IMPERIALISMO 1a PARTE

20 ANNI ININTERROTTI DI GUERRE - 1895/1914

L’imperialismo (Imperialism. A study) John Atkinson Hobson 1902 pagg.108/109 Tascabili Newton 1996   Premessa generale- Da wikipedia:
trad. Luca Meldolesi Nicoletta Stame http://en.wikipedia.org/wiki/John_A._Hobson …. Nella fase di libera concorrenza delle manifatture che precede la fase degli accordi tra diversi produttori, esiste una condizione cronica di «sovrapproduzione»; nel senso che tutte le fabbriche e gli opifici possono continuare a lavorare soltanto tramite una continua riduzione dei prezzi fino al punto in cui i concorrenti più deboli sono costretti a chiudere perché non possono vendere i loro prodotti a un prezzo che copre solo il costo di produzione. Il primo risultato del successo della formazione di un cartello odi un’unione industriale è quello di chiudere le fabbriche peggio attrezzate e peggio situate e di rifornire l’intero mercato con quelle migliori. Questo fatto può essere seguito da un aumento dei prezzi e da qualche restrizione nei consumi, ma può anche non esserlo; infatti in alcuni casi i cartelli ottengono la maggior parte dei loro profitti alzando i prezzi, in altri casi invece tramite la riduzione dei costi di produzione, il che si ottiene appunto facendo operare solo le fabbriche migliori e mettendo fine allo spreco causato dalla concorrenza. Per la nostra argomentazione non importa quale di queste scelte venga effettuata; l’importante è che questa concentrazione dell’industria in «cartelli», «unioni» ecc. tutt'un tratto limiti la quantità di capitale che può essere utilmente utilizzato e aumenti la quantità di profitti, dai quali sorgeranno nuovi risparmi e nuovi capitali. E del tutto evidente che un cartello che trova la sua origine nella concorrenza spietata, causata a sua volta da un eccesso di capitale, di solito non potrà trovare all’interno dell’industria «cartellizzata» un impiego per quella porzione dei profitti che i titolari del cartello desiderano risparmiare e investire. Nuove invenzioni e altre economie di produzione o di distribuzione interne a questo settore possono assorbire una parte del nuovo capitale, ma ci sono rigidi limiti a questo assorbimento. Il titolare del cartello del petrolio o dello zucchero deve trovare altri campi di investimento per i suoi risparmi: se egli è tra i primi a introdurre nel suo settore il sistema del cartello tra diverse imprese, impiegherà ovviamente il suo capitale eccedente a stabilire simili unioni in altri rami dell’industria, economizzando così ancor più il capitale e rendendo sempre più difficile per i normali risparmiatori trovare sbocco per i loro risparmi. In effetti, la presenza contemporanea di concorrenza spietata da un lato, e di concentrazione industriale dall’altro, è prova tangibile del grado di congestione di capitale esistente nelle industrie manifatturiere che sono entrate nell’economia delle macchine.   I risultati del censimento del 1890 negli Usa(Stati Uniti d'America), resi popolari dallo storico F. J.Turner in "The Significance of the Frontier in American History", nel 1893 !!:(l'elaborazione dei dati con l'informatica ai primi passi richiedeva molto tempo e tre anni di allora sono come un anno d'adesso) contribuirono anche alle paure d'una scarsità delle risorse naturali nordamericane di fronte alla incontrollata immigrazione. Il Panico del 1893 come venne chiamato e la seguente depressione, portarono diversi imprenditori e politici a giungere alle stesse conclusioni che altri avevano raggiunto quasi una generazione prima, nei termini che: l'industria si era sovrespansa, producendo più beni di quanto i consumatori interni potessero acquistare. In Italia per l'epoca una crisi bancaria portò alla istituzione della Banca Centrale, negli Usa il panico si ripresentò 14 anni dopo e portò alla creazione della Federal Reserve. Conseguenze, non del panico ma della ennesima crisi ciclica Usa, deflazione, declino rurale e disoccupazione con scioperi e morti a Chicago). La svolta verso il "Nuovo imperialismo" può quindi essere correlata a queste depressioni cicliche che diverranno comuni in seguito salvo alzare ogni tanto il rischio a livelli pericolosi. Depressione, disoccupazione, deflazione, resero più selvaggia la competizione sui mercati, nella crescente "sfera d'influenza" degli Usa, che tendeva a sovrapporsi agli inglesi, in particolare nel Pacifico asiatico e in Sud America.
Non ci riferiamo qui ad alcuna questione teorica relativa alla possibilità di produrre con i metodi delle macchine moderne più merci di quante possano trovare un mercato. Ai nostri fini è sufficiente notare che la capacità produttiva di un paese come gli Stati Uniti può crescere così in fretta da eccedere la domanda del suo mercato interno.
Chiunque abbia dimestichezza con queste cose non potrà negare un fatto che tutti gli economisti americani riconoscono, cioè che questa condizione è appunto stata raggiunta dagli Stati Uniti alla fine del secolo, almeno per quanto riguarda le industrie più sviluppate. Le sue attività manifatturiere erano sature di capitali e non ne potevano assorbire più. Una dopo l’altra esse cercarono rifugio dallo spreco della concorrenza in «unioni» che assicuravano un po’ di pace vantaggiosa per tutti, restringendo la quantità del capitale in attività. I magnati industriali e finanziari del petrolio, dell’acciaio, dello zucchero, delle ferrovie, delle banche ecc, si sono trovati di fronte al dilemma di dover spendere di più di quanto sapessero spendere utilmente oppure di dover forzare i mercati esterni all’area del paese. Due corsi economici erano infatti aperti di fronte a loro, ed entrambi conducevano verso un abbandono dell’isolamento politico del passato e verso l’adozione di metodi imperialisti per il futuro.
 

Alcuni politici statunitensi, come Henry Cabot Lodge, William McKinley, e Theodore Roosevelt (presidente poi dal 1901al 1909), sostennero una politica estera aggressiva per portare gli USA fuori dalla depressione del 2° mandato presidenziale di Grover Cleveland (1893/97), in maniera più aggressiva di quanto Cleveland fosse intenzionato a fare. Allo stesso modo in cui la Germania aveva reagito alla depressione con l'imposizione di protezioni doganali nel 1879, così fecero gli Usa con l'elezione a Presidente di William McKinley (1897/1901), che era salito alla ribalta 6 anni prima con l'approvazione della Tariffa doganale McKinley. 

http://dinamico2.unibg.it/guerra/convegno western/CARTOSIO- Mito e storia - NY.SFe.pdf 

