IL
FASTO DEL XVII secolo
Eugenio Francesco di Savoia
e le mazarinettes
Ma chi era il Principe
Eugenio Francesco di Soissons figlio del principe Eugenio Maurizio*
di Savoia-Carignano
e
di Olimpia Mancini figlia di Geronima Mazzarino sorella dell'omonimo cardinale.
Facciamo un grande passo indietro
per capire lo svolgersi dei fatti e dei personaggi qui citati.
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*Eugenio Maurizio di Savoia-Carignano 1635-1673
(il fratello PRIMOGENITO Emanuele Filiberto Amedeo porterà avanti la linea
Carignano che erediterà
con Carlo Alberto il
trono dei Savoia a partire dal 1831)
era Figlio di Tommaso Francesco di Savoia e di Maria di Borbone portatrice del
titolo Soissons. Maurizio, che sposò a Parigi, il 21 febbraio 1657, Olimpia
Mancini, si distinse
come comandante militare nell'esercito francese raggiungendo il grado di
Luogotenente Generale (1672) un anno prima della morte avvenuta in circostanze
sospette. Il ramo dei Soissons-Carignano si estinse
però nel giro di 3
generazioni con Eugenio Giovanni Francesco di Savoia-Soisson il 23 novembre
1734.
http://english.bmf.gv.at/publications/winterpalais.pdf
Olimpia
Mancini (Roma,
11/7/1637 - Bruxelles, 9/10/1708) madre di Eugenio era quindi nipote del
Cardinale Giulio Raimondo Mazzarino
da Pescina (Abruzzo
14/7/1602 - Castello di Vincennes, 9/3/1661). Geronima, sorella del
cardinale, nata nel 1614 e morta a Parigi nel 1656, sposa il barone romano Michele Lorenzo Mancini (definito negromante e
astrologo !!) fratello pure lui di un cardinale con una data molto incerta
sulla morte. La vedova Geronima accompagna quindi a Parigi tutte le
figlie e nipoti per "assicurargli" un futuro |
Le Mazzarino
le
"Mazarinettes" battezzate con lo zolfo |
FRATELLI E SORELLE DEL CARDINALE
Michele (Fra Michele) futuro cardinale
Anna Maria (Priora)
Laura Margherita sposata Martinozzi
Clelia
GERONIMA
FIGLIE E FIGLI DI GERONIMA
Laura Vittoria Mancini in Vendome
Olimpia Mancini in Carignano
Maria Mancini in Colonna
Filippo Mancini Primo Moschettiere
Ortensia Mancini in De la Porte
(il bigotto)
Maria Anna Mancini de la Tour d'Auvergne
altri figli Paolo Giulio, Margherita,
Alfonso e Anna |
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Olimpia aveva altre sorelle e fratelli ma solo in tre, più le due di un’altra zia Laura Margherita
sposata Martinozzi da Fano, formavano le Mazarinettes, ragazze intraprendenti, protette e lanciate nelle corti
d’Europa dallo Zio, prima canonico in S. Giovanni in Laterano a Roma poi
segretario del cardinale Colonna di cui ha accompagnato il giovane rampollo in
Spagna. Giulio Mazzarino, primo di sei figli
(a sx)
del siciliano Pietro Mazzarino (1576-1654) e di
Ortensia Bufalini,
parla perfettamente il castigliano, la lingua della regina
Anna d'Austria (moglie di Luigi XIII) che si innamorerà perdutamente di lui! e che si sospetta sia rimasta
incinta dell’erede al trono Luigi XIV (il re Sole 1638/1715) chiamato anche “Dieudonné”:
Donato da Dio o Dono del Signore !!.
