1664 - Alle radici della fanteria - I Savoia e i pellerossa

 del nuovo mondo, il reggimento Carignano e le guerre indiane

 

  La nascita della fanteria (piemontese-savoiarda) si fa risalire all'ultimo Duca di casa Savoia, Carlo Emanuele II, padre di Vittorio Amedeo II primo Re di Sardegna. Nel 1664 la fanteria viene infatti ordinata su 6 reggimenti nazionali (1°Guardie (dal 1659), 2°Savoia, 3°Aosta, 4°Monferrato, 5°Piemonte, 6°Nizza) che non eliminano per ora i reggimenti personali dei feudatari. Il cugino Emanuele Filiberto, detto il Muto, del ramo dei Carignano, è titolare infatti dal 1644 di un reggimento di fanteria formato da oltre mille uomini su 12 compagnie (la compagnia per loro era pari a un grosso plotone). In quel momento il Re Sole sta combattendo in Canada, sui Grandi Laghi, una interminabile guerra contro gli indiani Irochesi e i loro alleati Inglesi. Tutto era cominciato quando nel 1609 Samuel de Champlain si scontrava con gli Irochesi a Ticonderoga alla testa di un esercito di Huroni e Algonchini suoi alleati. Le armi da fuoco dei Francesi, in un primo momento, avevano avuto buona ragione degli Irochesi. I Francesi non ce l'avevano però con gli indiani, a differenza dei coloni anglosassoni della nuova Inghilterra che procedevano allo sterminio indiscriminato dei nativi. Nacque infatti in questo periodo il detto che "L'indiano buono è quello morto".

Luigi XIV, il Re Sole

   

Samuel de Champlain http://www.enchantedlearning.com/explorers/page/c/champlain.shtml

  Gli Irochesi facevano parte della lega delle cinque nazioni (Seneca, Cayuga, Onondaga, Oneida e Mohawk), che già gli Olandesi avevano foraggiato d'armi. L'organizzazione della lega (federale), si disse, venne presa a modello da Benjamin Franklin per la stesura della Costituzione Americana 150 anni dopo. Gli Irochesi peraltro attaccavano con la ferocia più sanguinaria (torture, cannibalismo etc) i missionari cattolici francesi e gli indiani Huroni, con l'unico scopo di sterminarli e di accaparrarsi l'esclusiva del commercio delle pelli. Il commercio di pelli era in quel momento appannaggio dei "Coureurs des Bois" (Scorridori dei boschi) francesi, che vivevano generalmente negli accampamenti indiani. I Coureurs avevano allargato alle più lontane tribù (Sioux) il commercio delle pelli cercando di mantenere buoni rapporti con tutti e in subordine cercando, per quanto possibile, di contrastare i feroci Irochesi. Il Re Sole cercava presso tutti gli alleati europei uomini mercenari da mandare nelle colonie del Nord America e i Savoia (vassalli al Re di Francia) non poterono dire di no, mettendo a disposizione il Reggimento Carignano, il gioiello di famiglia, già ampiamente collaudato contro i turchi l'anno precedente. Il fatto che la letteratura, in gran parte francese, si addossi la paternità di questo reggimento è un tantino faziosa e nazionalista, come è nelle loro abitudini, tanto che Eugenio di Soissons /Carignano passò la vita "per amore della Francia" a combattere i cugini d'oltralpe.

1665, porto francese de La Rochelle. 1200 uomini su nove navi si imbarcano alla volta del Québec per difendere un insediamento francese, allora abitato da 2.000 uomini e 1.200 donne, fondato una sessantina di anni prima da alcuni Gesuiti e  attaccato frequentemente dai Mohawks (lega).

L'esercito dei Savoia fino al 1848  http://xoomer.virgilio.it/bandsabaude/

 

Fortune e vicende successive del Carignano Soissons http://habitant.org/cschart.htm

   