In primo luogo, invece di chiudere le officine peggiori e di limitare rigidamente la produzione alla quantità vendibile a prezzi convenienti sul mercato nazionale, essi si sono trovati in condizione di utilizzare a pieno la loro capacità produttiva (e anche di allargarla reinvestendo i loro risparmi) se, pur regolando il prodotto e i prezzi per il mercato interno, decidevano di «forzare» i mercati esteri; vendendo così il loro sovrappiù di produzione a prezzi più bassi di quelli che sarebbero stati possibili se non ci fosse stato alle spalle un mercato interno assai profittevole. In secondo luogo hanno potuto impiegare i loro risparmi in investimenti fuori del loro paese, ripagando innanzitutto il capitale preso a prestito dalla Gran Bretagna e da atre nazioni per lo sviluppo iniziale delle loro ferrovie, miniere e manifatture; e in seguito diventando essi stessi una classe creditrice nei confronti di paesi stranieri. Fu chiaramente questa improvvisa domanda di mercati esteri per le merci e per gli investimenti la responsabile dell’adozione dell’imperialismo come politica e come pratica da parte del partito repubblicano (usa), al quale appartenevano appunto i grandi capitani d’industria e i grandi finanzieri e che era da essi controllato. L’entusiasmo avventuroso del presidente Theodore Roosevelt e il suo «partito del destino» e della «missione civilizzatrice» non ci devono ingannare. Furono i Rockefeller, i Pierpont Morgan e i loro associati che ebbero bisogno dell’imperialismo e che lo imposero saldamente sulle spalle di questa grande repubblica occidentale. Essi avevano bisogno dell’imperialismo perché volevano usare le risorse nazionali del loro paese per trovare un utilizzo conveniente per i loro capitale che altrimenti sarebbe risultato superfluo. In realtà non è certo necessario possedere un paese per commerciare con esso o per investirvi dei capitali; e, senza dubbio, gli Stati Uniti avrebbero potuto trovare qualche sbocco per la loro produzione e per il loro capitale in sovrappiù nei paesi europei. Ma questi paesi erano per la maggior parte capaci di pensare a se stessi: quasi tutti avevano imposto delle tariffe sulle importazioni di manufatti e perfino la Gran Bretagna era pressata a difendersi e si dava al protezionismo. I grandi produttori e finanzieri americani dovevano così guardare alla Cina, al Pacifico e al Sudamerica per cercare occasioni più profittevoli; protezionisti per principio e per pratica, essi insistettero per procurarsi il più stretto monopolio possibile di questi mercati; e la concorrenza della Germania, dell’Inghilterra di altre nazioni commerciali li spinse a stabilire relazioni politiche speciali con i mercati a cui tenevano maggiormente. Cuba, le Filippine e le Hawaii non erano che un antipasto per stuzzicare l’appetito di un banchetto più grande. Inoltre, la forte presa che questi magnati industriali e finanziari venivano ad avere sulla definizione della politica del paese costituiva per essi uno stimolo specifico in questa direzione; stimolo che, come abbiamo mostrato, era all’opera anche in Gran Bretagna e altrove.segue alla 2a parte - IL NUOVO IMPERIALISMO

1805 - LA BATTAGLIA DI DERNA - IL PRELUDIO IMPERIALE

 

(Bruno Cartosio, "Da New York a Santa Fe. Terra culture native, artisti e scrittori nel Sudovest(1846-1930)", Giunti Ed., Firenze 1999. pp. 141-150) ... “lei (Frederick Jackson Turner) ha prodotto alcune idee di prima classe”, gli scrisse T. Roosevelt (non ancora presidente degli Stati Uniti, ma già affermato scrittore e storico non accademico e anch’egli sostenitore appassionato dell’importanza della conquista dell’Ovest nella formazione dell’uomo americano). E aggiunse: "lei ha dato forma definita a una quantità di idee che fluttuavano da tempo nell’aria in modo disorganico”.Era vero. In particolare. Turner aveva distillato nei proprio saggio l’intera concezione della “progressione continua della civiltà attraverso il continente” contenuta nei primi due volumi dell’opera maggiore di Roosevelt. "The Winning of the West", pubblicati nel 1889 (la Vittoria   all'Ovest che raccontò la conquista del west come una vera e propria battaglia della razza guerriera, quella yankee, accreditata dalla missione divina e dal diritto del più forte). ...Nel giro di qualche anno la sua narrazione divenne uno dei mezzi grazie ai quali la “nazione’ metteva ordine nel proprio presente, attraverso la sistemazione del proprio passato. Turner confezionò l’immagine mitica conclusiva di una parte importante del passato nazionale a cui scrittori, poeti, politici e pubblicisti avevano dato (in passato) un contributo preparatorio. …

Nella prima parte del XIX secolo la reggenza di Tripoli, a causa delle sue pratiche piratesche, venne coinvolta in due occasioni in un conflitto con gli Stati Uniti. Nel maggio 1801 il pascià richiese un aumento del tributo (83.000 $) che il governo statunitense pagava sin dal 1796 per la protezione dei suoi commerci dalla pirateria. La richiesta d'aumento venne rifiutata, ed una forza navale venne inviata dagli USA per imporre un blocco navale a Tripoli. La guerra si trascinò per quattro anni e gli americani nel 1803 persero una fregata, la Philadelphia, il cui comandante (Capitano William Bainbridge) e l'intero equipaggio vennero fatti prigionieri. L'incidente più pittoresco della guerra fu la spedizione intrapresa da William Eaton, con lo scopo di sostituire il pascià con un suo fratello che viveva in esilio ed aveva promesso di accondiscendere gli USA. Eaton, alla testa di un gruppo di 500 uomini marciò attraverso il deserto da Alessandria d'Egitto, e con l'aiuto di navi americane riuscì a catturare Derna. Poco dopo (3 giugno 1805) venne conclusa la pace, il pascià regnante accantonò le sue richieste ma ricevette 60.000 $ come riscatto per i prigionieri della Philadelphia. Nel 1815, come conseguenza di ulteriori oltraggi, i Capitani Bainbridge e Decatur, alla testa di uno squadrone americano, visitarono nuovamente Tripoli, e costrinsero il pascià a più miti decisioni. da wapedia  

The Battle of Derne was a decisive victory of a mercenary army led by a detachment of U.S. Marines Corp and soldiers over pirate forces along the Barbary coast nation of Tripoli during the First Barbary War. It was the first recorded land battle of the United States fought overseas.American ships were being captured by pirates along the Barbary Coast of North Africa and the crews were forced into slavery.The usual practice was for foreign nations to pay tribute to the pirates to keep them from plundering commercial vessels, but by 1794, six frigates had been authorized by the Congress and this led to two Barbary wars along the North African Coast. The first war, 1801-05, did not solve the problem, but in 1815, there was a second war along the North African Coast and that ended American tribute payments to the local pirates and the seizure of American vessels.

 
La guerra è stata il tema di un Film del 1950 diretto da Will Price sugli schermi in Italia col titolo di “I conquistatori della sirte” ed in altre nazioni come “Tripoli”. Da non confondere con un analogo film di propaganda di guerra del 1942 con due attori (O'Hara, John Payne) che compaiono anche nel film di Price dal titolo "On the shores of Tripoli" ambientato nell’epoca della II guerra Mondiale.
Questa guerra è nota anche come "First Barbary War" per i pirati berberi che infestavano le coste settentrionali dell'Africa (con basi ad Algeri e Tripoli) rendendo così insicura la navigazione nel Mediterraneo. Sotto la guida del fratello del loro sovrano, i pirati conquistano la città di Derna e la trasformano in una base per le loro scorrerie. Per proteggere la loro marina, gli Stati Uniti dichiarano guerra ai pirati e bloccano l'accesso al porto. Ma, vista l'inefficacia del blocco, viene deciso lo sbarco di un gruppo di fucilieri. Le navi americane prima dell’indipendenza dall'Inghilterra erano protette dalla madrepatria inglese che nel mediterraneo aveva una grossa concentrazione specialmente dopo la rivoluzione francese e i colpi di mano di Napoleone. Le navi Usa dovettero iniziare a pagare tributi diretti ai pascià di Algeri, Tunisi e Tripoli. Il rifiuto di Jefferson di acconsentire all'innalzamento dei tributi condusse alla Prima guerra barbaresca (1801-1805), in cui i marines occuparono la città di Derna.

The turning point in the war came with the Battle of Derna (April–May 1805). Ex-consul William Eaton, who went by the rank of general, and US Marine First Lieutenant Presley O'Bannon led a mixed force of eight (8) United States Marines and 500 Greeks from the island of Crete, Arab, and Berber mercenaries on a march across the desert from Alexandria, Egypt to assault and to capture the Tripolitan city of Derna.

 

This was the first time in history that the United States flag was raised in victory on foreign soil. This action was memorialized in a line from the Marines' Hymn-"the shores of Tripoli."
.

From the Halls of Montezuma,
To the shores of Tripoli;
We fight our country's battles
In the air, on land, and sea;
First to fight for right and freedom
And to keep our honor clean:
We are proud to claim the title
Of United States Marine.

