Questa
venerabile sezione è curata dal mio caro amico Onan,
che per via del fisico da culturista è detto Onan
il Barbaro.
Perciò-
E molla sta tastiera! Bene,
mi presento, sono Onan il Barbaro. Da ora in avanti vi presenterò
le più grandi demenze di cui sono a conoscenza, anche di produzione
propria (ho anche in mente di fare un piccolo questionario su quali
secondo voi sono inventate da me e quali "onestamente rubate", ma poi sarebbe
umiliante avere un sondaggio senza sondati (un po' come il contatore
d'accessi che farò avanzare solo io...) e penso che non lo farò.
Ad ogni modo, essendo io Onan lu
Sbabbaro (cfr Attila, il Fratello di Dio) un marchio registrato (TM), sono
costretto di tanto in tanto a fare della pubblicità, perciò
non lamentatevi (o pagate il canone, che l'è i stess!).
Ovviamente la compilazione di questa
pagina richiederà del tempo, anche perché non è che
mi posso ricordare tutto a memoria, ma prometto che man mano che mi vengono
a mente le aggiungerò, fino a raggiugere una dimensione accettabile
(cioè abbastanza grande da essere mirato e colpito con un'accetta).
Comunque, se volete aiutarmi nel compito potrete sostenermi inviandomi
vostri suggerimenti o meglio ancora comprando i miei gadgets disponibili
presso i supermercati Conad il Barbaro (Ricordo che essendo Marchio Registrato
il mio compito è far su un po' di soldi: tralaltro questa
attività rappresenta un po' la mia filosofia di vita, il riassunto
della mia attività, un po' le cinque W del mio essere [Why We always
Want the Wallet Wealthy]).
Al momento sono presenti solo alcune
poesie non proprio tali, che però sottopongo al vostro sublime giudizio.
Ricordate che esse, come ogni gioco di parole, si basano sulla sovversione
di un'aspettativa legata a un cliché. (Mi... come parlo bbene!).
Buon divertimento!
Se volete potete accedere alle poesie seguendo questo
link, in alternativa potete continuare a leggere qui sotto. Per la verità
sono presenti anche dei disegnini bellini bellini, che sicuramente vi piaceranno.
Perciò: Poesie
- Continua
a leggere
Visto che continuate a leggere,
voglio raccontarvi un po' di me, il grande Onan il Barbaro. Mio padre è
Atum Ra (TM) [scusate ma è un vizio di famiglia l'essere marchi
registrati], che come tutti sanno diede origine al mondo, dopo essere nato
dal nulla su un'isoletta, con un colpo di mano (o per usare la terminologia
di Covatta, con un fallo di mano). La mamma è sconosciuta.
Poi ho studiato dai Salesiani,
ma dato che non mi piaceva ho deciso di buttarmi nel business. Il mio mito
è il grande Carcarlo Pravettoni (slogan: un uomo, un'anafora!),
l'unico uomo sulla terra che in qualità di dirigente ha la facoltà
di investire sia i soldi sia i dipendenti. Perciò ho aperto prima
un salone da Parrucchiere chiamato Onan il Barbiere; era un posto ben fatto,
si eseguivano trapianti di qualsiasi cosa (capelli, cuoio capelluto, solo
cuoio, solo capelluto, fegato...), ma soprattutto ci si pettinava. La nostra
mascotte era ovviamente l'arbitro Collina (collina che un po' richiama
la isoletta di Atum Ra), che chiuso in un barattolo di salamoia cantava
il nostro jingle: "Hai problemi di capelli, caz** tuoi ti tieni quelli."
(idea onestamente rubata da ignoti)
Poi un bel giorno venne la finanza,
e ci controllò i documenti. Non trovandone neanche uno se ne andò
dichiarando che non avevano riscontrato nessuna irregolarità; poi
un bel giorno arrivarono i Cugini di Campagna portando in trofeo la testa
di Kojak e ci fecero chiudere.
Un po' tutti noi che lavoravamo
all'Onan il Barbiere ci diasporammo (voce del verbo diasporare, un po'
rauca, alla Ciotti per intendersi); Collina cominciò a fare l'arbitro,
Zapp Brannigan fu arruolato da Futurama, e io aprii un supermercato.
Anche lì misi una certa
cura nel dettaglio: inventai gli slogan, il jingle e distribuii cd-rom
pubbliciati a tutto il paese, raccomandandomi che ogni CD fosse non solo
visionato, ma anche passato di mano in mano affinché tutti ne avessero
visione (apocalittica o dell'annunciazione): lo distribuivamo con lo slogan:
Fa' che questo cd-rom giri il mondo come i veri r.o.m. Ma lo slogan piacque
poco e licenziai l'ideatore, che poi si fece assumere da Hitler per il
suo ministero della propaganda.