  Depuis 1641, la Nouvelle-France vit continuellement sous la menace iroquoise. Recevant un jour Mgr de Laval à Versailles, Louis XIV lui promet d'aider militairement la Nouvelle-France. Un régiment de l'armée royale avait pris part à toutes les guerres de la monarchie, depuis plus de vingt ans, et s'était couvert de gloire en combattant les Turcs. C'était le Régiment de Carignan. Le Régiment de Carignan a été levé en 1642 par Thomas-François de Savoie, prince de Carignan (Francesco Tommaso di Carignano capostipite dell'ultima dinastia Savoia chiusasi nel 1946). Selon le dictionnaire de Jean Cournoyer (le petit Jean), Carignan était la forme française de Carignano, ville de la province de Turin en Italie (Sulla strada per Carmagnola Racconigi). En 1665, le roi accorde une aide importante à la défense de sa colonie et envoie 1300 soldats appartenant au Régiment de Carignan-Salières pour mater l'Iroquois. Le 18 juin 1665, le premier contingent du Régiment de Carignan-Salières (ainsi nommé parce qu'il est commandé par le colonel Salières) débarque à Québec. Il comprend 20 compagnies composées d'un capitaine, d'un lieutenant, d'un enseigne, deux sergents, trois caporaux, cinq ansepessades (premier grade de la hiérarchie militaire attribué à un soldat secondant le caporal) et de 40 soldats. Le régiment est l'un des tous premiers régiments français à porter un uniforme. Cette armée est sous le commandement du lieutenant-général Alexandre de Prouville de Tracy, lequel est mobilisé à Québec avec le titre de « Vice-Roi ».
    http://www.mef.qc.ca/Carignan.htm  vedi anche http://cf.geocities.com/regiment_carignan/index.html

The regiment of Carignan had been set up at Piedmont in Italy, into 1644. This regiment was distinguished in a great number of engagements; once the peace returned in the Pyrenees, Prince de Carignan made gift with the King Louis XIV of it. This regiment, consequently, was assigned in the regular army. Thus the regiment of Carignan-Salières occurs, May 31 1659. In 1664, the regiment counted 8 companies, to which 12 companies will be added of which some would have taken part in the Hungarian countryside into 1664 against the Turks with the Austrian and Germanic troops. 12 companies join to it into 1664: Regiment of Broglio, 1 company, Regiment of Chambellé, 4 companies, Regiment of Lallier, 4 companies and the Regiment of Poitou, 3 companies. Before the departure for New-France, 4 other companies will join the regiment, that is to say: Regiment of Chambellé, Regiment of Lignières, Regiment of Orleans and Regiment of Poitou.
Although the regiment Carignan-Salières was regarded as a foreign troop of Italian origin, the majority of the soldiers were French at the time of its loading for New-France.

  Boats of the regiment

Six boats transported the regiment of Carignan-Salière and seventh was used for the transport of the supplies necessary to the regiment. Merry Siméon, a Dutch commercial boat of 200 barrels leaves La Rochelle, April 19 1665 with 4 companies, Chambly, Froment and the Tower. It reaches Quebec on June 19, after 61 days at sea. The royal boat, Peace, takes the sea with the Small rock on May 13 1665, with 4 companies at the same time as the Eagle of Gold, an old royal boat transporting 4 companies also; Colonelle, Fredière, Grandfontaine, The Mound. The colonel of the Regiment, the Marquis of Salières embarked on the Eagle of Gold. The two boats accost in Quebec in the third week of August, after 95 days at sea.
May 24 1665, two royal boats, the Sebastien Saint and Justice leave La Rochelle. Jean Heel, the new Intendant and Daniel de Rémy de Courcelle, the new Governor of News-France take seat on Saint-Sébastien. The two boats transporting each one 4 companies whose Moraye-Maximy, Soubias, Small, Of the Doors (Of Prat) and the Ford will arrive to Quebec, September 12 1665, after 110 days of painful crossing. More than 20 soldiers died during the crossing and 130 were too sick to leave the ship by their own means.
The Garden of Holland transporting the supplies of the regiment takes the sea, June 22 1665, of the Small rock to reach Quebec, probably after September 2. The new warship, Brèse of a capacity of 800 barrels, had taken the sea for the Antilles the previous year, with Terron, a smaller warship, transporting the Marquis de Tracy and 4 companies; Berthier, Brisardière, Durantaye and Monteil. Forwarding had like objective to push back the English outside the colony. After a profitable campaign, it puts the course on Quebec, spring as envisaged. It will stop in Gaspé to await 2 smaller boats who will tranporteront the detachment in Quebec, June 30 1665.