1895/1914 - 20 ANNI ININTERROTTI DI GUERRE... POI… IL GRANDE BOTTO

 Il “secolo delle guerre”, come viene definito il XX, non era da meno del precedente "secolo delle Colonie". Cambiavano solo i mezzi e la internazionalizzazione. Prima  molte guerre non erano nemmeno definite tali perché le si identificava appunto come coloniali, nei confronti di popolazioni autoctone, tribali, selvagge, barbaresche o altro che sembrava escludere uno scontro fra civiltà, filosofie e nazioni diverse. Esempio tipico la guerra "indiana", per intenderci dei pellerossa, e le decine di altre in Cina, India, etc... In Europa o di conseguenza (Crimea 1854) si era comunque ferocemente combattuto per anni, tanto da fare del nostro un continente un posto ancora  estremamente pericoloso. Altro esempio per quanto diremo dopo: tutto il sud e centro america, ma non solo, che era coinvolto nella decolonizzazione spagnola con rivoluzioni e guerre civili per la definizione di confini e regimi. Naturalmente  c’era la fila a sostituire i vecchi colonialisti (Spagna, Portogallo) coi nuovi arrivati alla unità nazionale come Italia, Germania, Giappone, Usa, Francia etc.. Anche in Europa esisteva un Impero "coloniale" che era giunto alla fine: l’Ottomano. Tutte le guerre quindi che andiamo ad elencare dal 1895 al 1914 (mi scuso se ne dimentico qualcuna) ricadono quasi sempre sotto queste categorie.

 

Il TRIPOLI di Ridley Scott

- Sceneggiato da William Monahan con Ben Kingsley e Keanu Reeves? sostituisce Russell Crowe.  La Trama : William Eaton, diplomatico che rappresentò il Presidente Thomas Jefferson e gli Stati Uniti in Nord Africa, nel 1804 si allea con Hamet Karamanli, erede in esilio del trono di Tripoli per rovesciare il dittatore corrotto, fratello di Hamlet, che ha preso il potere. Riunendo cinquecento soldati che comprendono marines americani, arabi e greci, Eaton attraversa 600 miglia di deserto per conquistare il porto di Derna nell'aprile 1805. L'obiettivo finale è, però, la città di Tripoli. (il film non è mai stato presentato e motivi politici ne sconsigliano a tutt'oggi, 2012, l'uscita)

;http://www.digitalone-joomla.com/liberal/archivio/tutti-i-numeri-di-risk/603-la-prima-volta-dei-marines.html  

alleanzao anglo francese del 1904

Esistevano per la verità anche altri due imperi agli sgoccioli, quello russo (che gravava parzialmente sull'Europa come quello ottomano) e quello cinese, ma le vicende qui narrate, e quelle che seguiranno che li riguardano, sono riconducibili a fenomeni complessi che genereranno due grandi rivoluzioni sociali in tempi brevi. Come antipasto per affrontare il primo conflitto mondiale non è poco, ma ci può aiutare a comprendere quanto successe dopo e dopo ancora per il controllo del mondo, delle rotte, dell'economia e del petrolio, perché qui cadranno nei successivi 100 anni le "ideologie" del mondo. Ma prima di iniziare questo periodo un piccolo trafiletto per ricordarne la più vecchia della nuova nazione americana che si svolse in Libia nel 1805. Per ogni conflitto si da un breve  profilo strettamente temporale e quando possibile uno più ampio e articolato con post e antefatti . Per vicende già narrate si rimanda al sito linkato. Sotto a destra una cronologia dei fatti che intanto accadevano.  
Guerra Cino-Giapponese (1894-95) (Il Giappone costituisce colonie a danno della Cina)   1900-Gli Usa si annettono le Hawaii
Una volta sconfitti i ribelli della setta Tong-haks che si opponevano alla regina coreana Min, i giapponesi si rifiutarono di ritirare i propri soldati ed occuparono Seul. Lo scontro con la Cina fu a questo punto inevitabile. La guerra venne dichiarata ufficialmente il 1° agosto 1894. L'Esercito Imperiale Giapponese sconfisse quello Cinese  nella battaglia di Pyongyang (l'attuale Corea del Nord) il 15 settembre 1894 e due giorni dopo in mare e si spinse rapidamente in Manciuria. Il 21 novembre i giapponesi occuparono anche la città di Lüshunkou (nota poi come Port Arthur) e ai primi di marzo del 1895 il controllo di tutte le posizioni fortificate che controllavano l'accesso dal mare a Beijing (Pechino). I cinesi furono costretti a firmare, il 17 aprile 1895, la pace di Shimonoseki che prevedeva la completa indipendenza della Corea, l’apertura di quattro porti coreani al commercio estero e l’annessione al Giappone della penisola del Liao-tung, dell’isola di Formosa e dell’arcipelago delle isole Pescadores, nonchè il diritto per la Marina nipponica di ormeggare nel porto di Weihaiwei. Una vittoria clamorosa che allarmò le potenze europee preoccupate dall’espansionismo nipponico. Il primo passo comunque di fronte alla debole Cina (da proteggere?) fu il ricatto delle concessioni che gli Europei si diedero a chiedere con i “trattati ineguali” e che alla lunga scatenò la setta dei Boxer.    Negli Stati uniti vivono 73 milioni di persone. In Italia 32.  In dieci anni la popolazione Usa è aumentata di 13 milioni. L'immigrazione è di 1 milione di unità all'anno.
  Un nuovo pozzo petrolifero nel Texas da 1 milione di barili/giorno
 

1901-In settembre dopo appena 6 mesi del secondo mandato viene ucciso il Presidente McKinley. Gli succede il Vice Theodore Roosevelt che sarà nuovamente eletto nel 1905

  Muore la regina Vittoria in gennaio
  Evitata la guerra fra Cile e Argentina
Rivolta indipendentista a Cuba (1895) (Rivoluzione)
L’ideologo Josè Martì fonda il Partito Rivoluzionario Cubano che si pone l’obiettivo della indipendenza dalla Spagna. Il 25 marzo sbarca a Cuba  dando inizio a quella che poi sarà meglio nota come  guerra Ispano Americana trattata dopo 
  1902-Vietata l'immigrazione cinese per l'opposizione dei lavoratori che vedono crollare i propri salari
  Crolla dopo quasi 1000 anni il campanile di S. Marco a Venezia
Guerra italo-etiopica (1895-96) già trattata in altro capitolo http://digilander.libero.it/fiammecremisi/adua.htm
Creta e la guerra greco-turca (1897) poi allargata alle Grandi Potenze d'Europa già trattata in altro capitolo
  Gli Usa comprano la striscia di terra per il futuro canale di Panama
Guerra Ispano-Americana per Cuba e le Filippine (1898)   Completata la diga di Assuan sul Nilo
e Guerra Filippina di indipendenza 1901/2 ( (guerra di indipendenza con Handicap)    
Il 23/4/1898 la Spagna dichiarò guerra agli Stati Uniti, che a loro volta la controdichiararono il 25. Dalle manifestazioni di indipendenza di Martì, represse nel sangue qualche anno prima, a Cuba si era giunti al casus belli identificato con l’esplosione in rada all’Avana della corazzata statunitense Maine la cui responsabilità verrà addossata agli spagnoli. La corazzata statunitense era presente in ossequio alla Dottrina Monroe del 1823 che prefigurava "Washington avrebbe considerato atto ostile ogni ingerenza europea negli affari degli Stati centro e sudamericani !!!" (Prendere nota: questi sono ancora punti fermi della politica americana).

