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              Ricreazione Scientifica    

                        

                                                                                                            

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     Nella foto, Brandon  Lee,morto tragicamente durante  le  riprese del film  "Il Corvo",poi terminato "ricreando" l'attore con la tecnica della  "Digital manipulation ".  Il suo volto venne prelevato con uno scanner da scene già  girate del film.      
      I  Futuri sviluppi di questa tecnica,potrebbero condurre alla "emulazione" (ossia alla creazione di copie viventi perfette)   di tutte le persone decedute. Supponendo che ciò sia realmente possibile, in futuro,per quale motivo i nostri discendenti dovrebbero ricreare i morti?  La "ricreazione" prescinde dalla dissoluzione del corpo dopo la morte. La "resurrezione",invece, presuppone il ritorno in vita di una persona deceduta nel suo corpo di origine e,per la scienza,ciò è impossibile se il  corpo è dissolto. "Solo Cristo sa come ci resusciterà", ha detto un  teologo.
 

 

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       In questa illustrazione,il volto di Einstein appare in due punti diversi della volta stellata,a significare che,una "emulazione"  (una copia esatta) dello scienziato,morto sulla terra,potrebbe vivere,attualmente,su di un altro pianeta distante  migliaia  di   anni luce dal nostro,o perchè gli atomi,che sono uguali e sono soggetti alle stesse leggi  in  tutto  l'universo,per  ragioni  pura  mente casuali,si sono aggregati allo stesso modo,o perchè,una civiltà extraterrestre,molto più evoluta della nostra, lo ha già  emulato  con  computer e nanomacchine. E' un'ipotesi. Ciò  vale  per  Einstein, ma  anche per ciascuno  di   noi   e  per  quanti  sono  già  morti  sulla  terra.  Nel caso in cui,per ragioni puramente casuali,una emulazione dello scienziato esistesse veramente nell'universo,quale sarebbe l'originale e quale la copia? 
  
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     Nell'immagine quì in alto,due dadi lanciati a caso hanno dato il numero 5. Se continuiamo a lanciare i dadi  per  un  numero indefinito di volte è probabile,anche se non certo, che in uno dei lanci successivi essi daranno lo stesso numero 5.  Allo stesso modo,in regioni diverse dell'universo,è probabile,anche se non certo,che gli atomi,che sono in moto casuale costante, per ragioni puramente casuali, si siano organizzati in modo da dar vita a due persone perfettamente uguali.   
 
 
     E se è ipotizzabile,nell'universo,l'esistenza di un altro Einstein,non potrebbe essere ipotizzabile (con il rispetto dovuto per tutte le religioni) l'esistenza di un altro Budda,di un altro Maometto,di un altro Cristo e di un'altra redenzione?  Al riguardo,in una intervista rilasciata ad un quotidiano,nel Gennaio 2002,il Gesuita George Coyne,direttore dell'osservatorio astronomico Vaticano,tra l'altro,ha detto: "L'Universo è tanto grande che sarebbe una  follia  dire  che  noi  siamo un'ecce zione.  Per il momento non c'è alcuna evidenza scientifica della vita,ma stiamo accumulando osservazioni che indicano tale possibilità. Se io incontrassi un essere intelligente di altri mondi e mi rivelasse una sua vita spirituale e mi dicesse che anche  il  suo popolo è stato salvato da Dio mandando il suo unico figlio, mi domanderei come è possibile che il suo unico figlio sia stato presente in luoghi diversi. Pensieri simili sono una grande sfida".

