Canonica di Bernate








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Stato attuale del Bene
La parte del complesso del palazzo visconteo è attualmente senza una specifica destinazione d’uso e si presenta in avanzato stato di degrado.
In particolare, saranno interessati dall’intervento:
• le falde della copertura poste sul lato esterno SUD, EST e NORD (parte), oltre a parte di quella dei lati est e nord con spiovente rivolto verso l’interno del chiostro;
• le murature portanti in laterizio di sostegno delle travi principali e degli architravi in legno, posti lungo il perimetro ed all’interno del corpo di fabbrica nel sottotetto;
• la gronda lungo i lati esterni del palazzo, lati SUD, EST e NORD (parte) di cui una parte risulta a gola ed un’altra con travetti in falda di legno;
• la lattoneria ed i comignoli in corrispondenza della parte di copertura di cui sopra descritta.
COPERTURA
In merito allo stato della copertura si rileva:
• i puntoni hanno forme diverse, talvolta mancano di linearità, presentandosi storti e con sezioni di dimensioni variabili, senza alcuna omogeneità tra di loro; essi risultano o incastrati direttamente alla muratura portante perimetrale in mattoni pieni di laterizio o poggianti su spezzoni di travi d’appoggio in legno, fuoriuscenti dal muro;
• la maggior parte dei dormienti in legno, lungo i muri perimetrali, presentano gli stessi difetti dei puntoni ed inoltre risultano sottodimensionati e talvolta abbinati ad assi o altri travetti in modo da aumentarne la resistenza;
• le terzere sono in uno stato di conservazione più precario dei puntoni, infatti hanno geometrie svariate, spesso con sezioni insufficienti alle sollecitazioni agenti e con la presenza di cunei, assi, pezzi di travi di recupero e spezzoni di legno in modo da creare i piani d’appoggio;
• lungo il muro perimetrale portante sono immorsati dei travetti, aventi passo variabile da cm 100/120, uscenti a sbalzo; essi servono a sostenere la mantovana in legno di chiusura della gronda a gola ed, innestandosi con il travetto sagomato esterno della gronda, consolidano lo sporto;
• si notano diverse tipologie di travature portanti lignee: capriate alla piemontese con travi e catene incrociate e puntoni incastrati nelle murature laterali con catena ai piedi;
• in alcuni casi i puntoni, non appoggiando direttamente sulle murature interne, sono sorretti da travi in legno ortogonali ad essi e poste lungo i tratti di muro, rinforzate da travetti usati come spessori o come puntelli o messi inclinati come saette, ancorati al piede alle murature stesse;
• Infine, lungo il lato EST e parte del lato SUD E NORD, l’esistente gronda a gola presenta un notevole stato di degrado osservabile anche dai diversi squarci e buchi presenti lungo la parete in cannette intonacata, così da permettere la nidificazione e l’alloggiamento dei piccioni.
La gronda, di pregevole fattura, è formata da una struttura lignea inchiodata a travetti sagomati curvilinei, appoggiati ad una estremità al piede del cornicione ed all’altra al travetto portante la mantovana perimetrale sagomata. A tale struttura è fissato un cannicciato che serve da supporto all’intonaco in calce decorato a graffito; purtroppo tale intonaco presenta ampi distacchi, rigonfiamenti, strappi, buchi oltre a rappezzi mal riusciti in intonaco cementizio eseguito in tempi recenti.
• In merito al manto di copertura, quest’ultimo è in coppi a canale con sottostanti lastre di eternit: le tegole e le lastre appaiono in molti punti mosse o fessurate, condizione che ha causato l’infiltrazione di acqua piovana, che si è poi riversata sul soffitto ligneo delle stanze del piano sottostante.
In generale tutto il sottotetto è inoltre invaso da depositi di guano di volatili e di residui dei materiali scartati durante le precedenti operazioni di manutenzione: condizione che causa problemi sia di conservazione del materiale sia di tipo statico non indifferenti per le strutture lignee o a volta in mattoni delle stanze sottostanti.
SOLAI LIGNEI
La porzione di piano primo è caratterizzata dalla presenza di diverse stanze comunicanti direttamente tra di loro e mediante il corridoio del chiostro interno: esse sono state realizzate con materiali differenti, probabilmente determinati in base alle destinazioni cui dovevano fare riferimento. Le tipologie di degrado che si riscontrano sono comunque tutte riconducibili a cause di infiltrazioni di acqua, presenza di parassiti del legno e deformazioni per eccessivo carico di peso. I locali sono danneggiati in parte da infiltrazioni di acqua e in parte appaiono deformati dal peso del deposito accumulatisi nel sottotetto, oltre alla presenza di guano di piccione e di altre tipologie di deposito superficiale. I locali di maggiore dimensione del piano che fanno parte del prospetto principale del palazzo in quanto visibile da lontano circondano la loggia del palazzo.
Tutti questi locali presentano soffitto in legno a cassettoni, di simile composizione: sono presenti travi principali (di dimensioni di 30/35 cm) che si innestano nella muratura portante con mensole intagliate, l’orditura secondaria è a sua volta appoggiata alle travi mediante altre mensole che riprendono in dimensioni ridotte le decorazioni delle mensole principali. Tra un travetto e l’altro si trova la composizione a cassettoni.
Tutti i solai presentano problematiche di resistenza strutturale in quanto le travi principali appaiono in parte deformate e in parte lesionate: questo dipende anche dal fatto che le travi stesse portano il peso del solaio e anche quello della copertura dal momento che il monaco che sostiene il colmo è appoggiato al solaio del sottotetto.
In generale le tipologie di degrado sono tutte dovute a infiltrazioni di acqua, a rottura o al distacco degli elementi lignei e alla presenza di parassiti del legno o muffe.

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