El 1er disparo de la guerra en Hispano-Americana  en Puerto Rico. Con un cañón similar (vedi sotto a destra) se da inicio a la Guerra Hispano- Americana en la madrugada del 12 de mayo de 1898, Este cañón de retrocarga calibre 150mm tipo Ordoñez de rotación de los medianos del siglo XIX reemplazó los cañones antiguos del siglo XVII que cargaban por la boca. El cañón Ordóñez podía alcanzar hasta 9,500 metros con un proyectil pesando 50 kg.

 

Martì

la lista completa delle guerre diffusa per errore http://www.fas.org/sgp/crs/natsec/R42738.pdf  

Litografía. Autor: Cusachs. Cap. de Artillería 

E’ a questo punto che gli Stati Uniti fanno la prima mossa ufficiale, schierandosi formalmente dalla parte degli insorti, in nome (sic) dei diritti umanitari. Nel 1896, il governatore Martinez Campos viene però sostituito dall’implacabile generale Valeriano Weyler che, contando su una forza di oltre 200’000 uomini inizia una dura repressione. La ribellione ha i suoi covi in ogni villaggio, in ogni agglomerato urbano, in ogni casa, allora Weyler decide di costruire enormi campi di concentramento dove rinchiudere tutti i sospetti di attività antispagnole. In breve tempo i campi arrivano ad ospitare (si fa per dire) più di 300’000 civili. Da un lato i ribelli avanzano bruciando le piantagioni, dall’altra parte, Weyler deporta i contadini, in pochi mesi l’economia dell’isola è in ginocchio e la popolazione conosce la fame e la miseria. Il patriota Antonio Maceo scrive in quello stesso anno “...non mi aspetto alcun aiuto dagli americani (...) meglio cadere o precipitare da soli che contrarre un debito con un vicino tanto potente”. Maceo morirà il 7 Dicembre 1896, in combattimento, e con lui morirà, forse suicida, anche il suo assistente di campo, il figlio di Maximo Gomez. Finalmente, nel 1897, le sorti del conflitto si invertono, i ribelli controllano ormai la zona centrorientale dell’isola e si moltiplicano le diserzioni tra le fila degli spagnoli il cui esercito, all’inizio del 1898 è quasi dimezzato. Anche dall’altra parte dell’Oceano il governo spagnolo inizia a rendersi conto che la situazione non può essere risolta con la forza. Quando il primo ministro Antonio Canovas, nettamente contrario a concedere qualsiasi forma di indipendenza all’isola, viene assassinato da un anarchico filocubano (immagine a fianco), il nuovo governo decide di tentare un approccio più morbido. La possibile riappacificazione fra Cuba e la Spagna preoccupa gli Stati Uniti che decidono di forzare gli eventi. Il 25 Gennaio del 1898 nel porto dell’Avana entra l’incrociatore americano Maine. Ufficialmente, si tratta di una visita di cortesia, in realtà la sua missione è quella di controllare la situazione più da vicino. E qualcosa succede. Sono le 21:43 del 15 Febbraio 1898, l’esplosione è assordante e viene sentita in tutta l’Avana. La gente si precipita in strada, i marinai escono da osterie e bordelli. Non c’è neppure il tempo di organizzare i soccorsi, le fiamme si levano alte sul ponte squarciato del Maine illuminando di riflessi rossastri le acque calme del porto. IUn affronto che il governo statunitense non può ignorare ma... chi incolpare?. I giornali americani dell’epoca non hanno dubbi, specialmente quelli che appartengono al miliardario Hearst, i cui interessi nei confronti di Cuba sono noti a tutti e non esattamente di tipo umanitario: si è trattato di una mina piazzata nella stiva dagli spagnoli. Un sanguinoso avvertimento agli americani affinchè si tengano lontani da Cuba. Quale che sia la verità, l’opinione pubblica indignata reclama vendetta ed il colonnello Theodore Roosvelt organizza un gruppo di volontari pronti ad attaccare gli spagnoli con o senza l’appoggio del governo. Il presidente Mc Kinley, ufficialmente, si mantiene neutrale salvo poi cedere alla pressione del parlamento ed appoggiare il partito interventista di Hearst dopo che il governo spagnolo rifiuta una offerta di trecento milioni di dollari per l’acquisto dell’isola. Il 25 Aprile 1898 gli stati uniti dichiarano guerra alla Spagna, la flotta americana, però, è già schierata attorno all’isola dal 21 Aprile. http://www.progettobabele.it/letnelmondo/americalatina/cuba/1898tramonto.php   

   
 

Omicidio Canovas da l'illustrazione italiana del 1897

 

anche il neonato cinema si interessò del fatto con George Melies - The sinking of the USS Maine in Havana Harbor - Guerre de Cuba et l'explosion du Maine à La Havane  1898

 
I CAMPI DI CONCENTRAMENTO - Sembra sia stato proprio Valeriano Weyler y Nicolau (foto sotto a destra) ad inventare i “Campos de concentracion” o campi di concentramento. il 10 febbraio 1896, aveva messo a punto uno speciale sistema di misure severe per reprimere l'insurrezione in corso. Ordinò tra le altre cose che "entro il termine tassativo di otto giorni tutti i contadini, che non desideravano essere trattati come insorti, si concentrassero in campi fortificati". L’intenzione non era quindi quella dello sterminio, ma le difficoltà che nascevano da questa struttura che raccoglieva circa 400.000 persone cominciarono a manifestarsi con morti ed epidemie. Gli americani che lo chiamavano The Butcher, il macellaio, ne riprodussero 4 anni dopo la funzione nella guerra filippina concentramento "per proteggere la popolazione civile non combattente" sull’Isola di Mindanao. Il “meglio” doveva però ancora arrivare con la guerra Anglo-Boera. Gli inglesi distrussero le fattorie boere ed imprigionarono donne e bambini in concentration camps fatti di tende e baracche quando i coloni passarono alla guerriglia. I servizi igienici del tutto insufficienti, la mancanza di cure mediche, la scarsità di alimenti e di abiti e le ingiurie del tempo provocarono un numero spaventosamente alto di morti tra le donne, i bambini e i vecchi stipati nei campi. Quando la notizia giunse all’opinione pubblica per il tramite della Filantropa Emily Hobhouse le autorità inglesi responsabili cominciarono a risanare radicalmente le condizioni di vita dei campi ma era passato un anno. Emily Hobhouse annotava: "Definisco questo sistema di campi una grande crudeltà. Mai, mai potrà essere cancellato dalla memoria degli uomini. I più duramente colpiti sono i bambini. Si consumano a causa del caldo torrido e per mancanza di cibo adatto (...). Se soltanto il popolo inglese potesse immaginare lo sconforto che regna qui! (...) Mantenere in attività campi del genere non è altro che una forma di infanticidio". La protesta raggiunse soglie elevatissime, venne raccolto denaro per aiutare le vittime dei campi e sotto la spinta dell'opinione pubblica le autorità furono costrette a desistere da rappresaglie analoghe nella regione del Transvaal dopo l’Orange.  

Esplosione a bordo del Maine

http://www.comune.modena.it/istorico/page/didattica/gulag_didattica.pdf
Una situazione simile si ripeterà in Libia con le deportazioni di Favignana, Tremiti, Ustica e Ponza poi con Graziani e Badoglio negli anni ‘20 in campi sul suolo Libico. 100.000 persone in 15 campi con un numero altissimo di decessi.