     

     L'ipotesi dell'esistenza,su altri pianeti,di copie perfette (emulazioni) di  persone che sono vissute o  vivono   sulla terra,ha una certa analogia con la concezione dell'eterno ritorno già nota nel mondo greco,sostenuta in  particolare  dagli  stoici, secondo cui,tutti gli oggetti dell'universo sono congiunti in un'unica trama,completamente determinata,di azioni e reazioni,e questo determinismo conduce alla ripetizione precisa di tutti gli eventi. Ciò significa che non esistono eventi unici che  si realizzano una volta per tutte,ma piuttosto che ogni evento si è realizzato,si realizza e si realizzerà di nuovo,in eterno; i medesimi individui sono comparsi,compaiono e ricompariranno a ogni ciclo. (Citato da Tipler  in  Fisica  dell'Immortalità, Mondadori,1995,pag. 74). In tempi relativamente  recenti,anche Nietzsche ha fatto propria   l'idea  dell'eterno  ritorno. Alcuni  scienziati,limitandosi,probabilmente,al campo terrestre,sostengono,oggi,che ogni Persona è Unica e che l'esistenza di due  persone uguali è impossibile. A parte il fatto che non sappiamo con certezza quanti pianeti abitati ci siano nell'universo (più sono questi pianeti e maggiori sono le probabilità di una emulazione),in   ogni  caso,con  l'impiego di  un  supercalcolatore  e di nanomacchine,il problema della  unicità potrebbe essere certamente  superato,e ricreare una persona potrebbe essere possibile,anche nel caso in cui,con la morte,se ne fosse completamente perduta l'informazione,ammesso che  ci  sia  un  motivo  valido  per  farlo. Ma come sarà possibile,in futuro,ricreare una persona se si è perduta l'informazione relativa alla sua struttura atomica,alla sua memoria e personalità, perchè il suo corpo dopo la morte si è decomposto o è stato cremato e non si trovano neppure le ossa o le ceneri?  E' ragionevole ipotizzare che,in un futuro più o meno remoto,i nostri posteri disporranno di un supercalcolatore collegato a nanomacchine in grado di manipolare singoli atomi o molecole. Sarà sufficiente che essi inseriscano nella sua memoria i dati relativi ad un qualunque essere umano e gli chiedano di creare tutte le varianti possibili (del corpo e della mente) dello stesso. Tra queste varianti ci sarebbero anche coloro che sono morti senza lasciare traccia del proprio corpo,della propria tomba e della propria storia. Il supercalcolatore dovrebbe essere programmato in modo da escludere  automaticamente la creazione di persone già viventi in quanto  si  tratterebbe di una vera e propria  clonazione del corpo e della mente di queste ultime,che non sarebbe nè giustificata nè eticamente accettabile. 
Esistono,già oggi,due apparecchiature,utilizzate nei laboratori,in grado di fare,sia pure a livello molto elementare,qualcosa di simile. Una di queste è il Sintetizzatore di DNA.     E' possibile inserire in questa macchina i costituenti  isolati del DNA,cioè le 4 basi e i gruppi fosfato e zucchero,impostare la sequenza desiderata e la macchina,nella sua camera di reazione,unisce automaticamente i pezzi. Le sequenze ottenute in questo modo,chiamate oligonucleotidi,sono utilizzate come sonde molecolari per localizzare i geni sui cromosomi,individuare le mutazioni delle cellule tumorali o per modificare il DNA in punti specifici. Con questa apparecchiatura si possono costruire artificialmente anche sequenze di DNA antisenso per bloccare l'attività di un gene o per modificare l'attività di geni responsabili di malattie ereditarie e per prevedere eventuali anomalie nel feto. Non è da escludere che in  futuro questo apparecchio sarà talmente perfezionato da consentire la programmazione e la sintesi artificiale di un intero genoma umano.  Un'altra apparecchiatura è usata dagli antropologi nelle loro ricerche sulle mummie,è lo Stereolitografo.  Questo apparecchio è costituito da un laser ultravioletto posto al di sopra di una bacinella riempita con resina acrilica liquida fotosensibile (vedasi foto in basso,al centro). Nel recipiente viene immersa,strato dopo strato,una piastra perforata. Il raggio laser,guidato dai dati delle immagini elaborate dalla tomografia computerizzata,attraversa punto per punto lo strato della piastra spesso un quarto di millimetro. Nei punti colpiti dal raggio ultravioletto,la resina liquida si indurisce per polimerizzazione. Lo strato indurito viene fatto  asciugare e quindi immerso nuovamente nel liquido,che il raggio laser attraversa di nuovo indurendo lo strato immediatamente inferiore. In tal modo,si ottiene un perfetto modello tridimensionale, esatto fino alle frazioni di millimetro,della testa di una mummia avvolta nelle sue bende,nel quale sono riprodotti,non solo la scatola cranica,ma anche le cavità dei seni paranasali e le altre minori del cranio.
 