All'ora (verso le tre e un quarto)
mi ci misi io stesso a inventare gli slogan: partiva Marilin Monroe cantando
'Buy Buy Baby', e poi una voce suadente leggeva lo slogan antitaccheggio
in inglese: 'Still I still steal steel'.
Avendo avuto poco successo cambiammo Marilin Monroe con Marilin Manson.
E scartammo anche questo. Finché un giorno andando all'Ikea trovammo
un grande slogan per il mio supermercato; giocando sull'immagine di Conan
e sul suo onore di guerriero affermammo che il nostro supermercato era
persino meglio: 'men mer än mäns ära'.
[vi consiglio di ascoltare la pronuncia suadente delle suddette frasi;
un po' alla dolce stil novo..]
Da quel momento vidi la gente felice
defluire dal supermercato, mentre gli altoparlanti intonavano: 'Si informa
la gentile clientela che Conad il Barbaro chiude in questo momento; si
prega la gentile clientela di levarsi dalle casse."
Be', essenzialmente questa è
la mia storia. Non c'è molto da aggiungere, comunque se volete comprare
gadgets o altro, troverete in questa pagina un comodo software che vi permetterà
di comprare con maggiore facilità nel mio sito. Scaricatelo pure
sul vostro disco frigido [d'altro canto, se il dischetto è floppy,
il disco deve essere frigido. Ho il sospetto che questa sia la prima forma
di protezione del software che non può così riprodursi naturalmente**]
e poi partite alla volta dello shopping. Jingle: Onan Softwear, il programma
che vi calza a pennello! (Primavera estate; per l'autunno inverno c'è
Hardwear).
Se vi state chiedendo come posso
essere tanto bravo nell'invenatre slogan, vi devo confessare che mi ispiro
molto ad altri autori. In particolare ho un triangolo spirituale e retorico
con ai vertici i tre requisiti per fare un buon discorso: eloquenza, retorica,
eleganza. In ordine i tre punti cardinali sono: Zeman (zzzzzzz), Trapattoni
(non dire gatto se non ce l'hai nel sacco), Mazzone (avemo vinto perché
c'avemo le palle!). Si possono prendere infinite lezioni sulla fluidità
dei discorsi Zemaniani, sulle metafore del Trap, e sui sintagmi del grande
Carletto.
Ad ogni modo, qui finisce la pagina
e la mia storia. Ma il nostro legame non finisce qui. Non sia che mi troverete
a bussare alla vostra porta cercando di vendervi surgelati.
Onan il Barbaro
Per finire vi propongo di seguire questo link. Troverete
(per davvero) un bellissimo gioco:
'The Amazing Labyrinth'.
Se avete dubbi, o domande di ogni genere e numero (purché
non duale), leggete le mie FACK
(Frequently Addressed Cursing Kindnessed= Gentilezze Offensive che mi vengono
Indirizzate di Frequente).
** Nota: mi è sembrato doveroso
aggiungere un commento sulla riproduzione, in particolare volevo chiedervi
se sapete perché le galassie a spirale sono così rare. [perché
non si riproducono...]
Capisco che quella di prima fosse
una battuta indecente, ma indagare i recessi dello scibile umano alla ricerca
di cose che fanno ridere è veramente divertente. Come divertente
è a volte porsi delle domande filosofiche: avevo una conoscenza
(di cui per privacy taccio sia il nome sia il ruolo) che aveva dei movimenti
talmente lenti e delle posture talmente strane da essere soprannominata
il Bradipo. A questo punto era ovvio che uno dei genitori doveva essere
un Bradipo e l'altro un essere umano, ma in quale ordine? Ecco che interviene
la cosiddetta dimostrazione per assurdo, tanto cara ai matematici: se il
papà fosse stato un bradipo e si fosse dovuto accoppiare con una
donna umana, ci sarebbe probabilmente voluto un giorno di tempo per completare
l'opera; dato che la donna non ha tanta pazienza se ne sarebbe andata dopo
qualche ora, e niente piccirillu. Quindi si dimostra per assurdo che la
madre deve essere un bradipo e il padre un uomo (così si spiega
anche il perché di tale accoppiata un po' strana, che per la verità
ricorda un po' il Minotauro: in realtà la madre bradipo, coi suoi
sensi un po' rallentati, non si è nemmeno accorta dell'accoppiamento,
mentre il padre sicuramente era un soldato in licenza o Fantozzi).
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