I pochi possedimenti, ancora spagnoli nelle americhe, erano Cuba e Puerto Rico e in Asia le Filippine già soggette a rivolte indipendentiste. La morte dei 260 del Maine infiammò le testate giornalistiche americane del gruppo Hearst che trascinarono il paese a rispondere alla presunta provocazione spagnola. Il primo maggio la flotta americana di Dewey attaccò le navi spagnole nella baia di Manila, nelle Filippine (1/5/1898), e le mise fuori combattimento senza riportare perdite, costringendo inoltre alla resa la guarnigione spagnola. Una volta assicuratasi la superiorità navale, i soldati americani sbarcarono anche a Cuba e sconfissero gli Spagnoli. Il 3 luglio 1898 quello che restava della flotta spagnola fu distrutto nel porto di Santiago, il 16 luglio la guarnigione spagnola si arrendeva dopo dodici giorni di bombardamenti navali e terrestri. Ad agosto veniva occupata, senza incontrare resistenza, anche l'isola di Puerto Rico ("stato libero" associato agli U.S.A ancora oggi) e l'isola di Guam: La Spagna doveva inoltre riconoscere l’indipendenza di Cuba sotto protettorato Usa e Repubblica dal 1901 (con la concessione ulteriore della base di Guantanamo e dell’isola dei Pini) e un non meglio identificato protettorato sulle Filippine (terra altrettanto difficile, vedi giorni nostri) in rivolta. Purché non venissero coinvolte nelle trattative di pace le isole Marianne e le isole Caroline, gli spagnoli le vendettero seduta stante ai Tedeschi. Naturalmente i ribelli Filippini non erano d’accordo sui patti passati sopra le loro teste e questo scatenò una successiva

Guerra d'indipendenza filippina

 

Valeriano Weyler

(il 21/6/1900 il gen Arthur MacArthur padre di Douglas offrì l’amnistia ai ribelli) che si concluse ufficialmente solo nel 1902 con la morte di 5.000 soldati americani e di circa 600.000 filippini. Il ribelle antiamericano Aguinaldo sarà rispolverato dagli occupanti Giapponesi nella seconda guerra mondiale firmando la sua definitiva morte politica.   

"Speak softly and carry a big stick, and you will go far"

"Parla a voce bassa e porta con te un grosso randello: vedrai che andrai lontano”

"The Boy Colonel". Arthur MacArthur (1845/1912) was the father of  Douglas, as well as Arthur MacArthur III, a captain in the Navy.  His own father, Arthur MacArthur, Sr., was the 4th governor of Wisconsin and a popular judge in Milwaukee. At the outbreak of the Civil War, he was living in Wisconsin and immediately joined the 24th Wisconsin Volunteer Infantry, seeing action at Chickamauga, Stones River, Chattanooga,... For his Civil War exploits he earned the Medal of Honor for his performance at Missionary Ridge and was brevetted colonel in the Army at the age of 19 !!!. From now he became nationally recognized as "The Boy Colonel".  
Rivolta dei Boxer in Cina (1899-1900) o (1898-1901)  http://digilander.libero.it/fiammecremisi/boxer.htm  

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Roosevelt, dimessosi da Assistant Secretary (sottosegretario) della Marina, partecipò col grado di tenente colonnello alla guerra ispano-cubano-americana del 1898. Insieme al «1st Volunteer Cavalry» soprannominato The Rough Riders (I Cavalieri Selvaggi) guidò il famoso attacco alla casamatta spagnola di Kettle Hill, a Portorico: per questa azione fu promosso sul campo al grado di colonnello, ma gli venne negata una medaglia. Infatti, Roosevelt si lamentò troppo della disorganizzazione dell’esercito e le sue dichiarazioni e reportages (ai giornali) gli inimicarono i pezzi grossi del Department of War. La Medal of Honor, la più alta onorificenza militare degli Stati Uniti d’America, gli fu conferita postuma dal presidente Bill Clinton nel 2001.

Prima di lui, il neo premio, era stato assegnato sempre per la pace a
1901 Henry Dunant e Frédéric Passy - 1902 Élie Ducommun e Charles Albert Gobat
1903 William Randal Cremer -1904 Institut de droit international Belgio
1905 Bertha von Suttner
Nel 1919 sarà un altro Presidente, Thomas W. Wilson, a vincere il Premio per la prima volta dopo la fine della Guerra.

 

Theodore (Teddy) Roosevelt (1858-1919) futuro Presidente Americano e la sua "battuta" più feroce

Teddy Roosevelt

     
Roosevelt è un eroe nazionale, nonostante il suo battaglione sia quello che ha subito più perdite di qualsiasi altro. Naturalmente diventa Governatore di New York fino a quando decide di concorrere per la Casa Bianca sul carro del Repubblicano William McKinley. Con l’uccisione del presidente McKinley a fine mandato (1901) Roosevelt si ritrova 26° presidente degli Stati Uniti (2 mandati che arrivano al 1909). Il partito Repubblicano lo considerava un avventurista (un "maledetto cowboy" nelle parole di un suo compagno di partito). Il suo è uno dei 4 faccioni del Monte Rushmore. Nel 1906 è Premio Nobel per la pace (ha fatto da mediatore fra Giappone e Russia), lui che improntava il suo mandato alla dottrina Monroe (aggiornata) riassumibile nella sua dichiarazione "Speak softly and carry a big stick, and you will go far."  Gli succede Taft nel 1909 poi Wilson che chiude la Grande Guerra con 2 mandati. Fra il 1900 e il 1914 le truppe americane andarono anche in Repubblica Dominicana, Cina (1900), Siria (1903), Corea (1904-5), Turchia, Marocco (1904), Haiti, Honduras, Messico etc… per proteggere ambasciate e consolati e creare eventualmente le premesse di un intervento più grosso. Roosevelt invertì la dottrina del suo predecessore. Nel 1823 (la dottrina Monroe) fu pensata per proteggere i rivoluzionari latino-americani dall’intervento ora la usa per proteggere l’interventismo statunitense contro i rivoluzionari latino-americani. Il solo punto in comune era sul diritto di legittima difesa degli Stati Uniti che potevano definirla unilateralmente.   1903 -A Belgrado vengono uccisi il Re e la Regina di Serbia
  La Russia è sconvolta da continue manifestazioni di protesta
  Dalla Svizzera viene espulso un agitatore italiano, tale Benito Mussolini insegnante.
  1904-Flotta Russa distrutta dall'ammiraglio Giapponese Togo
  Terminata la ferrovia Transiberiana. 21 giorni per l'intero tragitto
  Gli inglesi entrano a Lhasa capitale del Tibet. Il Dalai Lama è costretto a  fuggire
 

1905 - Ammutinamento della corazzata russa Potemkin

Protagonista di un film del genere "la politica delle Cannoniere" è Teddy Roosvelt in "The Wind and the Lion" - USA 1975 "Il vento e il leone" di John Milius con Sean Connery nella parte di Raisuli (Sceriffo), Brian Keith, Candice Bergen e John Huston.

  Nascono le Ferrovie dello Stato
  Separazione consensuale fra le corone di Norvegia e Svezia.
  In Russia nascono i soviet dei lavoratori
     

"Io vorrei combattere contro le armate europee, ma loro non combattono da uomini, combattono da cani. I veri uomini combattono con la spada, per potersi guardare negli occhi!. Certe volte questo non è possibile, allora combattono con i fucili. Ma adesso gli europei usano fucili che sparano senza fermarsi mai e dilaniano la terra, e non c’è onore in questo: non è un combattimento questo" dice lo sceriffo berbero Raisuli a Roosevelt "tu sei come il vento, ed io come il leone. Tu crei la tempesta, la sabbia punge i miei occhi e la terra è arsa. Io ruggisco e ti sfido, ma tu…non mi senti. Però fra noi c’è una grande differenza: io, come il leone, devo rimanere al mio posto. Tu, come il vento, non sai mai quale sia, il tuo posto"

La guerra dei 1000 e quella dei 100 giorni. Colombia - Panama

Nel 1717 fu creato nell’america centrale equatoriale il grande vicereame della Nuova Granada comprendente Colombia, Venezuela, Ecuador e Panama. Tutto andò bene fino al 1810 quando le fiamme della indipendenza e libertà si accesero nei neo coloni. La natura dei luoghi non favoriva nessuno dei contendenti e solo il genio di generali come Simon Bolivar e Santander potè 10 anni dopo giungere alla Vittoria. Tutto il territorio dell’ex vicereame fu liberato e fu costituito un nuovo stato relativamente stabile, detto “Grande Colombia” comprendente Colombia, Venezuela e, dal 1822, Ecuador. Nel 1830 Venezuela ed Ecuador si distaccarono e la superstite Colombia (che comprendeva anche la zona di Panama), riassunse il nome di “Nuova Granada” fino al 1886 quando il territorio venne di nuovo identificato come Repubblica di Colombia.