 
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 La stereolitografia è già impiegata con successo nell'aviazione,nell'aeronautica,nell'industria automobilistica,in architettura ed in chirurgia. I ricercatori della Draper,a Cambridge,nel Massachusetts,che lavorano nel campo dell'ingegneria dei tessuti,hanno fotolitografato su di un microchip un sistema circolatorio con capillari del diametro di 20 micron. La stereolitografia è stata utilizzata per la prima volta al mondo dal radiologo di Insbruck  zur Nedden,per costruire un modello tridimensionale del cranio dell'uomo del Similaun. In base ad un metodo elaborato dal russo Michail M. Gerasimov,si sta cercando di ottenere anche una ricostruzione plastica del volto di quest'uomo del neolitico,morto 5000 anni fa,il cui corpo mummificato,come si ricorderà,venne rinvenuto casualmente nel 1991 in un ghiacciaio sulle Otztaler Alpen.  
 
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    Ricostruzione tridimensionale,da parte di una équipe inglese, del volto di  Tutankhamen (Foto a sinistra), usando,come fonte di informazione,il suo cranio (Foto al centro)  e la sua maschera funeraria in oro (Foto a destra) .  Se gli scienziati del futuro disporranno di informazioni sufficienti su di una persona deceduta, è ragionevole ipotizzare che, grazie alla Nanotecnologia, saranno in grado di ricostruirne non soltanto il volto ma anche il cervello e la personalità, e di ricrearla.  Tipler,in "La Fisica dell'Immortalità",sostiene che un essere umano è una macchina biochimica a stati finiti, e che il fisico Jacob Bekenstein ha dimostrato che i sistemi quantistici possono avere soltanto un numero finito di stati.  Gli stati in cui può trovarsi un essere umano sono al massimo 10 10  45 e i cambiamenti di stato che può subire sono al massimo 4x10  53 . Questi limiti dimostrano che un essere umano è una macchina a stati finiti.   A pag. 230,fa osservare che il limite di Bekenstein mostra che per riprodurre un essere umano fino allo stato quantico (e cioè per ottenerne una copia perfetta,indistinguibile dall'originale,"una emulazione")  sarebbero necessari 3x10 45  bit di informazione, e sostiene che si possono utilizzare le leggi della fisica per dimostrare che tale "riproduzione" potrà davvero essere realizzata nel futuro remoto,ma che realizzarla veramente sarà sempre al di là delle pure e semplici capacità umane; sempre a suo dire, potrà essere realizzata soltanto dal  Punto Omega.  Tuttavia,a pag. 217,lo stesso Autore sostiene,come ha affermato Hans Moravec,che non è necessario che la simulazione sia una emulazione dello stato quantico perchè la si consideri come la persona originale. Come Moravec,ritiene che una simulazione dei tratti essenziali della personalità sia sufficiente per poterla identificare con la persona originale. A pag. 231, lo stesso  fa rilevare che l'emulazione delle persone che vissero nel passato non deve necessariamente limitarsi a una mera ripetizione del passato. Una volta realizzata l'emulazione di una persona e del suo mondo in un calcolatore di sufficiente capacità di memoria,si può lasciare che l'emulazione si sviluppi ulteriormente, che pensi e provi cose che la persona originale morta da tempo non ha mai pensato e provato. 
 
