|
A segno del mutato clima stilistico - con il passaggio dal romanico al gotico - notiamo che ha quadrate le absidi quadrata. Questo è elemento tipico dell'accezione gotica accolta in Liguria, che è quella monastico cistercense e domina nella regione nei secoli XIII-XIV.
Si riscontrano in tal modo absidi quadrate negli esempi superstiti ad esempio di San Pietro a Portovenere, alle Cinque terre della parrocchiale di Corniglia, di Valle Christi presso Rapallo, ed a Genova al Carmine, od era presente, ma fu poi demolita per il rifacimento del coro del XV secolo, in Sant'Agostino.
|
|
|
Tra quanto invece la chiesa mantiene del Romanico è uno degli emblemi del romanico rurale - non urbano - di monastica eredità: i capitelli sferocubici, presenti in San Siro di Struppa, in Sant'Ambrogio di Uscio, in San Tommaso presso Rapallo.
Tuttavia per essere all'altezza dell'impegno assunto dai Fieschi in questa occasione, da elemento esclusivamente volumico il capitello sferocubico si ingentilisce con proporzioni più raffinate e si arricchisce di leggere decorazioni cruciformi. La decorazione che scandisce in maniera puntiforme l'edificio alla stessa maniera si ispira al passato, al monachesimo del suburbio e delle aree rurali - questo anche era l'impegno che i Fieschi dovevano mantenere nei loro possessi della Val Fontanabuona - costituisce allora un insieme di note precise. Così all'inizio del presbiterio è un sostegno polistilo con l'immagine dell'Agnello Pasquale nel capitello.
Gli archi sono falcati ai lati della nave centrale, e le coperture rispettano il romanico importato a Genova dagli Antelami, con il soffitto ligneo e a capanna che copre le navate e le volte in muratura che coprono solo il presbiterio, con delle crociere per e le absidi con una botte per il presbiterio.
|
|
|
