ENRICO

INGRANDISCE IL QUADRO

PASCAL ETIENNE

Maestro di fantasia può essere la giusta definizione per ENRICO. Il variare delle tecniche, delle cromie, delle forme e, soprattutto, delle idee contenute nelle opere di questo artista testimoniano l'alto grado di creatività. Ogni suo quadro è un universo da scoprire ricco di multipli livelli di significato, alcuni posti in essere consapevolmente e molti altri lasciati all'infinita profondità dell'inconsapevole. La tavola pittorica per Campioli è una finestra sulla fantasia: quasi tutte le sue opere danno l'impressione di essere una parte di un mondo che inizia prima e finisce dopo gli striminziti confini della tela (Microcosmo, Il bacio azzurro, Sibilla per citare alcuni esempi). Il gioco creativo viene sviluppato anche nei titoli (Colori in vento), con la firma sull'opera (Ego, Città), con le relazioni fra i quadri (Uomini e donne, Donne e uomini) in una missione di fantasia a trecentosessanta gradi. Anche quando i progetti sono più razionali (Nuove dimensioni, Prospettive, Il piacere razionale) e consapevoli (Eclissi, Autoritratto, Natura morta) il diamante creativo brilla di piena luce. ENRICO riesce a realizzare opere in grado di suscitare intense emozioni, siano esse cupe o gioiose. Comunica sonoramente la luce (Caribe) e l'allegria (Volteggi), la fiducia nel futuro. E cosa può avere più valore nella realtà odierna di un inebriante anelito di felicità? L'opera dell'autore è un insieme coordinato sviluppato nell'arco di vari anni di attività. I mille rivoli creativi si riuniscono in un unico fiume artistico diretto al colorato mare in cui l'artista si propone di arrivare nel suo manifesto, ponendosi come obiettivo la ricerca del bello. Il critico ha l'arduo compito di dare un giudizio anche per aiutare i fruitori delle opere. Il mio è sicuramente positivo. L'obiettivo è raggiunto. Contemplando singolarmente e nella globalità le opere dell'autore è sempre visibile all'orizzonte il mare del "bello".

di Etienne Pascal



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