ITINERARIO N. 3

Al rifugio "Brentari"  da passo Cinque Croci, ore 3.30, segnavia SAT n. 326

      Con la comoda e panoramica mulattiera in direzione est, con qualche saliscendi, in un’ora e quindici minuti si raggiunge Forcella Magna, m. 2117, dove convergono vari itinerari e dove ovunque si notano resti di opere belliche. Dettagliate informazioni in proposito sono contenute nel libro del dott. Luca Girotto La Lunga Trincea 1915-1918, editore Gino Rosato. Qui alla forcella, da ovest ed in discesa, arriva il sentiero SAT n. 373 proveniente dalla Forcella delle Buse Todesche. Da sud con la strada militare che sale in ore 2.15 da Malga Sorgazza, s’incrocia il sentiero SAT n. 380 che poi prosegue in direzione nord scendendo al rifugio Forestale Socede di Sotto ed anche al rifugio Cima d’Asta per il Vallone Occidentale, che si descriverà al n. 6. Il nostro sentiero si alza subito sul fianco est della forcella su fondo sdrucciolevole (si raccomanda prudenza); raggiunti quindici metri in altezza, iniziano le tracce di mulattiera che, sempre proseguendo in leggera salita in direzione est, portano attorno al fianco sud di Cima Tellina. Dopo venti minuti, a quota 2200 circa, si lascia a sinistra il sentiero SAT Giulio Gabrielli, n. 375, che si descriverà nel prossimo itinerario. Il sentiero continua ancora un po’in piano e poi scende rapidamente con dodici tornanti nel Bualon di Cima d’Asta, innestandosi a quota 2000 sul sentiero SAT n. 327, descritto nell’itinerario n. 1, che si segue a sinistra per salire al rifugio Cima d’Asta.