  Non è una delle tante spedizioni che la storia avrebbe forse presto dimenticato, i suoi effetti e la singolare provenienza dei partecipanti (savoiardi del Duca di Torino, lorenesi e soprattutto piemontesi di Pinerolo, aihmè ancora sudditi della Francia fino al 1696) avranno infatti il loro peso nella futura organizzazione politica e sociale di questa regione. Il trasferimento a piedi dalle caserme di Val d'Isere (ora Francia) non fu indolore. Durante tutto il viaggio, questi uomini che non erano stinchi di santo, saccheggiarono e presero tutto quello che gli serviva per la spedizione. Il viaggio via mare lungo il fiume San Lorenzo richiedeva diversi mesi e al loro arrivo furono divisi per usufruire di alloggiamenti decenti a Montreal e Riviere Richelieu. L'arrivo di un tal numero di uomini aveva fatto nascere un secondo problema: la scarsità di donne. I rappresentanti del clero tolleravano anche i matrimoni misti con indiane, se non causavano problemi coi maschi (Indiani), ma per maggior sicurezza dalla Francia arrivarono in poco tempo "Le Fille du Roi", vedove, giovani senza dote, orfanelle, racchie e di peggio .. Era stato stabilito un premio al raggiungimento del 12° figlio !!!: concessioni terriere, soldi per costruire la casa, un bue, una mucca, una coppia di maiali, un pollo ed una gallina, due barili di carne salata ed alcune armi.
     

Sulle finestre del piano nobile di Palazzo Carignano il fregio architettonico, raffigurante una testa di Indiano d'America, a ricordo della vittoria  a fianco dei Francesi in Canada nel 1667.

  Les filles du roi, au nombre d'environ 770 femmes sont arrivées dans la colonie de la Nouvelle-France (Canada) entre 1663 et 1673, avec la commandite financière du roi Louis XIV. La plupart étaient des femmes célibataires et plusieurs étaient orphelines. Le Roi assumait les frais de transport et d'installation dans la colonie. Certaines recevaient un don royal de 50 livres comme dot pour leur mariage avec un colon célibataire au Canada. Ces dons sont mentionnés dans certains contrats de mariage souscrits par les fille du roi au moment de leur premier mariage. Les filles du roi faisaient partie du programme du roi Louis XIV pour promouvoir une colonie stable au Canada. Quelques 737 d'entre elles se sont mariées et ont contribué à l'explosion de la population amenant ainsi le succès de la colonie. La plupart des millions de canadiens français contemporains, tant au Québec que dans le reste du Canada et aux Etats-Unis (et ailleurs !), sont des descendants d'une ou de plusieurs de ces femmes courageuses du 17ième siècle.
     

Guerra e politica nel mondo indiano da "Storia degli indiani d'America" di Philippe Jacquin Ed. Il Giornale 

La guerra è figlia dell'aggressività. L'aggressività è un comportamento naturale, "la lotta tra membri d'una stessa specie la si può osservare nei vertebrati dal pesce fino all'uomo?" Qual è la funzione dell'aggressività? Secondo EiblEibesfeldt, essa ha lo scopo "di suddividere gli individui e i gruppi" sul territorio da essi occupato e così garantire lo spazio minimo di cui hanno bisogno per sopravvivere. Nelle società primitive, l'aggressione fa scindere il gruppo in fazioni rivali che vanno a svilupparsi in altro territorio. Tale meccanismo evita così la costituzione d'un gruppo troppo importante che non s'adatterebbe più al territorio che la tribù percorre abitualmente. Per ridurre l'aggressività, oltre alla scissione del gruppo, esiste un altro sistema: il ritualismo. Il ritualismo fornisce un diversivo che assicura il minimo di rischi ai membri della società. Nel mondo indiano la guerra ha due funzioni; essa è vissuta come un rituale necessario alla stabilità del gruppo mentre impedisce la formazione di vaste comunità e quindi l'emergere stesso di uno Stato. La guerra fa parte del funzionamento della società indiana. Lo stato di guerra è dunque permanente tra le tribù. Una tribù ha sempre nemici, non per la disputa d'un territorio o di risorse naturali, ma semplicemente per il compimento di riti significativi. Per provare la sua bravura il guerriero indiano non ha bisogno di uccidere il suo avversario. Gli basta vincere una prova assegnatagli dalla tribù.... Lo stato di guerra includeva azioni di carattere religioso. I guerrieri si dipingevano, poi si riunivano per "cantare la guerra" e ballare con le armi. La dichiarazione di guerra era fatta ufficialmente inviando emissari alla tribù ostile. Il più delle volte la guerra durava poco tempo. Non tutti i guerrieri della tribù avevano l'obbligo di parteciparvi. Le famiglie che avevano perduto uno dei loro in combattimento potevano adottare un prigioniero. Talvolta i prigionieri venivano sacrificati alle divinità, come presso i Natchez, o torturati fino alla morte come presso gli Irochesi. La pace non s'accompagnava ad acquisizioni territoriali o a prerogative d'una tribù sull'altra, né mai l'avversario veniva sterminato. Altra funzione della guerra nel mondo indiano è di impedire la formazione di ampie comunità. Lo stato di guerra permanente conserva la divisione tra i gruppi e le tribù. Le tribù sono ostili, nemiche, quindi non possono raggrupparsi e intendersi per formare un'entità politica che creerebbe la nascita d'uno stato". Questa assenza di stato in America del Nord, mentre "l'altra" America (sud) conosce vasti imperi, sorprese i primi esploratori. Tale "lacuna" è per gli europei la conferma che gli indiani vivono ancora a uno stato selvaggio molto basso.!!! … continua a capitolo…http://digilander.libero.it/freetime1836/libri/libri8.htm