 
   
         Secondo John Archibald Wheeler, gli atomi sono costituiti,fondamentalmente, da bit di informazione. Questi nuovi atomi digitali,dice Kevin Kelly,sono la base non solo della materia,come pensavano i Greci,bensì anche dell'energia,del movimento,dello spirito e della vita,e la sfera biologica,ovvero l'intero universo pulsante della vita animale e vegetale,è concepita oggi dalla scienza come un processo di informazione,il mondo fisico è digitale.  Isaac Asimov fu il primo a formulare l'idea di un computer grande  quanto l'universo. Nel suo libro "A New Kind of Science",(2002),Stephen Wolfram,concepisce il mondo come una gigantesca macchina di Turing e reinterpreta quasi ogni disciplina scientifica in termini di calcolo digitale. Per David Deutsch, l'Universo è un computer universale,e al di fuori di esso non esiste nient'altro. Charles Babbage,inventore del primo computer,concepiva il mondo come una gigantesca macchina calcolatrice.
 
   
       Dave Hughes,un ex pioniere del web,sta lavorando a un software  che sarà in grado di  studiare e interpretare tutto quanto scritto prodotto e memorizzato nella sua vita sul suo computer. In tal modo,il programma consentirà a chiunque di interagire ed interloquire con il suo "spirito digitale" dopo la sua morte. Le informazioni sulla sua Persona memorizzate nel computer potrebbero anche essere utilizzate dagli scienziati medici del futuro per ricrearlo.Gordon Bell,del Bay Area Research Center di San Francisco,il centro di ricerche californiano di Microsoft,sta lavorando al progetto My Life Bits,che si prefigge  di creare un luogo on-line dove ciascun individuo possa crearsi un Io digitale che viva dopo la morte. Anche in questo caso le informazioni relative all'Io digitale di chi aderisse a questa iniziativa potrebbero essere utilizzate come database per una eventuale ricreazione futura. Francesco Lentini,teorico della "personalità virtuale",ha creato Eloisa,una ragazza virtuale che esiste solo nel web e che è in grado di dialogare in modo sorprendente con chiunque si colleghi al suo sito,grazie ad un software di intelligenza artificiale,un programma che consente a un computer di reagire agli eventi proprio come avrebbe reagito una determinata persona. Eloisa,dice Lentini,è in grado di tirarci fuori tutto quello che noi siamo,pensiamo,sentiamo. I ricercatori Cynthia Breazeal del Mit e Charles Guerin e Albert Mehrabian nel Québec hanno messo a punto i sistemi Kismet ed Emir che manifestano sentimenti primitivi.
 
       
 
    In un articolo pubblicato su Nature  il 13 Giugno 2003,Jeff Squier,del Colorado, ha descritto una nuova tecnica in grado di  fornire ai  ricercatori  immagini tridimensionali di campioni di cervello e di altri organi.  Con questa tecnica,uno strato fresco di cervello di ratto viene irradiato con  un potente  laser  a  luce infrarossa che stimola il colorante fluorescente con cui  è stato trattato. Il colorante emette una  luce ad una lunghezza d'onda particolare che viene rilevata con apparecchiature ottiche. I dati  raccolti sono utilizzati per la creazione di un'immagine digitale della superficie del campione. Questa tecnica potrebbe consentire la mappazione fisica tridimensionale del cervello di una persona deceduta,da utilizzare come fonte di informazione per un eventuale uploading (ipotizzando che si possa sopravvivere virtualmente alla propria morte corporea riversando tutti i propri pensieri,le emozioni e gli stati d'animo in un programma per computer,ricreando la propria personalità su di un supporto di silicio) o per ricrearla.  Nel sito web della National Library of Medicine,è visibile la scansione del cervello e del corpo di  un condannato. La risoluzione delle scansioni,in questo caso,non è abbastanza alta per tali scopi,ma i dati consentono di iniziare a ragionare su questi argomenti. Kurzweil,nel 2000,ha ipotizzato che quando la velocità e la risoluzione di tecniche di scansione non invasive come la risonanza magnetica ad alta risoluzione saranno abbastanza elevate, si potrà evidenziare  ogni neurone, connessione interneuronale e concentrazione di neurotrasmettitori in ciascuna sinapsi del cervello senza distruggerlo.  
 