Il figlio maschio di Geronima,
Filippo Giuliano Mancini (Roma, 1641 – Parigi, 1707), ricevette in dono
dallo zio il Ducato di Névers, acquistato appositamente per lui da Carlo
II di Gonzaga-Nevers, ed il relativo titolo di Duca di Névers. Uomo di
lettere, di viaggi e di divertimenti
(Treccani
.... Il giovane M. non era fatto per la vita militare e, tutto
sommato, neanche per assumere un ruolo politico. Raffinato cultore di
poesia e intenso viaggiatore, egli si trovava veramente a suo agio solo
nei circoli aristocratici dediti alla letteratura e al divertimento. Già
a questa data (1661), il M. era restio a seguire i suoi obblighi verso
il sovrano e cominciò a vivere lunghi periodi in Italia, a Roma, nel
palazzo Mazzarino, ma soprattutto a Venezia, città che gli offriva più
di ogni altra i divertimenti che prediligeva: donne, teatro e arti
magiche. Di conseguenza, egli avrebbe voluto lasciare la sua carica di
luogotenente dei moschettieri, ma Luigi XIV, irritato dal suo
atteggiamento, si rifiutò di assegnargli altri uffici oltre a quello di
comandante dei Moschettieri le cui
effettive funzioni le esercitava però Charles de Batz noto come signore
d'Artagnan. Dal 1661 fu
spesso in Italia a Roma e a Venezia. Nel 1663 era a Roma, per il
carnevale, e si esibì, insieme con la sorella Maria e il cognato, su un
carro che illustrava il mito di Castore e Polluce. Nel 1666 era di nuovo
a Venezia e assistette al Tito di N. Beregan e M.A. Cesti, di cui
risulta dedicatario. L'anno dopo il Mancini abbandonò la carica di
luogotenente dei "nuovi moschettieri" (riformati) a
d'Artagnan).
Charles D'Artagnan
(1611 ?-1673) era un cadetto, cioè non era il primogenito in una
famiglia numerosa. Il suo destino e quello degli altri cadetti di
Guascogna, andare a Parigi in cerca di fortuna. A Parigi giunse nel 1640
(altre fonti anticipano al 1630) e poco dopo entrò nella compagnia “des
Essart”. Si capisce quindi perchè Dumas, con questa famiglia e
questo secolo, ci abbia campato. |
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Olimpia - 1637 |
Ortensia - 1646 |
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“Dieudonné”, Luigi XIV,
“salito” al trono nel 1643 a 5 anni ebbe come reggente la madre e come
factotum il Cardinale fino al 1661 data della sua morte (e fine delle
protezioni per le diavolette).
Il 24 novembre 1615 Luigi XIII della casata dei Borbone aveva infatti sposato una
principessa asburgica,
Anna d'Austria (22/9/1601- 20/1/1666), figlia del re
Filippo III di Spagna. Il loro matrimonio non fu mai felice, e per la gran parte
vissero come estranei. Ma dopo 23 anni di matrimonio e 4 aborti, miracolo !!, Anna
diede finalmente alla luce un figlio, l'erede al trono Luigi (1638), cui ne seguì un secondo due anni
dopo, Filippo (1640-1701 Duca d'Orléans). Si inserisce qui la storia della
Maschera di Ferro detta anche il gemello di Luigi XIV. E' dubbio quindi
che Luigi XIV fosse veramente figlio di Luigi XIII e sebbene non ci siano prove
!!! che il predetto abbia avuto amanti (le amanti allora si portavano alla
luce del sole ma non le amicizie particolari), è certo che il
matrimonio non fu consumato per molti anni. Dove non arrivava il 13 arrivava la
provvidenza. |
Maria -1640 |
Laura - 1639 |
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Questi matrimoni frequenti e
incrociati da strette parentele, in un gioco della serie "geni fai da te" erano
spesso alla base della sterilità e degli aborti che
andavano oltre la casistica giustificabile per l'epoca,
pur alta.
