RISERVA NATURALE INTEGRALE FOCE DEL FIUME BELICE E DUNE LIMITROFE

Istituzione 4 Marzo 1984
Superficie 256 ettari
Zona Comuni di Castelvetrano (Tp) e Menfi(Ag)
Tipologia Riserva naturale integrale
Motivazione per la conservazione e la ricostituzione delle formazioni dunali, della fauna, e della flora tipica degli ambienti sabbiosi

Istituita nel Marzo del 1984, la Riserva naturale integrale della foce del Fiume Belice e delle dune limitrofe, interessa un breve tratto di costa meridionale dell'Isola, quella più tipicamente "africana", fortemente connotata da profonde distese di dune e tranquilli tratti fociali. Si tratta di uno dei lembi residui, e perciò di importanza straordinaria, di quel paesaggio naturale che, in passato, doveva caratterizzare, quasi per intero, il litorale mediterraneo della Sicilia, tra i più belli dell'Isola. Ambienti, questi, sopravvissuti solamente in rari quanto preziosi siti, a causa del pesante e sconsiderato intervento dell'uomo e che, al di là della intrinseca importanza scientifica, costituiscono una vera ricchezza anche dal punto di vista paesaggistico. Qui, in particolare, nel tratto di litorale dalle finissime sabbie che si estende tra Marinella di Selinunte e Porto Palo, siamo in presenza di un insieme naturalistico costituito da un sistema di due costiere, alte sino a sei metri, che si estende per circa 5 km e si spinge, verso l'entroterra, anche per 70/80 metri e, quindi, di una zona fociale ricchissima di una vegetazione palustre ormai rara.

Sia le dune, continuamente modificate dall'azione dei venti, spesso violentissimi, sia la foce, ospitano una comunità vegetale ed animale di grande rilievo. Nonostante le difficili condizioni ambientali, tipiche dei climi sub-tropicali (precipitazioni annue praticamente nulle; temperature della superficie sabbiosa spesso prossime ai cento gradi; carenza di sostanze nutritive; azione continua ed impietosa del vento), le prime sono colonizzate da una flora ricca e varia che va dalle erbe striscianti ai cespugli e dai piccoli alberi ai radi e delicati fiori, i cui apparati radicali, spesso, sono elementi essenziali per il consolidamento delle dune stesse. Tra queste piante, magnificamente adattate al difficile ambiente, spiccano, in particolar modo, il superbo e profumato Giglio marino, ormai rarissimo in Sicilia a causa del disturbo arrecato dall'uomo al delicato ecosistema dove questo fiore vive.

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Lo Zigolo delle spiagge, dalle singolari spighette; il Ravastrello marittimo, dai fiori odorosi; il giallo Papavero cornuto; la spinosa Calcatreppola marina; la Soldanella, dalla bella infiorescenza rosea; l'Eringio Marino, dalle robuste spine; la Santolina delle spiagge, aromatica; la Onnide, impreziosita da piccolissimi fiori gialli e, quindi, ancora, gli alberelli di Tamericio e le spettacolari Acacie. Nei pressi della bellissima foce del Belice e lungo le sue rive, poi, attecchisce una ricca vegetazione palustre caratterizzata, tra l'altro, da Canne, Carici ed alcune specie di Tifacee. Dal punto di vista faunistico l'intero insieme ambientale è altrettanto, se non più. importante: la serenità e la solitudine (ed il severo rispetto dei vincoli di protezione imposti con la istituzione della Riserva) oltre, naturalmente, alle particolari condizioni ambientali, fanno sì che presso la foce del Belice sostino numerosissimi uccelli, tra i quali Aironi Cinerini, Martin pescatori, Ghiandaie marine, Anatre, Gabbiani, oltre ad un'avifauna del tutto peculiare che nidifica e si riproduce all'interno della Riserva (Cannaiole, Averle capirosse), mentre, nelle bassure retrodunali, dove spesso si accumulano le acque provenienti dalla falda freatica, non è difficile scorgere, tra gli altri uccelli, Cuculi, Ghiandaie marine, Rigogoli. Significativa, ancora, la presenza di numerose specie di Antropodi, tra i quali il singolare Brachitripe capogrosso e, tra i rettili, quella del Ramarro, il più grande sauro siciliano. Sembra, infine, che su queste magnifiche spiagge vengano a deporre le uova le Tartarughe marine. Raggiungere questo straordinario lembo di terra, sostanzialmente ancora incontaminato, non è difficile, tuttavia è doveroso ricordare che la zona è Riserva natura le integrale, nel la quale l'ambiente deve essere conservato nella sua integrità e nella totalità dei suoi attributi, tanto nella individualità dei popolamenti biologici che nella loro interdipendenza: l'approccio del visitatore con questo sito di grandissimo valore deve, pertanto, essere improntato al massimo, totale, rigorosissimo rispetto. Si rammenti pertanto che recare disturbo a qualsiasi organismo animale, raccogliere fiori e piante o, anche, semplicemente calpestarli può comportare guasti che, seppur apparentemente insignificanti, possono risultare, nel tempo, di grave nocumento al delicatissimo e precario ecositema di questo ambiente.