Guerra dei 1.000 giorni - Guerra civile Colombiana, conosciuta anche come “guerra dei Tre anni”, combattuta in Colombia tra il 1899 e il 1903. Era in effetti uno scontro interno, una guerra civile fra conservatori al potere e liberali. I liberali, guidati da Gabriel Vargas Santos e Rafael Uribe Uribe, si organizzarono in gruppi di guerriglia e si finanziarono con requisizioni, saccheggi e con l’appoggio dei governi “simpatizzanti”. La guerra si concluse il 1° giugno del 1903 con la firma di tre trattati di pace, che sancirono la fine dei combattimenti e decretarono la permanenza dei conservatori al potere. Tensioni anche con la vicina Venezuela che non riconosce la dottrina Monroe.

 

Gli Usa a Cuba

CANALE DI PANAMA

Nel 1904 gli Stati Uniti acquistarono dalla Società francese del Canale i diritti e la proprietà per 40 milioni di Dollari ed iniziò la costruzione che terminò dieci anni dopo con un costo di circa 387 milioni di Dollari. I francesi avevano lavorato per 20 anni, a partire dal 1880, ma furono sconfitti da malattie e da problemi finanziari. Ferdinand de Lesseps pensava di scavare un canale a livello del mare come aveva già fatto per Suez ma si trovò bloccato dal clima e dalle malattie tropicali, realizzò comunque alcune infrastrutture di base inclusa una ferrovia. Quando subentrarono gli americani vi fu una radicale modifica dell' organizzazione e della logistica: vennero costruite città, linee telegrafiche e linee ferroviarie, fu debellata la malaria con l'uso di insetticidi; senza queste strutture gli operai non sarebbero potuti sopravvivere in quell'ambiente. L'ammodernamento odierno, che porterà al rinnovamento del canale nel 2014, si fonda sulla costruzione di una terza via di navigazione, parallela alle due già esistenti, che consentirà il passaggio delle mega-navi.  Potranno così transitare attraverso l'Istmo navi con un massimo di 366 metri di lunghezza e 49 di larghezza. Anche con la liberalizzazione del territorio del canale dal 2000 agli Usa compete la difesa della sua neutralità.

 

Escavazione canale di Panama

     
Guerra dei 100 giorni (coloniale). Le vicende interne della Colombia favorirono l’inserimento degli Usa in un progetto che doveva essere multinazionale. Gli Usa avevano ottenuto nel 1901 l'autorizzazione per costruire un Canale (riprendendo i progetti francesi titolari dei diritti) che nel 1902 venne individuato nel territorio di Panama. Il trattato: di Hay Pauncefote (il primo segretario di stato Usa il secondo ambasciatore inglese) che di fatto esclude oltre ai francesi, gli inglesi  già titolari a Suez.  Due anni dopo però il governo della Colombia, in un sussulto di orgoglio nazionale, decise di non ratificare l'accordo. Gli USA allora non esitarono ad organizzare una sommossa a Panama che portò in breve  (100 giorni) alla nascita di uno stato indipendente e alla autorizzazione ad iniziare i lavori. Gli Stati Uniti ottennero l'affitto perpetuo della Zona del Canale. Il trattato crea comunque a 360° tensioni con la corona e manifestazioni di piazza. L’Esercito inglese ad esempio rifiuta la carne Usa. Anche i confini canadesi dell’Alaska vengono contestati (era la terra della corsa all'oro) .  

Guerra boera sudafricana (1899-1902) (guerra di indipendenza)    
Dopo la prima guerra Boera (1880/81) i coloni Olandesi avevano ottenuto l’autogoverno nel variegato puzzle dell’Africa del Sud ancora popolato dai grandi regni neri (ma gli Zulù erano già stati sconfitti). La scoperta dell’oro e la naturale corsa di avventurieri non olandesi sconvolse un’altra volta gli equilibri nel dichiarato protettorato Inglese. Il l9 ottobre 1899 Kruger (simpatizzante dei vicini coloni tedeschi in quella che ora è la Namibia) indirizzò un ultimatum all'Inghilterra, intimandole di ritirare entro 48 ore tutte le truppe alla frontiera del Transvaal. In tutto il territorio della Repubblica Sudafricana del Transvaal venne proclamata la legge marziale, mentre lo Stato Libero d'Orange, alleato, dava il via alla mobilitazione. I Boeri colpirono per primi, attaccando ed infliggendo agli inglesi tre diverse sconfitte nel giro di una settimana, dal 10 al 15 dicembre 1899.  Furono in grado di assediare con successo le guarnigioni britanniche nelle città di Ladysmith, Mafeking (difesa dalle truppe comandate da Robert Baden-Powell) e Kimberley  e solo l’arrivo dei rinforzi rovesciò la situazione (Mafeking venne liberata il 18 maggio 1900). Alla fine i Boeri raccolsero solo 100.000 uomini mentre gli inglesi riuscirono a  metterne in campo tre volte tanto. Le unità Boere si diedero alla guerriglia per altri due anni, mentre i britannici, ora sotto il comando di Lord Kitchener, risposero costruendo fortini, distruggendo fattorie e confiscando il cibo per evitare che cadesse in mano ai Boeri. Gli ultimi Boeri si arresero nel maggio del 1902, e la guerra finì con il trattato di Vereeniging, stipulato nello stesso mese. 22.000 soldati britannici morirono, così come 25.000 civili Boeri. La repressione inglese fu molto dura con devastazioni e campi di concentramento. Nel 1909  dall'unione di Transvaal, Orange, Natal e Citta del Capo nasce l'odierno Sud Africa.  

1906 - Primo treno sotto il Sempione

  Esposizione universale a Milano
  Terremoto a San Francisco
  Nasce la trasmissione fototelegrafica di Korn
  Nuova rivolta anticolonialista Cuba
  1907 - La Manciuria viene restituita ai cinesi
  Primo campeggio di Boy Scouts
  Parte la Pechino Parigi automobilistica. 2 mesi dopo un italiano (Barzini) al traguardo con l'Itala
  Il Congo passa dalla proprietà individuale del Re del Belgio alla Corona
 

1908 - Parata "dimostrativa" per i mari del mondo della flotta Usa (vedi 2a parte)

  Prefigurati i trapianti umani

Expo Milano

  Terremoto di Messina
  La Puglia muore di sete
 

1909 - Muore Geronimo, ultimo capo indiano Apache Chiricahua - Primo uso dell'SOS

  A Palermo la mafia uccide Petrosino
  Indipendenza alla Bulgaria
  L'Università di Harvard respinge l'iscrizione di una donna
  Scelta Pearl Harbour come base della flotta Usa nel Pacifico
   
 

Terremoto S. Francisco

 
   
Guerra russo giapponese  1904/5 (imperialista coloniale) http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_russo-giapponese 
La sconfitta della Cina nella guerra del 1895 portò al Trattato di Shimonoseki (17 aprile 1895) in base al quale la Cina dovette abbandonare ogni rivendicazione sulla Corea e cedere al Giappone Taiwan e Lüshunkou. Tuttavia, tre potenze occidentali (Russia, Germania e Francia) intimarono al Giappone di abbandonare la penisola di Liaodong e Port Arthur. In seguito la Russia (1898) si accordò con la Cina per lo sfruttamento della base navale di Port Arthur per un periodo di 25 anni. Nel frattempo (1900), l'esercito russo occupò gran parte della Manciuria dando lo spunto per la nuova guerra.
 
