la felicità è possibile perché c’è un bene a cui attaccarsi |
Vi racconto la
Storia,
Anticipando un saggio di Manuel De Landa: «La nascita e la morte delle
civiltà sono ascese e cadute prodotte da contingenze insieme precise e
casuali. La specie umana è solo una cerniera tra piante e
architetture, tra virus e montagne». |
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di Sandro Modeo Corriere della Sera, 30 aprile 2003 Per leggere l'articolo fai click su: 20030430_modeo_storia_matematica.pdf |
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Il Bene ed il male: «Vi racconto la Storia, una questione di matematica», di Sandro Modeo, Corriere della Sera, 30 aprile 2003 |
Rassegnina |
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Almeno
quattro milioni di vittime innocenti; intellettuali che equiparano la
bellezza del profilo di una montagna - quando, per esempio, al tramonto si
infuoca la cima e in pochi minuti cambiano i colori -, oppure la maestosità
di una cattedrale gotica, a un virus. L’uomo sta forse impazzendo? Come è
misterioso che 4 milioni di donne non si siano lasciate intenerire,
impietosire, al pensiero di un figlio con le proprie sembianze! Come è
misterioso che De Landa, un filosofo - colui che, per definizione, ricerca
il legame tra i particolari e l’universale - dica che questo legame è il
niente! Come è altrettanto misterioso che il Papa - un uomo come noi, come
quelle donne e certi intellettuali - dica che i santi sono tra gli uomini,
che esistono beni grandissimi in questo mondo, pur così bacato! Come è
misterioso che alcuni uomini - sempre di questo mondo - che si chiamano
cristiani, dicano che la fede può tutto, addirittura permettere di
continuare a vivere nonostante il male, la negatività della vita! Il male e il bene sono entrambi misteriosi: entrambi riconoscibili, presenti, dentro e fuori di noi. A quale evidenza ci possiamo attaccare se non a quella che ci attira, che ci piace, che è, per tutti, indistintamente, il bene? Domanda retorica quella appena fatta, eppure che mai smette di tormentare la nostra libertà: per questo serve che ci ostiniamo a giudicare, a scoprire che la felicità è possibile perché c’è un bene a cui attaccarsi, che blocca il male perché “blocca” noi sul bene. |