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ATTENZIONE che, per importanza sociale, subito dopo il legame affettivo che si instaura all'interno di una famiglia, viene quello che si instaura fra il professore e i suoi alunni, e che turbare entrambi i rapporti può essere carico di conseguenze (sabato 31° gennaio 2004, il professore).
3) Effetti speciali: animazioni e azioni
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In questo modulo imparerete a:

    3.1) inserire animazioni predefinite e personalizzate

    3.2) utilizzare transizioni tra diapositive

    3.3) inserire azioni e collegamenti ipertestuali

   

3.1) Inserire animazioni predefinite e personalizzate

E' innegabile che gli effetti speciali hanno sempre un certo fascino.

 

Anche se è bene non abusare, a volte una presentazione può acquisire quel tocco in più che volevamo dargli, proprio grazie all'uso di qualche effetto.

 

Iniziamo con il primo tipo di "effetto speciale": le ANIMAZIONI.

 

Grazie alle animazioni, possiamo inserire il movimento all'interno delle nostre slides.

 

Le ANIMAZIONI sono infatti effetti di movimento o effetti sonori applicati ad un oggetto all'interno di una diapositiva.

 

Per esempio, si possono far comparire uno per volta i punti di un elenco, si può far entrare un titolo dall'alto o farlo scomparire in dissolvenza.

 

Powerpoint 2002 presenta, rispetto alle versione precedenti, una nuova funzionalità per inserire le animazioni.

 

Sì tratta di combinazioni di animazioni già pronte che si applicano a diversi testi e immagini presenti nella diapositiva.

 

Apriamo la presentazione Generica che abbiamo creato con la creazione guidata contenuto.

 

Facciamo clic sul menu Formato e poi scegliamo STRUTTURA DIAPOSITIVA.

 

Nel riquadro attività selezioniamo COMBINAZIONE ANIMAZIONI.

 

In basso si apre il catalogo delle varie combinazioni classificate in base al loro stile: delicato, moderato, divertente.

 

Vanno dalle più leggere alle più aggressive.

 

Scegliamo per cominciare un effetto a caso dalla lista.

 

Vediamo che la diapositiva si anima e ci mostra l'anteprima dell'effetto perché è attivata l'utile casella ANTEPRIMA AUTOMATICA in basso.

 

Vediamo diversi effetti fino a che non troviamo quello che ci interessa.

 

Ora è applicato alla diapositiva attiva, ma sotto è presente un pulsante che consente di estendere questa combinazione a tutte le diapositive della presentazione.

 

Vediamo l'effetto finale premendo il tasto Presentazione in basso nel riquadro attività.

 

Le combinazioni sono utili se il nostro scopo è solo quello di dare un po' di movimento al tutto.

 

Potremmo però avere una necessità specifica, per esempio far muovere un singolo testo.

 

In questo caso usiamo le "Animazioni personalizzate".

 

Per vedere questa nuova funzionalità, prima di tutto rimuoviamo tutte le animazioni scegliendo Nessuna animazione e applicandolo all'intera presentazione.

 

Ora mettiamo che nella diapositiva intitolata "Conclusione", il relatore voglia far comparire in un secondo momento, solo al suo clic del mouse, il secondo punto dell'elenco, in modo da poter trarre una conclusione ad effetto.

 

Dobbiamo in tal caso applicare un'animazione personalizzata al solo secondo punto.

 

Prima di tutto lo selezioniamo.

 

Poi dal menu Presentazione attiviamo la voce Animazioni personalizzate. 

 

Nel riquadro attività compaiono una serie di comandi che ci consentono di avere il controllo sui nostri effetti.

 

Scegliamo AGGIUNGI EFFETTO.

 

Ora dobbiamo scegliere quale tipo di effetto.

 

Le animazioni sono raggruppate in quattro categorie, e in ognuna di queste ci sono poi diverse varianti.

 

Le categorie sono:

 

- gli effetti  relativi all'entrata dell'oggetto, cioè al modo in cui l'oggetto comparirà sullo schermo.

 

- poi l'enfasi, cioè effetti che servono per mettere in evidenza l'oggetto mentre sta sullo schermo

 

- poi gli effetti relativi all'uscita dell'oggetto

 

- e infine i possibili percorsi di animazione che determinano il movimento dell'oggetto sullo schermo una volta che sia entrato.

 

Scegliamo un effetto di entrata, visto che abbiamo detto che vogliamo far entrare questo secondo punto dopo gli altri testi.

 

Per esempio, entrata veloce.

 

Ora dobbiamo definire quand'è che vogliamo che inizi l'animazione.

 

Scegliamo "al clic del mouse".

 

Ora definiamo la direzione del movimento e infine la velocità.

 

Se volessimo animare anche altri oggetti della stessa diapositiva basterebbe ripetere la stessa sequenza di operazioni per ognuno di loro.

 

3.2) Utilizzare transizioni tra diapositive

Un altra funzionalità simpatica di Powerpoint è quella che ci consente di applicare delle TRANSIZIONI, cioè vari tipi di passaggi tra una diapositiva e la successiva.

 

Anche in questo caso abbiamo a disposizione un catalogo, una libreria di effetti di transizione che si possono applicare a qualsiasi diapositiva.

 

Vediamoli.

 

Basta a tal fine aprire il menu Presentazione, e poi andare su "Transizione diapositiva".

