RISERVA NATURALE ORIENTATA DELLO ZINGARO

Istituzione 6 Maggio 1981
Superficie 1.600 ettari
Ente Gestore Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana
Zona Comuni di San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo
Tipologia Riserva naturale orientata

LA PRIMA RISERVA SICILIANA
Nella primavera del 1980 centinaia di persone attraversarono in fila indiana lo stretto sentiero lungo la costa fra Scopello e San Vito lo Capo. Quella marcia, preceduta da varie manifestazioni ambientaliste, servì a sollecitare la la Regione Siciliana per l’istituzione della riserva. Ed infatti nel Maggio del 1981 fu istituita la prima riserva siciliana: "Lo Zingaro" il cui nome deriva dalla omonima contrada presente all’interno della riserva.
Con l’istituzione della riserva veniva di fatto bloccata la costruzione di una "strada panoramica" che avrebbe collegato rapidamente Scopello a San Vito Lo Capo distruggendo e deturpando per sempre uno degli angoli più belli ed incontaminati della regione.

COME ACCEDERE ALLA RISERVA
Da Scopello: percorrere la SS. 187 e svoltare al bivio per Scopello, quindi percorrere la strada che conduce fino all’ingresso della riserva.
Da San Vito Lo Capo: raggiungere il paese di San Vito Lo Capo tramite la S.P. Trapani Bonagia Custonaci da Trapani oppure dal bivio della SS. 187, quindi proseguire per Cala M’Piso fino a raggiungere l’ingresso della riserva.

IL PERCORSO MARINO
Il sentiero marino e' lungo circa 7 km e percorre la riserva sulla costa. Il paesaggio e tipicamente mediterraneo ed e caratterizzato dalle piante proprie della macchia. La contrada "Zingaro", da cui la riserva prende il nome, rappresenta il luogo in cui l'uomo aveva sviluppato un'intensa attività agricola e di cui si conservano ancora alcune testimonianze.Fra le coltivazioni più intense quelle dell'ulivo, del carrubo, delle viti e del frassino da cui estraeva la manna. Enorme e spettacolare e la "Grotta dell'Uzzo" in cui sono stati ritrovati resti umani e animali e numerosi disegni e incisioni sulle pareti risalenti ad epoche preistoriche. Sulla riva ed a valle della grotta si trova la "Torre dell'Uzzo" costruita nel XVII secolo di notevole valore storico ed artistico. "Cala Tonnarella", in prossimità dell'entrata dalla parte di San Vito Lo Capo, rappresenta la sede della vecchia tonnara, complementare a quella di San Vito; essa entrava in funzione al cessare dell'attivtà della prima.
Il percorso marino risulta relativamente agevole ed e consigliato al naturalista poco esperto, in quanto può essere effettuato anche senza guida in 5 o 6 ore di cammino

IL PERCORSO MONTANO
Per l'effettuazione del percorso montano, abbastanza faticoso, si consiglia l'accompagnamento con una guida esperta. Si può accedere, tramite una stradella privata, che inizia alcuni chilometri prima dell'entrata dal lato di San Vito Lo Capo, che conduce fino ala sommità del Monte Passo del Lupo. La fatica patita dal visitatore viene comunque premiata dai bellissimi panorami che si possono ammirare. Indimenticabile e' il panorama dal lato di Makari che mostra tutto il golfo omonimo, Monte Cofano e il Golfo di Bonagia. Durante il percorso montano si incontra un abbeveratoio il quale, secondo le persone del luogo, fu fatto costruire nei secoli scorsi da un gruppo di malviventi in segno di riconoscenza per l'ospitalità ricevuta da una famiglia del luogo.Un segno evidente della presenza dell'uomo è rappresentato da "Baglio Cusenza" un gruppo di una ventina di case in cui sono presenti alcuni manufatti fra cui un frantoio perfettamente integro. Infine, in contrada "Sughere" da visitare e' la "Grotta del sughero" che si apre sul terreno.

 

 

 

 

 

 

LA FLORA
Ampelodesma mauritanico
Questa e' la pianta dominante, nota localmente con il nome di "disa", graminacea perenne che possiede dei rizomi che le permettono di colonizzare terreni ripidi ed incoerenti. La massiccia presenza di questa pianta, un po' in tutta la riserva, ma in particolar modo in una zona di essa, da il nome alla "Contrada Disa".

La palma nana e' una specie tipica delle aree più calde e aride del Mediterraneo occidentale. Il suo nome dialettale di "scupazzu" deriva dal fatto che le sue foglie sono state largamente utilizzate in passato per la preparazione di scope, oltre che di altri manufatti come cestini, cappelli, stuoie e corde.

Palma Nana
Altra pianta tipica della riserva e' la palma nana, specie arbustiva che generalmente raggiunge i 2 - 3 metri di altezza (all' interno della Riserva dello Zingaro alcune piantagioni sfiorano i 9 metri). Le foglie possiedono grandi lamine a forma di ventaglio sorrette da robusti piccioli dotati da aculei ricurvi. I fiori (maschili e femminili portati da individui diversi) sono raggruppati in vistose pannocchie giallastre

Altre piante
Una visita primaverile allo Zingaro consente uno spettacolo di meravigliose fioriture dell' erba perla mediterranea, del vilucchio turco e della perlina di boccione. E' presente anche una piccola popolazione di limonio di todaro, specie scoperta alcuni anni fa.


LA FAUNA
Aquila del Bonelli
E' una delle specie più grandi fra i rapaci nidificanti in Sicilia. Lunga circa 70 cm. e con un peso medio, da adulto, intorno ai due chili e mezzo. Gli adulti sono di colore bruno scuro superiormente, con le parti inferiori bianche debolmente picchiettate di nero ed hanno una coda di media lunghezza, su cui spicca, quando e' aperta a ventaglio, una banda scura all'estremità. Gli ambienti preferiti sono le zone collinari rocciose e prive di vegetazione con valloni lunghi e profondi. In Sicilia si riproducono circa una quindicina di coppie di Aquila del Bonelli .

Altra fauna
Fra le quaranta specie di uccelli che nidificano allo Zingaro vi sono l'usignolo, lo scricciolo e l'occhiotto. Da segnalare anche la presenza di istrici, volpi, conigli.