Ricordiamo che i dottori anche se praticoni i nobili li avevano. Geronima sposata dal 1634 a
Mancini ebbe 10 figli, quattro maschi e sei
femmine. Di questi si ricordano la venefica Olimpia (che dal padre negromante
avrà pur preso qualcosa), la dissoluta Ortensia (+1699)
http://it.wikipedia.org/wiki/Ortensia_Mancini
, Maria sposata Colonna
http://www.storiadifrancia.it/Medioevo francese/Maria
Mancini.htm
, Maria Anna sposata de la Tour d'Auvergne, Laura Vittoria sposata Vendome e un maschio Filippo Giuliano Mancini (Roma,
1641 – Parigi, 1707), Duca di Névers, titolo acquistato dallo Zio appositamente per lui da
Carlo II di Gonzaga-Nevers. L’altra sorella di Geronima Laura Margherita
Mazzarino sposata al Conte Gerolamo Martinozzi da Fano ebbe due figlie (le altre due
mazarinettes) Anna Maria Martinozzi (Roma, 1637 – Parigi, 1672) che sposò il
principe Armando di Borbone-Conti e
Laura Martinozzi (Fano, 27/5/1639 - Roma, 19/7/1687) che sposò Alfonso IV d'Este Duca di Modena
di tutt'altra pasta e futuro ...segue
sotto.
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L'OLIMPIA DEI VELENI
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Grazie all'appoggio dello zio ed ai suoi stessi maneggi, Olimpia riuscì a
diventare sovrintendente di casa reale negli appartamenti della regina Maria
Teresa (1638-1683), figlia di Filippo IV di Spagna e di Elisabetta di
Francia sposata dal 10 giugno 1660 al Re Sole Luigi XIV. (Entrambi giovani, coetanei,
erano doppi primi cugini: infatti Anna d'Austia e Filippo IV di Spagna erano
fratelli, così come Elisabetta di Francia e Luigi XIII. Matrimonio combinato con la
solita girandola d’amanti prima fra tutte anche Maria Mancini). Dopo la morte di Mazzarino (1661), la situazione per le Mazarinettes era destinata a
rovesciarsi. Fuori dai palazzi, Olimpia venne coinvolta nello
scandalo della Voisin. Costei tale Cathérine Deshayes, arrestata nel 1679,
fattucchiera, dedita alla preparazione di filtri d'amore e di veleni aveva
come clienti la nobiltà e l’alta borghesia che intratteneva con riti
satanici (si dice sacrificassero bambini poveri). Il veleno era una scorciatoia per molti
per
arrivare all’asse ereditario o a modificarlo anzitempo.
Anche Olimpia Mancini era stata sua cliente e la morte prematura di suo marito divenne
sospetta. Il processo contro gli imputati si tenne senza pubblico e si risolse
con la condanna capitale di 37 persone, Voisin compresa, che venne bruciata sul rogo
come si confà alle streghe. A Olimpia fu detto di scegliere fra la Bastiglia o l'esilio
perpetuo. Naturalmente scelse questo, lasciando la cura dei
figli alla suocera Maria di Borbone-Soissons. Olimpia non era bella come le
sorelle, ma intrigante, ambiziosa e molto sensuale nonostante le maternità. Si diceva che invece
dell’acqua santa fosse stata battezzata con lo zolfo, come le sorelle. Dopo la vicenda dei veleni
la sua rotta si mantenne burrascosa. La sua fama la precedeva ovunque andasse e
ovunque andasse c'era superlavoro per i becchini. Quando raggiunse a Madrid la
sorella Maria, principessa separata da Lorenzo Onofrio I Colonna Viceré di
Aragona (1678) e Gran Connestabile del Regno di Napoli, fu sospettata di aver avvelenato
la giovane regina di Spagna, Maria Luisa di Borbone Orleans (12 febbraio 1689)
figlia di Filippo fratello di Luigi XIV, e moglie di Carlo II di Spagna. Tante
voci assassine si accavallavano sulla morte della regina sterile e se questa era
la vendetta dei Soissons lo spettacolo non era che all’inizio. Lasciò la Spagna in
fretta e furia e tornò a Bruxelles dove, nonostante l’età, distribuiva favori a
chi contava e a chi piaceva il genere. Vi morirà però in miseria il 9 ottobre 1708, nonostante un
figlio ricchissimo e famoso (che non aveva visto crescere), di fatto la
vendicava macinando vittorie su vittorie contro il re Sole. (l'altra sorella di
Maria Luisa Borbone Orleans regina di Spagna, Anna Maria (1669-1728),
sarà la prima regina di Sardegna e la nonna materna del futuro re di Francia
Luigi XV). |
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1 - Luigi Tommaso di Savoia, conte di Soissons
1657-1702
2
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Filippo di Savoia 1659/1693, chierico
3
-
Luigi Giulio di Savoia 1660-1683 militare
4
-
Manuel Felisberto di Savoia, conte di Dreux 1662-1676
5 - Eugenio Francesco, principe di Savoia-Carignano
18/10/1663-21/4/1736
6 - Jeanne de Savoie, mademoiselle de Soissons
1665-1705
7
-
Françoise de Savoie, mademoiselle de Dreux 1668-1671
8
-
Luisa Filiberta, mademoiselle de Carignan 1667-1726
|
.segue.
