Di quel giorno io stesso ho
un ricordo particolare ed intenso, avvalorato da alcuni appunti personali della
giornata che precedeva di appena due settimane il giorno della mia esperienza
della preghiera di “effusione” (20 Giugno 1982) con un’altra dozzina di “
fratelli e sorelle “.
La cosa più bella che si coglieva in queste giornate era la sensazione di vivere un momento importante per la vita di ognuno di noi comunitariamente e il vedere, pur tra le immancabili difficoltà e ostacoli, che il gruppo di Favara stava crescendo e si presentava come una comunità viva e gioiosa. L’esperienza di quei giorni faceva passare in tono minore nella nostra vita un evento sportivo internazionale al quale noi per lo più giovani eravamo coinvolti: il campionato del mondo di calcio 1982 poi vinto dall’Italia.
Nello Giglia ama raccontare a proposito un aneddoto relativo alla partita Italia-Brasile; quel giorno, arrivato di corsa appena in orario per la catechesi del “seminario” trova Don Lorenzo sulle scale della Chiesa che guardava l’orologio.
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Nello Giglia coordinatore del gruppo per diversi anni attualmente membro del Comitato diocesano R.n.S. ( dal 2001)
Un eventuale ritardo, alla catechesi di quel giorno, avrebbe dimostrato la scarsa importanza che per noi rivestiva la catechesi rispetto alla partita e ventilando in caso di un nostro ritardo l’esclusione dal seminario stesso! (cosa che aveva “minacciato” il giorno precedente).
Per la cronaca nessuno
arrivò in ritardo, qualcuno aveva lasciato la partita a metà e tutti eravamo molto gioiosi.
La preghiera di “effusione”
avvenne domenica 20 Giugno
presso il “Boccone del
povero” sulla collina San Francesco. In origine il gruppo era guidato esclusivamente da Don Lorenzo che, talora, si faceva coadiuvare da due cosiddetti “collaboratori" provvisori da lui scelti.
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