     
Il battaglione marinai da sbarco dell'Utah sfila per le strade di VeracruzOn the morning of April 21, 1914, 41 ships of the U.S. Atlantic Fleet, under the command of Rear Admiral Frank Friday Fletcher, started the bombardment of Veracruz. By 11:30 am, American Marines started landing operations, prompting the retreat of the Mexican forces lead by General Gustavo Mass in order to avoid bloodshed. On the face of this, Mexican Commodore Manuel Azueta encouraged cadets of the Veracruz Naval Academy to take up the defense of the port for themselves. Soon after landing, the American troops captured the customs, post and telegraph offices. An urban battle then ensued in which many civilians are said to have taken part. Arms were distributed to the population, who were largely untrained in the use of Mausers, and who had trouble matching the arms with the ammunition. In short, the defense of the city by its populace was hindered by the lack of central organization and a lack of adequate supplies. The defense of the city also included the release of the prisoners held at the feared San Juan de Ulúa prison. In the meantime, the building of the Naval Academy was being bombarded by the USS Prairie. American troops took the central town square by 5 p.m. and eventually forced the evacuation of the Naval Academy building a few hours later. Even after their quick success, the invading forces continued to fight off sniper fire from rooftops and towers from an incensed population eager to rid their city of foreign invaders. The USS San Francisco and the USS Chester continued with the bombardment of the Naval Academy building until the following day. Some pockets of resistance occurred around the port, mostly in the form of hit-and-run guerrilla tactics, but by April 24 all fighting had ceased.
Guerre marocchine 1906/11 (coloniale)    
Tra il 1900 e il 1903 la Francia occupò diverse aree di confine marocchine. Nel 1904, la decisione di dividere il territorio marocchino in due zone d'influenza, francese e spagnola (avallata dalla Gran Bretagna in cambio della libertà di movimento in Egitto), sollevò l'opposizione della Germania, che l’anno seguente offrì il suo sostegno al sultano del Marocco. La disputa si risolse solo nel 1906 con la conferenza di Algeciras, che stabilì un controllo internazionale sul paese e norme che garantivano a tutte le potenze europee gli stessi diritti economici. Nel luglio 1911, tuttavia, scoppiò una nuova crisi tra francesi e tedeschi; in risposta all’invio di truppe francesi con il pretesto di soccorrere il sultano Abdul Hafiz assediato dai berberi a Fès. Dopo l'invio di una nave da guerra tedesca nel porto di Agadir la Francia diede inizio alla mobilitazione portando l'Europa sull'orlo della guerra. L'Italia che aveva già sottoscritto accordi segreti con la Francia spalleggiava questa al contrario dell'alleato tedesco che si opponeva alla nostra prossima spedizione in Libia. La crisi fu risolta con ulteriori negoziati, in seguito ai quali la Germania accettò il protettorato francese sul paese in cambio di concessioni territoriali in Congo e centrafrica.

La Spagna conservò il Rif, Tarfaya e Ifni. Al vertice del paese la Francia impose un proprio governatore, il generale Louis-Hubert Lyautey, che si appoggiò alle autorità locali. Contro la dominazione francese scoppiarono rivolte in tutto il paese. Nel giugno 1912 Abdul Hafiz fu costretto ad abdicare. Nel settembre dello stesso anno i francesi occuparono Marrakech e l’anno seguente Agadir. I francesi riuscirono a riportare sotto controllo le aree urbane, ma le campagne continuarono episodicamente a sollevarsi. Nel 1920 si accese la rivolta delle tribù del Rif, capeggiata da Abd el-Krim. L’offensiva dei ribelli si abbatté violentemente sulle truppe spagnole – che persero circa 16.000 uomini – e venne sedata soltanto sei anni dopo grazie all’intervento di 100.000 soldati francesi guidati da Henri Philippe Pétain. La situazione nell’Alto Atlante si stabilizzò tuttavia solo nel 1934, mentre nella valle del Draa e nelle oasi nel Basso Atlante la resistenza si protrasse a lungo. Dopo l’ondata di rivolte, costata ai francesi circa 30.000 morti, Parigi impose un’amministrazione diretta, sul modello di quella sperimentata in Algeria.

 

Veracruz

Stazione di Vladivostok

     
  I percorsi alternativi della Transiberiana Russa per arrivare a Vladivostok attraverso la Manciuria Cinese, via Harbin, o in tratteggio sul solo territorio dell'Urss .

1911/12 guerra libica italiana già trattata in altro capitolo (coloniale)http://digilander.libero.it/fiammecremisi/libia.htm
1912/13 guerra balcanica già trattata in altro capitolo http://digilander.libero.it/trombealvento/pimmagini/traditore.htm 

1910 - Muoino Twain, Koch, Edoardo VII d'Inghilterra, Dunant, Nightingale, Rousseau "il doganiere", Tolstoj - Corea annessa al Giappone

Repubblica in Portogallo, dopo l'assassinio del Re nel 1908

    1911 - Salgari suicida
Guerra Civile Messicana 1910/1916 L’intervento Usa   Rubata la Gioconda a Parigi
Dal 1892 il Messico era stato dato in affitto al capitale straniero, americano, francese, tedesco e inglese che a fronte di esportazione di petrolio invase il paese con prodotti agricoli a basso prezzo di cui non necessitava perchè li produceva già (con le inevitabili conseguenze). Il Messico del Presidente Porfirio Díaz, conobbe comunque uno sviluppo economico mai raggiunto prima: furono costruite linee telefoniche e ampliate quelle ferroviarie, che da 1.000 passarono a 25.000 chilometri. Per contro si era creata nel Paese una profonda situazione d’ingiustizia sociale, in quanto le classi popolari e agricole furono escluse dai benefici della crescita economica. Tali vantaggi andavano ad esclusivo sostegno dell’alta borghesia e dei grandi proprietari terrieri, ai quali fu permesso di appropriarsi anche delle proprietà appartenenti per tradizione alle comunità degli indios (natives). Nel 1910 l’1% della popolazione possedeva il 97% delle terre. Il concorrente politico di Diaz, Madero (più liberale) era in quel momento legato agli Usa. In Texas l’esiliato Madero stilò il “Plan de San Luis de Potosì” che dichiarava le elezioni del 1910 nulle e invitava la popolazione messicana a prendere le armi contro il governo. Alla fine di novembre del 1910 scoppiarono numerose insurrezioni in tutto il Paese, ciascuna indipendente dall’altra e con un proprio piano. Tra tutti rivoluzionari si distinsero Emiliano Zapata e Francisco Pancho Villa.   Inaugurato a Roma il Vittoriano
  Avviamento automatico per le auto
  Sempre nuove scoperte sull'Atomo
  1912 - Scoperto il microbo del cancro ?
  Affonda il Titanic - Primi usi della luce al neon
 