 
     Gli atomi sono come le tessere di un mosaico. Se potessimo manipolare gli atomi, disponendo gli stessi  in un certo modo otterremmo una pietra,disponendoli in un altro un animale vivo, e disponendoli in un altro ancora un uomo.  La sola differenza tra materia vivente e non vivente è nella diversa disposizione degli atomi.  (Sul sito http://www.scienzapertutti.inf.infn.it/Quark/03/Luglio è spiegato con semplicità che,come in un lego universale,bastano pochi mattoni elementari per formare tutte le complesse forme della materia ).
 
   Quì  si  stà trattando l'argomento  da  un   punto  di  vista scientifico,ma il  concetto di ricreazione non è nuovo, è espresso anche nel  Corano, secondo cui,un individuo  risorto è  una nuova  creazione, una  riproduzione di  qualcuno  morto  da  tempo. Nella Sura del viaggio notturno è scritto:  I miscredenti ti  chiederanno:  "Forse  che diventeremo noi ossa e  polvere, poi torneremo  a  una   vita di nuovo creata?". Non hanno considerato che  il Dio,il  quale ha creato i cieli  e la  terra,è  capace  di  crearti  una seconda volta?   Maometto chiarisce molto bene che  i  morti  risorti  non sono semplicemente gli individui originari rimessi insieme, ma  una copia di  nuova  creazione,sostenendo  che  saranno  ricreati anche i  morti  la  cui sostanza  sia  stata interamente  trasformata   in  qualche cosa d'altro. Il concetto   di  "ricreazione"  è espresso,inoltre,da   Frank Tipler in "Fisica dell'Immortalità",già citato sopra,dove,a  pag. 227 fa osservare che nella meccanica quantistica tutti gli atomi di uno stesso elemento sono identici,e che,a livello subnucleare,i quark e i gluoni che formano i neutroni e i protoni degli atomi del nostro corpo vengono distrutti e ricreati su una scala temporale inferiore a  10 -23 secondi e che,pertanto,noi veniamo distrutti e ricreati 10 23 volte al secondo nel corso della nostra vita. In breve,non si conserva la sostanza degli esseri umani,soltanto la configurazione. La configurazione stessa non viene conservata perfettamente nel corso della riproduzione quotidiana; il fenomeno dell'invecchiamento ne costituisce soltanto una delle manifestazioni. A pag.13 della prefazione afferma: "Io considero l'essere umano come nient'altro che un particolare tipo di macchina,il cervello umano nient'altro che un dispositivo per l'elaborazione dell'informazione e l'anima umana nient'altro che un programma che gira su un calcolatore chiamato cervello. Ritengo inoltre che tutti i possibili tipi di esseri viventi,intelligenti o meno,abbiano la stessa natura e siano soggetti alle medesime leggi fisiche che vincolano tutti i dispositivi per l'elaborazione dell'informazione". A pag. 225,prosegue: "...il criterio  quantistico  per l'identità dei sistemi  si applica al caso degli esseri umani e quindi  due esseri umani nello stesso stato quantico sono la stessa  persona:  se  si  facesse una copia di una persona morta  da tempo,con  lo stesso  identico  stato  quantico,la copia sarebbe  quella  persona ... la  seconda  persona  non è  una copia: è l'originale".  In sostanza, Tipler identifica la ricreazione con la resurrezione,anche se tra l'essere umano originale e quello ricreato non vi è continuità. Altri Autori sostengono che l'essenza dell'identità è la continuità fisica nel tempo (Teoria della continuità dell' identità).

