Nel 1904 fu adottato il materiale da 70 A, progettato dal capitano Regazzi. Il 75 B mont. (7 B.R.) era ormai troppo inferiore alle bocche da fuoco
similari di cui erano armate le artiglierie da montagna straniere. Vivace era stata la discussione se convenisse adottare un materiale a deformazione, oppure un materiale rigido. Erano già in corso studi per un
materiale a deformazione, ma procedevano con lentezza, anche perché molti artiglieri da montagna erano ancora fautori del materiale rigido, assai poco preoccupati del rinculo che raggiungeva su terreno, ordinario ed a
ruote libere 5-6 metri e ben 11-12 metri su terreno umido o erboso. Il colonnello Allison scriveva nel 1895: « vorrei qui spezzare una lancia poderosa a favore della fune di ritegno, di questo oggetto umile e rozzo,
semplice ed efficace, così adatto a servire in quelle regioni aride, inospiti, inclementi, dove i vomeri non si piantano, le molle discoidali non si possono cambiare, i congegni idropneumatici non si possono riparare,
dove tutto ciò che è complicato diventa delicato ed è cagione assidua di giuste preoccupazioni ».Cedendo alla corrente favorevole al materiale rigido, nel 1901 fu messo allo studio il pezzo che sarà il 70 A,
materiale potente che raggiungeva in efficienza il materiale da campagna da 87 allora in servizio.
Ottimo per precisione e potenza, era però già vecchio rispetto ai materiali moderni. Tuttavia fu il materiale
impiegato nella campagna di Libia e ancora durante la guerra 1915-18 per l'armamento delle batterie someggiate.
Bocca da fuoco in acciaio al nichelio, a pareti semplici, della lunghezza di 16 calibri e del peso di Kg.
100. È munita di orecchioni cavi.
L'anima è solcata da 28 righe ad elica volgenti a sinistra, ed ha un'unica camera leggermente tronco-conica per contenere il bossolo della carica.
La linea di mira è formata dal
mirino abbattibile e da alzo, che scorre in un tallone d'alzo ricavato dal prisma di culatta per il maneggio.
Congegno di chiusura. - A vite tronco-conica.
Affusto. È d'acciaio, rigido, a ruote; si può
scomporre in due parti: testata e coda, entrambe di lamiera ripiegata a cassa, e rinforzate da calastrelli e traverse.
La testata ha le orecchioniere con sopra-orecchioni; anteriormente porta il calastrello
porta-gancio che costituisce appoggio del congegno elastico; posteriormente porta il calastrello a finestra per l'unione colla coda.
La coda termina anteriormente con un robusto calastrello a dente, posteriormente
colla piastra di coda ad occhione.
Per fissare testata e coda, due chiavistelli a vite (avvitatura in senso contrario) possono penetrare in due alie fissate alla testata nella sua parte posteriore; esse comprendono
altre due alie portate dalla coda, fra le quali è compresa una chiocciola con manubrio; questa avvolge la parte avvitata dei due chiavistelli; il collegamento fra le due parti è garantito quando il manubrio della
chiocciola è abbattuto anteriormente sulla testata.
La sala a sezione rettangolare è assicurata alla testata dell'affusto mediante i chiavistelli a nasello.
Le ruote sono unite alla sala mediante acciarini a nasello.
Congegno elastico tipo Enghellart. - Per diminuire il tormento sull'affusto, la sala può muovere per breve tratto nel proprio alloggiamento; in esso, è sistemato un cuscinetto di gomma (due cuscinetti separati da un
diaframma) che si appoggia anteriormente al calastrello di testata e posteriormente ad una traversa scorrevole, a contatto della sala; alla traversa sono fissati due tiranti che attraversano il cuscinetto; il cuscinetto
elastico si comprime nel rinculo per il movimento dell'affusto al quale si oppone per inerzia la sala colle ruote.
Congegno di puntamento in elevazione: a vite doppia con chiocciola oscillante, comandato da una coppia
di rocchetti conici.
Freno di sparo. - È un freno a staffa, munito di due funi, che hanno lo scopo di impedire che, per reazione, le suole si stacchino dalle ruote.
Munizioni. - Granata torpedine e shrapneLs,
cartoccio a bossolo con cariche di balistite in placche. Le munizioni sono someggiate entro appositi cofani (due ogni mulo) contenenti ciascuno 10 proietti e 10 cartocci.
Traino. - Per il traino si accoppiano due
affusti; l'occhione dell'uno si innesta nel gancio della testata dell'altro.
Apparecchio di puntamento. - Alzo quadrante composto di asta con livello e guaina, quest'ultima fissata al tallone porta-alzo da un dente a
molla.