ITINERARIO N.
17
Col del Vento, m. 2633, ore 3, e corno di Val Regana, ore 2, segnavia SAT n. 364 e n. 363
Si segue l’itinerario n. 12 fino al bivio – m. 2680 circa – per salire alla Vetta di Cima d’Asta. Si prosegue a destra con il sentiero SAT n. 364, che per un po’ scende a cavallo del crinale poco evidente che separa la valletta che scende dal Passo dei Diavoli e la testata della vasta conca Lastè dei Fiori. Un po’prima che la valletta confluisca nella vasta conca, si devia bruscamente a sinistra e si scende ad attraversare la valletta che rimane innevata a lungo. Portatisi sul lato opposto ed in lieve salita, s’incontra il bivio SAT n. 363 del sentiero del Col del Vento – m. 2630 circa; lo si prende e, girando a sinistra ed alzandosi di trenta metri di quota, si passa dalla Conca Lastè dei Fiori alla zona più alta, denominata Laste Alte. Si lascia così a sinistra (ovest) ed a monte il crinale che sale alla Cima dei Diavoli ed a destra (est) la cresta piuttosto lunga che, digradante all’inizio, si protende verso est per terminare con il Corno di Val Regana, separato dalla stessa cresta per mezzo d’una forcellina a quota 2581. Per il Col del Vento si procede verso nord per un lungo tratto pianeggiante. Si tornerà sull’argomento più avanti, dopo aver descritto l’accesso al Corno di Val Regana e gli accessi alla Cima dei Diavoli e Col della Groppa, come anticipato al numero precedente.
Per raggiungere il Corno di Val Regana, m. 2617, da questo punto ci si abbassa tenendosi sul versante delle Laste Alte ed a nord della cresta che si allunga verso est. Costeggiando un minuscolo laghetto ed un altro più grande, ma molto sulla sinistra e fuori mano, si procede scendendo per circa quaranta metri di quota rispetto alla cresta e puntando verso est alla forcellina di quota m. 2581, attraversando orizzontalmente le rocce oblique ed aggirando qualche gobba rocciosa. Dalla forcellina in breve si raggiunge la cima per il facile pendio ovest. Dal punto di partenza, per salire la Cima dei Diavoli ed il Colle della Groppa si continua seguendo i segnavia, per poi girare a sinistra (nord ovest) e salendo la conca su pietre e lastronate, mirando ad ovest in alto alla sella di quota m. 2761. Dalla sella, con pochi passi in direzione nord, si arriva al Col della Groppa. A sinistra, in direzione sud, salendo verso la cresta, si raggiunge la Cima dei Diavoli.
Per il Col del Vento si procede in piano in direzione nord in senso contrario all’itinerario descritto al n. 10, seguendo i segnavia per un lungo tratto, attraverso la zona delle Laste Alte; si passa sopra al basamento quadrato di un’opera militare, si attraversa quasi orizzontalmente una pietraia, si continua ancora un po’sul ripido pendio e, girando a sinistra, ci s’immette sul sentiero militare. Scendendo quindi su qualche gradino sconnesso, superati due tornanti, si passa sulla soglia di un minuscolo laghetto, che rimane a lungo innevato. Da questo esce sempre acqua, che va a bagnare il sottostante Boal delle Laste. Si sale leggermente , si supera un breve tratto attrezzato con cordino metallico e s’incomincia a scendere con due serie di tornantelli su sentiero molto dissestato, per arrivare alla Forcella del Col del Vento, m. 2495, da dove in direzione ovest si ha una bella vista sul lago del Bus, che si può anche raggiungere in trenta minuti scendendo la ripida pietraia. Si continua in direzione est, quasi orizzontalmente, per portarsi sul versante est del Col del Vento. Si gira a sinistra e si sale un po’anche con qualche gradino, abbandonando il sentiero segnato, che torna a scendere. Guardando verso ovest e verso il versante del Col del Vento si può notare qualche gradino sconnesso e più in alto qualche altro ancora. E’tutto quello che rimane del sentierino militare che lo risaliva. Si segue con molta attenzione questo resto di tracciato che s’inerpica sul ripido versante e che costituisce l’unica possibilità di salita. In quaranta minuti si raggiunge la cima. Sarà utile lasciare qualche segno d’orientamento per la discesa.