    

    Verso la  metà degli anni 80,Eric Drexler introdusse il termine Nanotecnologia per descrive re le capacità  avanzate degli assemblatori molecolari (o nanomacchine), cioè di dispositivi  teori ci  in grado di  utilizzare  reazioni chimiche  per il posizionamento di molecole  reattive con  precisione atomi ca. Nanomac chine  in grado di manipolare le  molecole già esistono  in  natura, sono i ribosomi,che assemblano singoli aminoacidi per costruire  proteine, e  gli  enzimi  che  tagli ano e legano  il  DNA.           

 

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      Quello  che  vediamo quì in alto è un  microscopio a scansione ad effetto tunnell. Consente  ai  ricercatori  di  esplorare   e manipolare la materia con precisione atomica.  Per  po ter manipolare  gli atomi è necessario,innanzitutto, poterli  vedere, da  quì  l'importanza di  disporre di microscopi come questo.

 

                                                                

                                                               atomisiliciobis.jpg                                                                                     .                                                                                                                                .                                                                                                                

                                                                                       

     Da notare che  sono già state realizzate affilatissime punte capaci  di  toccare  e  spostare  singole molecole e che,nel 1989, il fisico Dan Eigler,dell'Almaden  Re search  Center  di  San Josè,in California,perfezionò il microscopio a scansione ad effetto tunnel e dimostrò,per  la  prima volta, che, entro certi  limiti, gli atomi non solo si possono individuare e vedere ma anche spostare. Con  tale  strumento, infatti, egli depose alcuni atomi di Xenon su uno strato di nichel,ma non  li depose ca sualmente:  for mavano la scritta IBM (Immagine in basso,al centro).                                               

 

                                                          ibm.jpg                                                           -                                                            Cryonics                                               

                                                                       
                                                             
                                                              
                                                              

                                                          ricreazione5.jpg                                                            -                                                               Cryonics

     Questa  quì in alto,è una ipotetica nanomacchina,disegnata dagli scienziati,che dovrebbe consentire,in futuro,di manipolare gli atomi o le molecole del corpo umano,per guarirlo da una malattia,per eliminare l'invecchiamento,che non è altro che una progressiva disorganizzazio ne degli atomi nel nostro organismo,per ricostruire parti  anatomiche  danneggiate, ed anche per costruire una cellula o un organismo intero a partire da atomi o molecole. Immesse nel torrente circolatorio,queste macchine microscopiche potranno combattere virus  o  batteri, elimi nare accumuli di colesterolo nelle arterie,modificare direttamente singoli geni. Potrebbero,inoltre,riparare il corpo in ibernazione,se fosse conservata  una  sufficien te informazione della persona deceduta.  ( Vedasi "la   riparazione  a livello molecolare del cervello").

 

 
nanrobot.jpg
Ripr.parz.da Quark n°14,pag.132,Aprile 2002.
Immagine digitale di nanorobot che attaccano una cellula tumorale all'interno dell'organi
smo umano.  
 
 
 
 La Memgem,un'azienda californiana di nanotecnologia,grazie alla stampante "Instant masking",
è già in grado di fabbricare Sistemi elettromeccanici microscopici (Mems),cioè macchine delle
dimensioni di un micron(un millesimo di millimetro),costituite da una componente elettronica,
in genere di silicio,simile ai comuni chip,e di una meccanica(bracci,ruote dentate,pompe,attua
tori,ecc.)Questa stampante,seguendo il disegno della micromacchina realizzato con un programma 
Cad, deposita, esattamente dove necessario,uno strato di materiale su piani orizzontali dello
spessore di qualche frazione di micron che vengono poi sovrapposti. In tal modo,è possibile re
alizzare,ad es.,l'ingranaggio di un motore elettrico grande come un granello di sabbia. 
                                            

     Per approfondire vedere i link delle  sezioni nanotecnologia e nanomedicina nella home page.    

 

 

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