, ma hanno
un volo molto simile a quelli realizzati completamente con materiali naturali.
I volani realizzati completamente in materiale plastico possono ugualmente andare bene per
divertirsi, ma attenzione a quelli troppo economici, quando comincerete ad imprimere up
po’ più forza ai vostri colpi, questi volani si romperanno in poco tempo.
In ogni caso, indipendentemente dal prezzo, dal livello e dai materiali utilizzati, tutti
hanno peso e dimensione entro i seguenti limiti:
¤
Il peso deve essere compreso fra i 4,74 ed i 5,50 grammi
¤
La base deve essere una semi-sfera avente un diametro compreso fra 1" (25 mm) e
1¹/8" (28 mm)
¤
La lunghezza delle penne deve essere compresa fra 2½" (64 mm) e 2¾" (70 mm)
¤
Il diametro esterno del cono deve essere compreso fra 2¼" (58 mm) e 2
5/8" (68 mm)
Per le competizioni i volani vengono selezionati in 3 differenti gradazioni di velocità,
per potersi adattare ai diversi climi ed alle diverse palestre in cui una competizione
può essere disputata.
Il colore del bordo che circonda la base indica la velocità nel modo seguente:
       
VERDE: velocità lenta                
BLU: velocità media                
ROSSO: velocità rapida          
                     
                     
A Milano, solitamente, si utilizza la velocità più lenta, anche perchè
è quella che consente le parabole più insidiose come quella raffigurata qui a
sinistra.
>> La rete ed i sostegni <<
Dal punto di vista puramente pratico, la rete dovrebbe essere composta da una
maglia abbastanza fitta e resistente per evitare che una schiacciata la possa
bucare, ma non troppo fitta al punto da impedere la vista del campo avversario.
Inoltre, la rete dovrebbe avere una dimensione sufficiente da evitare incertezze
nel determinare se il volano sia passato sopra o sotto.
Per chi vuole essere preciso, la rete regolamentare misura 6100 x 760 mm, è
realizzata con una corda fine di colore scuro con una trama compresa fra i 15 ed
i 20 mm e sulla parte alta è presente un nastro bianco alto 75 mm.
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I sostegni della rete possono essere realizzati in qualsiasi modo, a patto di
non invadere il campo di gioco e permettere alla rete una altezza dal pavimento
di 1,55 metri ai lati del campo e di 1,524 al centro.
Per la pratica del badminton si trovano in commercio, anche in Italia, dei set
con sostegni e rete regolamentare dal prezzo veramente contenuto. Per una
attrezzatura idonea allo svolgimento di competizioni, i costi dei sostegni come
quello qui raffigurato sono decisamente più elevati, ma se avete la
possibilità di realizzare qualche cosa di simile con un buon contrappeso
di almeno 20 Kg avrete risolto il problema.
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