     

Così viene descritta  

la

 prima uscita invernale del Carignano...

  ....".. la temperatura è sicuramente molto sotto lo zero. La neve è impalpabile e penetra come aghi nella pelle congelando le dita. Gli uomini camminano con le racchette da neve che gli hanno fornito gli Huroni. L'equipaggiamento è inadeguato per il clima e i cavalli non riescono a trascinare le bocche da fuoco. Dopo 300 leghe arriviamo al Forte St. Louis dove speriamo di trovare viveri e guide. Nulla di tutto questo.  Non possiamo andare oltre  e quindi rientriamo. Il Colonello Saliere viene con noi, mentre il capitano Courcelle continua verso un villaggio Mohawk; abbiamo perso 6o uomini . La mattina del 14 febbraio arriviamo in vista di un villaggio apparentemente  abitato solo da donne e bambini. E' una trappola : veniamo attaccati da Indiani che non sono dei nostri e dobbiamo difenderci. L'arrivo di una pattuglia Inglese ,con cui si può negoziare, riporta  la calma. Ci informano che abbiamo sconfinato e ci lasciano ripartire dopo averci rifocillato" 
    Ci saranno altre sortite meno amichevoli ma anche il Carignano è ormai temprato alla guerra indiana, si veste e caccia come loro. Gli Irochesi smettono d'essere un problema, ma non sono stati sconfitti. Il nuovo governatore Frontenac adotta la strategia di porsi sulla difensiva nei mesi estivi, quando la flotta inglese controlla i Grandi laghi, e di attaccare con la guerriglia indiana nei mesi invernali, quando il San Lorenzo ghiaccia. Dei 1200 uomini, esclusi i 250 morti ed i 550 che fanno ritorno a  casa, 400 restano a fine campagna lungo il grande fiume con le loro spose di guerra, non sempre belle e giovani, ma ormai molto esperte col moschetto. Il Porta Insegne Nicolis, che ritornò, fece la sua narrazione all'architetto Guarini e le storie andarono a decorare gli esterni di Palazzo Carignano (vedi a fianco) casa, 400 restano a fine campagna lungo il grande fiume con le loro spose di guerra, non sempre belle e giovani, ma ormai molto esperte col moschetto. Il Porta Insegne Nicolis, che ritornò, fece la sua narrazione all'architetto Guarini e le storie andarono a decorare gli esterni di Palazzo Carignano (vedi a fianco) 

Un grande affresco di questo ultimo periodo a cui parteciparono i discendenti del Carignano, (ma con personaggi letterari virati da buoni a cattivi), lo trovate nel Libro di James Fenimore Cooper dato alle stampe nel 1826, che molti di voi hanno sicuramente letto o visto nel film "L'ultimo dei Mohicani" con Daniel Day Lewis. Cooper si ispirò per il cacciatore al personaggio e alle gesta solitarie dell'italiano Giacomo Costantino Beltrami, bergamasco penultimo di 17 figli di un doganiere della Serenissima, poi marchigiano d'adozione scopritore delle sorgenti del Mississipi

 

la vera storia dei Mohicani http://digilander.libero.it/freetime1836/libri/libri8.htm

   
  LE GUERRE FRANCO-INDIANE

Montcalm

 