 

Dal riquadro attività possiamo scegliere il tipo di transizione che intendiamo applicare, e per esempio a comparsa, in dissolvenza, sfoglia, veneziana.

 

L'anteprima automatica, anche in questo caso ci permette di vedere i vari effetti direttamente sulla diapositiva.

 

Come abbiamo già visto per le animazioni personalizzate, ora dobbiamo specificare  i parametri della transizione.

 

Innanzitutto definiamo la velocità di esecuzione della transizione.

 

Poi decidiamo se associare alla transizione anche un effetto sonoro tra quelli disponibili.

 

E infine definiamo se il passaggio tra le diapositive avverrà automaticamente, dopo un certo numero di secondi, oppure soltanto quando il relatore farà clic con il mouse.

 

Se vogliamo applicare lo stesso tipo di transizione a tutte le diapositive facciamo clic sul pulsante Applica a tutte le diapositive.

 

3.3) Inserire azioni e collegamenti ipertestuali

Ora ci rimane un altro tipo di effetto, e che è forse il più interessante.

 

Si tratta delle azioni.

 

A dir la verità le azioni non sono soltanto degli effetti speciali, ma delle vere e proprie funzionalità che rendono Powerpoint uno strumento efficacissimo per rendere INTERATTIVE le proprie presentazioni.

 

Quando in una presentazione attribuiamo ad un oggetto un'AZIONE, significa che stabiliamo che ad un certo punto della presentazione, quando il relatore premerà un tasto o passerà con il mouse da qualche parte, succederà un evento.

 

Per esempio, si passerà ad un'altra diapositiva, si lancerà un programma o si aprirà un documento esterno.

 

L'esempio più tipico è costituito dai PULSANTI DI AZIONE.

 

Dal menu Presentazione selezioniamo la voce Pulsanti di azione.

 

Scegliamo i bottoni per inserire nelle nostre diapositive i pulsanti INDIETRO, AVANTI, VAI ALL'INIZIO, VAI ALLA FINE, TORNA ALLA PAGINA INIZIALE, TORNA ALL'ULTIMA DIAPOSITIVA VISTA.

 

Questi comandi permettono al relatore di navigare con facilità all'interno della presentazione e muoversi tra le varie diapositive con un semplice clic.

 

Si tratta di rendere la presentazione ipertestuale, cioè navigabile.

 

Una volta scelto il pulsante che ci interessa, per esempio AVANTI, lo dimensioniamo sulla diapositiva come abbiamo già imparato a fare con le caselle di testo.

 

Quindi posizioniamo il puntatore, a forma di T rovesciata, nel punto in cui vogliamo inserire il pulsante.

 

Tenendo premuto il tasto del mouse, trasciniamo il puntatore fino a far assumere al pulsante la dimensione che vogliamo.

 

Appena posizioniamo il pulsante, si apre la finestra di dialogo che ci chiede che tipo di azione vogliamo associare a quel pulsante.

 

Possiamo dare semplicemente OK perché i valori preimpostati sono già quelli adatti al tipo di pulsante che abbiamo scelto.

 

Per esempio, per il pulsante "AVANTI", l'impostazione predefinita sarà: al clic del mouse, effettua un collegamento alla diapositiva successiva.

 

Posso però anche inserire il collegamento ad un'altra diapositiva, o anche ad un'altra presentazione o ad un file esterno.

 

Se in seguito voglio riaprire questa finestra per modificarne le impostazioni, vado con il puntatore sul pulsante,  faccio clic con il tasto destro del mouse e scelgo "Impostazioni azione".

 

Ma se serve, possiamo anche cambiare le proprietà del pulsante attivando, dal menu di scelta rapida, la voce Formato Forme.

 

Si apre una finestra analoga alla finestra Formato Segnaposto e Formato Casella di testo, dove possiamo cambiare, per esempio, il colore di riempimento.

 

Poi se vogliamo possiamo spostare, ridimensionare o ruotare il pulsante come già sappiamo fare, cioè esattamente come abbiamo visto per le caselle di testo.

 

Se ora proiettiamo la diapositiva vediamo il risultato.

 

Come abbiamo fatto per i pulsanti, possiamo attribuire azioni e collegamenti ipertestuali a qualsiasi altro oggetto presente nelle diapositive.

 

E per esempio ad una forma, o a del testo contenuto in un segnaposto.

 

Proviamo ad attribuire un'azione alla parola ESEMPI.

 

Selezioniamo la parola e andiamo sul menu Presentazione, quindi scegliamo la voce Impostazioni azione.

 

La finestra che si apre è la stessa che abbiamo già visto per i pulsanti di azione.

 

A questo punto possiamo definire se l'evento dovrà accadere quando il relatore farà clic sull'oggetto, oppure al semplice passaggio del mouse.

 

Basta attivare la scheda corrispondente.

 

Poi inseriamo l'azione.

 

Per esempio scegliamo "Effettua collegamento a" e poi scegliamo altro file, e indichiamo per esempio un file di Word presente sul computer.

 

Infine definiamo solamente se vogliamo associare a questa azione anche un evento acustico.

 

Scegliamo un clic.

 

Ora proiettiamo la presentazione e vediamo cosa succede.

 

Quando faccio clic sulla parola Esempi si apre il file di Word che ho collegato.



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