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Art.10

Data di scadenza (Art.10)

La data di scadenza indica il periodo (definito termine minimo di conservazione dal legislatore) in cui il prodotto, conservato in modo corretto, mantiene inalterate le proprie caratteristiche specifiche. La dicitura "da consumarsi preferibilmente entro" è riferita a quei prodotti poco deperibili, mentre la scritta "da consumarsi entro il" riguarda i prodotti che deperiscono rapidamente e va rigorosamente rispettata.

Fa seguito la data che indica :

  • il giorno ed il mese per i prodotti conservabili per meno di tre mesi (es. latte, yogurt);
  • il mese e l'anno per i prodotti conservabili per più di tre mesi ma meno di diciotto mesi;
  • con la sola indicazione dell'anno per i prodotti conservabili per almeno diciotto mesi.

Quando è necessario, nell'etichetta devono essere riportate anche le condizioni di conservazione o le indicazioni per un corretto utilizzo, con particolare riferimento alla temperatura (es. i surgelati), in funzione della quale è stata stabilita la scadenza.
L'indicazione della data di scadenza non è richiesta per : gli ortofrutticoli freschi, comprese le patate non sbucciate; i vini, gli spumanti, vini frizzanti, bevande con gradazione alcolica superiore al 10%; le bevande analcoliche; i succhi e i nettari di frutta; i prodotti di panetteria e di pasticceria; gli aceti; il sale da cucina; lo zucchero; i prodotti di confetteria (caramelle, gomme da masticare) e i gelati monodose.
E' vietato vendere prodotti la cui data di scadenza corrisponde al giorno successivo a quello indicato sulla confezione.
Occorre rispettare scrupolosamente la dicitura "da conservarsi in luogo fresco e asciutto" per una ottimale conservazione del prodotto.

Chi stabilisce la data di scadenza?

La data di scadenza viene stabilita dalle aziende in base alle caratteristiche della propria produzione, delle materie prime impiegate, del processo di lavorazione, degli additivi impiegati e dell'imballaggio. La legge italiana infatti obbliga a riportare la data di scadenza ma non fissa alcun criterio per determinarla. Fa eccezione il latte, la cui scadenza è fissata per legge a tre giorni per quello pastorizzato e a 30 giorni per quello Uht.