ITINERARIO N.
28
Al Bus del Diaol e all’Aial del Larese
Dal rifugio del Pront si percorre la strada forestale in piano, che per due chilometri e mezzo si porta dentro la Valle dell’Acqua dei Diaoli. Al termine si continua per alcuni passi e poi si scende ad attraversare l’acqua su un ponte fatto con due tronchi sospesi sul torrente ad altezze diverse, di cui uno serve quale corrimano. L’acqua attraversata non è quella del Bus del Diaol, ma quella che scende con una cascata dai Lastei del Col del Vento, attraverso le Buse Belle. L’acqua del Bus del Diaol confluisce in una forra più a valle. Fatti una trentina di passi in direzione ovest, si devia verso sud, ci si alza e ci si distanzia dall’acqua. A destra scorre altra acqua, che è quella che nasce sotto l’Aia del Todesch e scende sulle rocce con numerosissime cascatelle, formando nell’insieme una cascata di un certo interesse. Si sale faticosamente nel ripido bosco anche su lastre scivolose e ci si tiene parallelamente a sinistra, ma a buona distanza da questa cascata. Superata abbondantemente in altezza, si svolta a destra (ovest) e si procede orizzontalmente raggiungendo l’Aia del Todesch. Continuando verso ovest e calando leggermente, ci si porta dentro la Valle del Bus del Diaol, nell’unico punto dove la si può attraversare, quando l’acqua lo consente. Si risale il versante opposto raggiungendo nuovamente il bosco, dove si può notare un calpestìo, che però non porta da nessuna parte. Fino a questo punto si può arrivare anche salendo dal fondovalle – vedi n. 29. Di qui si sale parallelamente alti all’asse del Bus del Diaol. Girando alti gradualmente verso sud, dopo esser passati sotto il Forzelin dei Diavoli, che si lascia alto fuori vista a destra in zona impervia, si procede su terreno insidioso di bassa vegetazione e, aggirata a monte la mugaia, si oltrepassa la valletta che scende dalla Busa della Bomba, da dove si può salire alla Forcella Seolè descritta al n. 23. Si scende per un po’sul lato opposto della valletta e, ripresa la salita, si arriva all’Aial del Larese, m. 2000 circa, dove un’enorme pietra piatta messa obliquamente forma un riparo d’emergenza. Continuando in direzione sud-sud est su magri pascoli e poi su lastronate dal nome Laste del Coronon, con una lunga camminata si raggiunge il Lago del Bus. Si sconsiglia assolutamente il percorso in senso inverso.