1913 - Colpo di stato in Turchia

  Ucciso il Re di Grecia - Muore Diesel
  Proposto tunnel sotto la Manica
   

http://www.epcc.edu/nwlibrary/borderlands/21_columbus.htm

Nel 1911 Madero diviene presidente avendo però sempre il solo appoggio condizionato degli Usa che 2 anni dopo lo sostituiscono naturalmente con Huerta. Villa si assicurava il controllo dello Stato di Chihuahua dove, con l'aiuto di  Zapata,  fomentò la rivolta contadina non esitando a oltrepassare, in risposta al sostegno fornito dal governo statunitense al nuovo  presidente Carranza, la frontiera americana. Per oltre un anno venne invano inseguito oltre il confine dalle truppe inviate dal presidente Woodrow Wilson. Quando nel  ‘16 i villisti (di Villa) uccidono 17 civili americani a Santa Isabel gli statunitensi rispondono inviando in Messico 6.000 uomini. Il l 9 marzo 1916 Villa condusse 1.500 guerriglieri messicani in un attacco contro la città di Columbus, nel New Mexico, dove era presente una guarnigione di 600 soldati americani. L'abitato fu messo a ferro e fuoco ed anche un albergo venne minato; la conseguenza fu la morte di 17 persone. Il presidente Wilson rispose con una spedizione punitiva: pose una taglia di 5.000 dollari sulla testa di Villa e inviò 7.000 soldati guidati dal generale John "Blackjack" Pershing e dal suo braccio destro, George Patton. In quella occasione le truppe statunitensi impiegarono i mezzi più moderni per l'epoca, come camion, motocarri, motociclette segnando la fine della cavalleria statunitense. In autunno Pershing entra a Chihuahua ma Villa sfugge alla cattura e continua a combattere contro Carranza che diverrà presidente riconosciuto anche dagli Usa nella primavera del 1917. Dopo la morte di Carranza (1920) nella rivolta di Agua Prieta che rovescia il suo regime, a Villa viene concessa un'amnistia e una piccola hacienda in cambio della deposizione delle armi. Vive tranquillo gli ultimi anni fino a quando viene assassinato  a Parrai nel 1923.  

Pancho Villa a sinistra e Pershing

LA PRIMA GUERRA MONDIALE E I RAPPORTI COL MESSICO    
In January 1917, Germany renewed its policy of unrestricted submarine warfare that it had abandoned in 1915 after the sinking of the Lusitania. All ships trading with Britain, including those of neutral countries such as the United States would be targets for their submarines and would be sunk without warning. In February, the British gave the American ambassador in London a copy of an intercepted German telegram. The telegram came from the German Foreign Secretary, Arthur Zimmermann, to the German ambassador to Mexico. Zimmermann proposed that in the event of war with the US, Germany and Mexico would join in an alliance. Germany would fund Mexico's conflict with the US. With victory achieved, Mexico would regain her lost territories of Arizona, Texas and New Mexico. Release of the telegram ignited a public furor further enflamed by the loss of four US merchant ships. The next day, President Wilson decided to enter the war alongside the Allied forces (la guerra verrà dichiarata il 6 aprile ma la guerra fra Usa e Messico non scoppierà) IL GIALLO DEL TELEGRAMMA http://www.telesanterno.com/1%C2%B0-marzo-il-%E2%80%9Ctelegramma-zimmermann%E2%80%9D-che-cambio-la-prima-guerra-mondiale-0301.html  

telegramma in cifra http://www.eyewitnesstohistory.com/wilsonwar2.htm  Nel gennaio del '17 la Germania rivide la sua politica marittima e rinnovò la sua strategia offensiva abbandonata dopo l'affondamento del Lusitania. Tutte le navi d'ora in poi sorprese in traffici con paesi belligeranti con la Germania saranno affondate. Gli inglesi diedero in febbraio una copia di un telegramma inviato alla ambasciata tedesca in Messico. In breve si prometteva al Messico nel caso di una sua entrata in guerra, oltre che assistenza, tutti gli ex territori persi nel sud degli Usa. L'affondamento di 4 navi infiammò l'opinione pubblica e convinse Wilson a studiare i piani di mobilitazione per l'entrata in guerra.

Haiti   1914 - Italia Neutrale fra i due blocchi
L'isola di Hispaniola fu scoperta da Cristoforo Colombo nel 1492 e colonizzata dagli Spagnoli. Ma nel 1697, pirati francesi sbarcati nella parte occidentale dell'isola costrinsero la Spagna a cedere questo territorio alla Francia. I coloni francesi vi portarono gli schiavi dall'Africa per il lavoro nelle piantagioni di canna di zucchero, e fecero di Saint Domingue, come la chiamavano, una prospera colonia. Nel 1791 i 500.000 schiavi si ribellarono e nel 1804 dichiararono l'indipendenza costituendo la prima repubblica nera del mondo. Haiti dominò anche Santo Domingo, oggi Repubblica Dominicana, dal 1822 al 1844.  La repubblica di Haiti nacque dalla divisione dell'isola in due Stati distinti (1844). Haiti ebbe 22 dittatori tra il 1843 e il 1915, quando fu invasa dagli Stati Uniti dopo l'assassino del presidente V.G. Sam (luglio 1915).   Corsa agli armamenti per rafforzare l'esercito tedesco
  Prime dimostrazioni di trasmissione televisiva
  Muore Pio X, gli succede Benedetto XV contrario alla guerra
  Scoppia la guerra, Egitto e Suez occupate dagli inglesi
From 1911 to 1915 there were six different Presidents of Haiti, each of whom was killed or forced into exile. The various revolutionary armies that carried out this series of coups were formed by cacos, or peasant brigands from the mountains of the north, along the porous Dominican border, who were enlisted by rival political factions with promises of money to be paid after a successful revolution and an opportunity to plunder. The United States occupied and ruled Haiti by means of a military government between 1915 and 1934. During the occupation, a number of infrastructure development projects were accomplished that made real material improvements to the country and the people. These included road and bridge building, disease control, establishment of schools, and the development of a communications infrastructure. The status of Port-au-Prince as the major city and trading center in today's Haiti is largely the result of the changes made during the occupation.   da Wikipedia: Tra il'14 e il'18 in piena guerra mondiale gli USA mantennero truppe in Nicaragua per tutta la durata del mandato Wilson e se ne servirono per scegliere il presidente e quindi per costringere il Nicaragua a sottoscrivere il trattato Bryan-Chamorro.  L'occupazione dopo i primi interventi del 1894 cesserà nel 1933.

W. Wilson: "l'aver suddiviso il potere rende impossibile agli elettori riconoscere chi sia responsabile degli errori"

 

1915 - L'Italia in Guerra

Marines a Nicaragua ma l'anno è il 1932 a 38 anni dal primoLe truppe statunitensi ad Haiti obbligarono i politici haitiani a eleggere presidente il candidato prescelto da W. Wilson che alla fine dichiarerà anche guerra alla Germania. I soldati Usa, inoltre, cacciarono i piccoli proprietari terrieri dalle loro terre per farli lavorare in opere pubbliche, in condizioni di servaggio, e trasferirono le loro terre ai latifondisti. Nel 1919 gli Haitiani si sollevarono contro gli statunitensi; la ribellione costò 3000 morti. L'occupazione americana finì nel 1934.

<<< a fianco immagine della occupazione Usa del Nicaragua attuata dal 1909 al 1933

  Silurato il transatlantico Usa Lusitania
  Guerra in Africa, ma non solo, contro le colonie tedesche. Allo stato erano -Africa Tedesca del Sud-Ovest (o Namibia) , Burundi, Ruanda e Tanganika dal 1885. Camerun e Togo, Caroline, Marianne e Marshal, Nuova Guinea, Samoa, Palau, Nauru, Kiau-Tschou in Cina

Il Presidente Woodrow Wilson risultò oltremodo famoso allorchè, colpito da Ictus e reso invalido e incapace di operare, non ne fece parola con nessuno neanche col suo vice Thomas R. Marshall. La gravità della sua menomazione fu tenuta segreta fino alla sua morte. Durante la malattia la sua seconda moglie, Edith Bolling Galt, gli fece da segretaria, scegliendo i problemi da porre alla sua attenzione e delegando gli altri ai membri del governo. Questo è tuttora il più grave caso di inabilità presidenziale nella storia americana e fu citata come esempio chiave del perché il 25° Emendamento fosse considerato così importante. Wilson è famoso anche per aver deciso i confini italiani dopo la Guerra  

 

segue 2a PARTE  - IMPERIALISMO, COLONIALISMO, CAPITALISMO - IL GIGANTISMO NAVALE - LA GRANDE FLOTTA BIANCA - IL PRELUDIO DELL'IMPERIALISMO USA

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