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La stampante è un dispositivo
di output permanente,
in quanto i dati sono stampati su carta e non vanno
persi al suo spegnimento.
La prima caratteristica di
una stampante è la risoluzione, ovvero il
numero massimo di punti per pollice quadrato (dpi) che essa è in grado di stampare e da cui
dipende la qualità dei risultati e la velocità di stampa, con quest’ultima espressa in
pagine bianche/nere e a colori stampate al minuto.
I principali tipi di
stampante sono quelle a matrici di punti
(dette anche ad aghi), a getto d'inchiostro e laser.
Le stampanti
a matrici di punti (ormai praticamente fuori
commercio) sono dotate di una testina,
costituita da vari aghi, che scrive un carattere per volta sul foglio.
Quanto maggiore è il numero di aghi nella testina tanto migliore è la risoluzione, ossia la qualità
di stampa, di conseguenza però tanto minore è la velocità.
Data la qualità scadente dei
risultati e la possibilità di stampare solo in
bianco e nero, sono state presto sostituite dalle stampanti a getto d'inchiostro (dette ink jet), e che utilizzano una testina sormontata da piccoli
serbatoi per gli inchiostri colorati.
Presentano una velocità maggiore delle stampanti viste prima ed
inoltre hanno il vantaggio di stampare anche a
colori.
La risoluzione generalmente
ottenibile è di 300/600 dpi, mentre si
possono stampare fino a 7/8 pagine per minuto.
Le stampanti
laser sono le migliori, sia per l'alta risoluzione che per la velocità,
perciò sono utilizzate in ambito professionale.
È appena il caso di
osservare che le stampanti laser sono anche le più
costose.