Basandosi sui risultati delle spedizioni di Cartier, Samuel de Champlain era arrivato nella Nuova Francia nel 1603 con lo scopo di avviare trattative con gli indiani per lo sfruttamento delle pelli. Durante gli anni successivi, Champlain esplorava le foreste settentrionali stipulando accordi commerciali con le varie tribù che fornivano poi le loro pellicce alle stazioni commerciali francesi. Port Royal in Acadia, Città del Quebec e Montreal diventarono fiorenti centri di questo commercio. Durante gli anni che vanno dal 1616 al 1649, gli Huroni svilupparono, assieme alle tribù degli Ottawa e Nipissing, un impero commerciale (tra indiani), che si estendeva dai Grandi Laghi alla Baia di Hudson e al fiume S. Lorenzo. Ognuna delle tre parti contraenti aveva la propria via di trasporto e di viaggi per mezzo di canoe, ed effettuava anche scambi con la tribù dei Tobacco e dei Neutral. Facendo da intermediari gli Huroni smerciavano poi prodotti agricoli in cambio di pelli con altre tribù, e le portavano ai francesi a Città di Quebec o a Montreal, in cambio di prodotti europei. Così le loro flottiglie di canoe cariche di questi prodotti come tessuti, perle, colori, coltellini, asce e pentole, completavano questo circolo commerciale, ritornando dalle tribù fornitrici di pelli a trattare le loro percentuali di guadagno. Quel complesso sistema di relazioni commerciali durò fino al XVII secolo e terminò con l’espansione militare economica della Lega Irochese delle Cinque Nazioni (Seneca, Cayuga, Onondaga, Oneida e Mohawk). Nel tardo secolo XVII (1600) e per molti anni del secolo successivo Francia e Inghilterra promossero una lunga serie di guerre per controllare il Nord America: la Guerra di re Guglielmo (1689-97 si tratta del Guglielmo II d’Orange che muore nel 1702), la Guerra della regina Anna (figlia di Giacomo II guerra fino al 1713), la Guerra di re Giorgio (1744-48 altro inglese) e la Guerra Francese e Indiana o la Grande Guerra per l'Impero (1756-63 o dei 7 o 9 anni) che coinvolge tutte le grandi potenze Europee.

Tutte le guerre sopra indicate possono essere considerate come un'unica grande guerra con brevi periodi di tregua. Gli indiani nel corso dei tanti conflitti lottavano ora a fianco dell'una o dell'altra parte per avere ciò che l'uomo bianco offriva loro: taglie per cotenne, pagamenti e razioni regolari, armi da fuoco e coperte. Come alleati, gli indiani valevano molto e il successo in certe battaglie dipese dalla loro partecipazione. Ma qualunque fosse il riordinamento politico, tra la popolazione bianca che cresceva, gli indiani erano quelli che ci rimettevano o ci avrebbero rimesso battendosi tra di loro. Gli schieramenti, stati cattolici alleati contro quelli protestanti, si contendevano il potere e le successioni locali (Austria e Prussia) o le colonie in America ed Asia (Francia, Spagna e Gran Bretagna).

Nel 1756 il Marchese di Montcalm prende il comando dell'esercito francese: L'unico successo lo ebbe a Ticonderoga nel 1758 sul Lago George, dove l'esercito di Montcalm riuscì a respingere un attacco del generale James Abercrombie insieme a William Johnson e 300 Mohawk ma persero Fort Duquesne e Louisbourg in Acadia. L'anno successivo Ticonderoga cadde di nuovo sotto l'attacco delle truppe di Amherst. Un esercito di 1.400 soldati, sotto il comando del generale Prideaux oltre a 900 Mohawk sotto la guida di Johnson, conquistarono Fort Niagara. Tutte quelle vittorie inglesi furono appoggiate dal blocco navale delle linee francesi  marittime dell'Atlantico. Decisiva è la battaglia dei piani di Abraham (Quebec) nel 1759 in cui muoiono sia Montcalm che il generale inglese Wolfe. Nel Trattato di Parigi, firmato tre anni dopo la fine della Guerra dei 7 Anni in Europa, la Francia dovette cedere la Nuova Francia e tutti i suoi territori ad est del Mississippi all'Inghilterra; il West Louisiana (ad eccezione di New Orleans) fu ceduto alla alleata Spagna, quale contropartita per il passaggio della Florida dalla Spagna all'Inghilterra. Era la fine della potenza coloniale francese in nord America. Come sempre vinti e vincitori fra gli indiani vennero trattati alla stessa maniera perché ormai non c’era più bisogno di loro come ago della forze sulla bilancia.

 

 


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