Laura Martinozzi 16 enne sposa Alfonso IV d’Este (Modena, 1634 - 16 luglio 1662)
nel 1655, ma questi sale al Ducato nel 1658 per restarci solo 4 anni.
Laura resta con due figli viventi, Maria Beatrice d'Este (1658-1718) che
sposa Giacomo Stuart, Duca di York, poi Re d'Inghilterra e Francesco II
d'Este (1660-1694). Duca dal 1662 al 1694 ma fino al 1674 sotto la
reggenza della madre ora 23enne. Quando nel 1673 la madre Laura parte per Londra ad
assistere al matrimonio della figlia con Giacomo Stuart al ritorno il
figlio 14enne Francesco aveva assunto i pieni poteri. Francesco morirà
nella reggia di Sassuolo, a soli 34 anni di gotta, col conforto del cugino Cesare Ignazio e del futuro Duca, il cardinale Rinaldo. La
reggenza di Laura fu, secondo alcuni, caratterizzata da un
misticismo religioso (e da economie forzate per lo stato delle finanze).
Stato delle finanza causato anche dalla perdita del controllo del
territorio (guerra dei 30 anni e per le iniziative edilizie di
Francesco I Este Palazzo Ducale e Delizia di Sassuolo, oltre che
collezionista di opere d'arte). La Martinozzi
sembra facesse chiudere le osterie (fonte di insicurezza e sovente covo
di briganti) e riducesse al minimo le festività, non per questo
risparmiando soldi su nuovi templi di culto religioso.
La figlia di Laura,
Maria Beatrice di Modena - (1658-1718) divenne
Regina d'Inghilterra sposando Giacomo II Stuart.
Charles II (fratello e Re in
carica) opposed the conversion, ordering that James's daughters, Mary and Anne,
be raised as Protestants. Nevertheless, in 1673, he allowed James to marry the
Catholic Mary of Modena, a fifteen-year-old Italian princess.Many of the English,
distrustful of Catholicism, regarded the new Duchess of York as an agent of the
Pope.
Di Maria Mancini invece
(subentrata ad Olimpia nelle grazie di Luigi e sposata dal
15/4/1661) si disse : Marie did not consummate
her relationship with the Sun King. His love for her was a somewhat idealistic
one, but he was so besotted that he wanted to marry. Eventually, Cardinal
Mazarin and Anne of Austria separated the couple, banishing Marie into exile and
arranging Louis' marriage to his cousin, Maria Theresa of Spain. In 1661, Marie
was married off to an Italian prince, Lorenzo Onofrio I Colonna, who remarked
after their wedding night that he was surprised to find her a virgin as one does
not normally expect to find 'innocence among the loves of kings'. (from Antonia
Fraser's book Love and Louis XIV).
Bella, ambiziosa ed intrigante
Olimpia
giunse quindi giovanissima (1647) a Parigi, ove il potente zio (che succedeva al Cardinale
di Richelieu Armand-Jean du Plessis (Parigi, 9/9/1585-4/12/1642)
la introdusse a corte. Divenne compagna di giochi del re Luigi XIV (Re Sole) non ancora
decenne. Le vicende personali la staccarono da corte quando nel 1957 andò
sposa a Eugenio cui diede 8
figli nell'arco di tempo che va dal 1657 al 1668 (ma due morirono in giovane età
e Luigi Giulio a 23 anni contro i Turchi). Si vede che la maternità le
giovava.
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