Ho sentito pulsare i problemi concreti
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Marina Corradi intervista Lucia
Annunziata,
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Famiglia: «Ho sentito pulsare i problemi concreti», «Io in quella piazza sono andata a vedere, come una giornalista, e devo dire che tra quella folla non ho riconosciuto la radicalità insanabile della spaccatura tra la “famiglia” dei cattolici e quella del mondo laico. Una spaccatura che, secondo me, non c’è, o non così netta come appare in questi giorni. La sinistra italiana oggi è erede di due tradizioni, quanto a idea di famiglia. Una è quella radicale che ben conosciamo dagli anni settanta. L’altra, più antica, rientra nella cultura popolare della sinistra del primo Novecento, dove la famiglia era il primo centro di solidarietà e protezione sociale. La famiglia, voglio dire, non è un valore solo cattolico. E d’altra parte quella famiglia cosiddetta “altra” dalla tradizionale, che è fatta di divorziati, ragazze madri, figli omosessuali, nipoti senza un genitore, è di fatto accolta e sostenuta da un’altra famiglia che sta alle sue spalle: dalle madri che non smettono di accogliere i figli perché sono gay o di badare ai nipotini nati fuori dal matrimonio. La famiglia reale in Italia è molto grande e civile, più avanti di un laicismo passatista e, secondo me, anche del catastrofismo di certi cattolici. Il paese reale, nelle nostre case, non è diviso in due, come sembrerebbe leggendo i giornali.» , Marina Corradi intervista Lucia Annunziata, Avvenire, 15.05.07 |
Rassegnina |
La Piazza del Popolo
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Abbiamo assistito in questi mesi ad una campagna tesa a farci credere che la
famiglia ormai non esisteva più, come se i Dico fossero l’esigenza più
sentita dalla gente. Piazza San Giovanni ha dimostrato il contrario: la famiglia esiste ancora, più di un milione di persone lo ha testimoniato; c’è un popolo vivo che chiede al governo di essere considerato e sostenuto. L’operazione mediatica è stata quella di nascondere l’evento con lo stratagemma delle due piazze: da una parte gli uomini del coraggio laico, “liberi” da ogni vincolo e aperti a tutto, dall’altra i “tradizionalisti”, che si rinchiuderebbero in legami in nome di una regola. Questa operazione è fallita, i fatti hanno parlato chiaro: in piazza c’erano cattolici, laici, poveri, ricchi, famiglie piccole e grandi; c’erano uomini normali a dimostrare che la famiglia è una realtà per tutti e desiderabile da tutti. Nonostante tutti i tentativi per farci pensare il contrario, siamo fatti per una compagnia stabile e feconda, che vale la fatica ed il sacrificio che pure richiede. Ma se c’è un popolo che vive e vuole la famiglia, perché il governo non fa niente per promuoverla? |