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Com'è noto in Italia (ma non solo) i cognomi, che
iniziano a comparire presso i nobili verso il 1000 e sono usati comunemente
anche dal popolo verso il 1400-1500, hanno
le origini più disparate, ci sono quelli:
- originati da un nome proprio di persona: (di
origine italiana) De' Giovanni, Martinelli, Divincenzo; (oppure di
origine straniera) Aicardi, Raimondi.
- derivati da un nome comune di animale: Capra, Colombo, Delfino, Galli, Leone, Gatto,
Cavalli, Merlo, Pesce, Piccioni.
- determinati dall'orografia:
Costa, Fiume, Monti, Riva, Serra, Valle.
-
causati dal fatto di essere
un "esposto":
Casadei, Colombo, Di Maggio, Di Noto,
Dincertopadre, Diotisalvi, Esposito, Innocenti,
Proietti, Servadio, Sabatosanto, Settembrini,
Trovato.
- dovuti ad un mestiere, ad un'arte o a una
professione: Canevari, Fabbri, Ferrari, Mugnai, Pescatore, Sarti,
Vaccaro.
- prodotti da una caratteristica fisica (quasi
sempre un difetto):
Basso,
Calvi, Gobbi, Longo, Malfatti,
Storti,
Zoppi.
- determinati
da pietre preziose: Diamante,
Rubino, Smeraldo.
-
stabiliti dal nome di una
parte anatomica (umana): Capello, Denti, Ginocchio; (oppure
animale): Coda, Corna, Zampa.
-
definiti
da una carica
sociale: Conte, Marchesi, Patrone, Podestà, Vassallo.
- di derivazione toponomastica:
(di importanza nazionale) Bergamo, Damilano, Pugliese, Trevisan;
(oppure locale) Oneto, Sanguineti, Semorile.
- risultati da un messaggio augurale:
Bencivenga, Bentivoglio, Benvenuti, Bonaventura,
Bonfiglio, Bontempo, Buongiorno, Menapace.
- risultati dal nome di un'arma: Lancia,
Spada.
-
conseguiti dal nome dei
colori: Bianchi, Rossi, Verdi.
- provenienti da un elemento architettonico:
Colonna,
Fontana, Forte, Piazza, Ponte, Pozzi, Torre, Villa.
- scaturiti da un oggetto di uso comune:
Cappelli, Camisa, Calza, Porta, Scarpa.
- determinati da una qualità morale: Bontà,
Giusti, Onesti, Pace.
-
risultati
dal nome di un prodotto di consumo : Fagioli, Farina, Meloni,
Zucchi.
Ogni cognome, poi, ha le proprie deformazioni,
variazioni e storpiature dovute:
- all'uso di un prefisso: da, del,
della, de', degli, di, ecc., quindi ci
saranno i Monte e i Del Monte, i Ponte e i Da Ponte,
i Riva e i Della Riva.
- all'uso di un suffisso: i Bianchi e i
Biancardi, gli Zampa e gli Zamparo.
- all'uso della forma plurale/singolare: ci
saranno quindi i Gatto e i Gatti, i Piazza e i
Piazze, i
Ponte e i Ponti.
- alla forma e all'uso di accrescitivi o di
diminutivi (veri o falsi che siano), avremo pertanto: i Basso e i
Bassolino; i Capra, i Caprini e i
Caproni; i Merlo e i Merlini; i Monti, i
Montecchi e i Montini.
- alla diversa grafia (dovuta forse, o
soprattutto, alla cattiva comprensione) della forma originaria del cognome: Berlese, si può trasformare, cambiando solamente una lettera, in
tutte queste varianti: Barlese, Borlese, Burlese,
Bellese, Bergese, Bernese, Berlase, Berlose,
Berlesi, Berleze.
- all'uso di un aggettivo: Fontana e
Fontanarossa, Fiume e Fiumefreddo, Serra e Serralunga,
Valle e Vallebella.
Gli esempi di cognomi sopra riportati sono
abbastanza comuni pressoché in tutt'Italia; ritengo, quindi, che questi possano
essere comparsi in maniera separata, indipendente ed autonoma nelle varie zone
d'Italia, pertanto non è detto che, sempre e in ogni caso, questi cognomi
riconducano ad un'unica ascendenza.
Ho ritenuto appropriato compiere una piccola
raccolta dei tipi di cognomi più frequenti che si ritrovano nelle
quattro regioni italiane da
me prese in considerazione: Emilia-Romagna, Liguria, Sardegna e Veneto, visibili
nelle pagine seguenti.
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