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ATTENZIONE che, per importanza sociale, subito dopo il legame affettivo che si instaura all'interno di una famiglia, viene quello che si instaura fra il professore e i suoi alunni, e che turbare entrambi i rapporti può essere carico di conseguenze (sabato 31° gennaio 2004, il professore).
1) Il monitor
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Il monitor (o display) è l'interfaccia utilizzata dal computer per visualizzare testo e grafica ed è la periferica di output sempre presente in un computer.

 

L'evoluzione di tale periferica è stata veloce: dai primi minischermi a fosfori monocromatici si è ormai giunti a maxischermi ultrapiatti in grado di gestire milioni di colori.

 

La tecnologia ci offre oggi prodotti migliori ma, soprattutto, dal miglior impatto visivo.

 

Negli ultimi anni poi è cresciuta una sensibilità nei confronti della salute e delle problematiche legate all'esposizione prolungata del fisico nei confronti delle fonti di inquinamento elettromagnetico.

 

In quest'ottica anche i monitor sono stati riprogettati in modo da ridurre al minimo le emissioni di radiazioni nocive.

 

Le dimensioni dei monitor sono generalmente espresse in pollici e fanno riferimento alla diagonale del display stesso.

 

Le taglie ormai comuni per l'uso amatoriale sono 15" e 17" mentre nel campo professionale in genere si utilizzano monitor da almeno 21".

 

In ogni caso la grandezza nominale di un monitor non corrisponde esattamente al reale spazio visibile.

 

In un comune monitor la diagonale visibile risulta di circa un 10% in meno rispetto alla superficie complessiva, mentre per i monitor a cristalli liquidi, per esempio quelli dei computer portatili, tale differenza non esiste.

 

I monitor di uso comune contengono al proprio interno un tubo catodico (CRT=cathode ray tube) che emette dei raggi indirizzati verso uno schermo composto da migliaia di punti chiamati pixel.

 

A loro volta i pixel sono composti da tre ulteriori elementi ai quali vengono associati i tre colori fondamentali (rosso, verde e blu).

 

Variando l'intensità di questi ultimi, si ottengono tutte le sfumature di colori.

 

La risoluzione del monitor è data dal numero di pixel visualizzabili.

 

La sigla per esempio 640x480 sta ad indicare che il monitor è impostato per visualizzare 640 pixel per ogni riga e 480 per ogni colonna.

 

Pertanto un'immagine con risoluzione 640x480 risulterà composta da 307.200 pixel.

 

Gli attuali monitor (SVGA) sono in grado di visualizzare 16 milioni di colori con risoluzioni pari a 1600x1200 pixel.

 

I monitor disegnano una linea per volta partendo dall'alto dello schermo fino ad arrivare alla parte inferiore.

 

Questo processo da luogo alla cosiddetta frequenza di refresh ed è costituita dalla misura di quante linee orizzontali il monitor è in grado di disegnare ogni secondo.

 

La sua unità di misura è il KiloHertz (Khz).

 

Per ogni risoluzione, più tempo il monitor impiega nello scrivere ciascuna linea dello schermo, tanto più lungo sarà il tempo necessario per aggiornare o disegnare l'intero schermo.

 

Pertanto sarà consigliabile scegliere monitor con frequenza di refresh adeguata.



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