la felicità è possibile perché c’è un bene a cui attaccarsi |
Papa Wojtyla incita la
Spagna:
« Il Papa immobilizzato mobilita un milione
di persone. I nuovi santi hanno volti molto concreti». |
|
di
Marco Politi la Repubblica, 5 maggio 2003 Per leggere l'articolo fai click su: 20030505_politi_wojtyla_incita_spagna.pdf |
||
Il Bene ed il male: "Papa Wojtyla incita la Spagna: «Non abbandonate la vostra fede»", di Marco Politi, la Repubblica, 5 maggio 2003 |
Rassegnina |
|
||
|
Almeno
quattro milioni di vittime innocenti; intellettuali che equiparano la
bellezza del profilo di una montagna - quando, per esempio, al tramonto si
infuoca la cima e in pochi minuti cambiano i colori -, oppure la maestosità
di una cattedrale gotica, a un virus. L’uomo sta forse impazzendo? Come è
misterioso che 4 milioni di donne non si siano lasciate intenerire,
impietosire, al pensiero di un figlio con le proprie sembianze! Come è
misterioso che De Landa, un filosofo - colui che, per definizione, ricerca
il legame tra i particolari e l’universale - dica che questo legame è il
niente! Come è altrettanto misterioso che il Papa - un uomo come noi, come
quelle donne e certi intellettuali - dica che i santi sono tra gli uomini,
che esistono beni grandissimi in questo mondo, pur così bacato! Come è
misterioso che alcuni uomini - sempre di questo mondo - che si chiamano
cristiani, dicano che la fede può tutto, addirittura permettere di
continuare a vivere nonostante il male, la negatività della vita! Il male e il bene sono entrambi misteriosi: entrambi riconoscibili, presenti, dentro e fuori di noi. A quale evidenza ci possiamo attaccare se non a quella che ci attira, che ci piace, che è, per tutti, indistintamente, il bene? Domanda retorica quella appena fatta, eppure che mai smette di tormentare la nostra libertà: per questo serve che ci ostiniamo a giudicare, a scoprire che la felicità è possibile perché c’è un bene a cui attaccarsi, che blocca il male perché “blocca” noi sul bene. |