Il granello dei granelli(articoli tratti da IL Granello di sabbia)

 

I sindacati bancari domandano la tassa Tobin

 

 Risoluzione relativa all'istituzione di una tassa internazionale sulle operazioni in valuta (Tassa Tobin) della confederazione europea dei sindacati bancari (Uni)

 

 1. Le economie nazionali, in effetti, l'economia mondiale nel suo insieme, sono prese in ostaggio da degli accessi di speculazione febbrile sulle valute.

 

 2. Secondo l'inchiesta realizzata nell'aprile 2001 dalla Banca dei Pagamenti Internazionali, il volume complessivo delle operazioni quotidiane sulle valute era stimato all'incirca 1200 miliardi di dollari degli Stati-Uniti. Su quest'ammontare, circa 387 miliardi di dollari fruttavano sulle transazioni sui mercati a pronti. Si tratta di conversioni monetarie al prezzo corrente per rilascio "immediato" (il pagamento si fa generalmente nei due giorni). La corta durata della maggioranza delle transazioni rivela la natura speculativa della maggior parte di questa cifra d'affari.

Le statistiche della Banca dei Pagamenti Internazionali  mostrano che l'80% all'incirca di tutte le operazioni sulle valute riguardano dei “viaggi circolari" (acquisto seguito da una rivendita) su sette giorni o meno, e più del 40% su due giorni o meno. Così, si stima che l'80-90% di tutte le operazioni sulle valute non hanno legami diretti con un utilizzatore finale che chiederebbe delle valute straniere per saldare il pagamento di un bene o di un servizio.Sono destinate, al contrario, per profittare dei piccoli scarti sui tassi d'interesse tra i paesi o delle variazioni scontate dei tassi di cambio.

 

3. Ne consegue che enormi somme di denaro, largamente incontrollate (e non tassate), si spostano nel mondo alla ricerca del rendimento più alto nei lassi di tempo più brevi. Il loro potenziale perturbatore è ugualmente enorme.

 

4. La volatilità del tasso di cambio può disorganizzare completamente la negoziazione collettiva. Particolarmente nei settori che sono più esposti alla concorrenza straniera, dove l'aumento stabilito collettivamente dei salari reali e delle prestazioni segue generalmente l'inflazione e i guadagni della produttività. In questo modo, le imprese restano competitive e gli impieghi sono mantenuti. Tuttavia, degli accordi calcolati con cura possono trovarsi perturbati da una fluttuazione improvvisa del tasso di cambio in un paese. Un aumento brutale di questo tasso rende le esportazioni meno concorrenziali, e provoca in questo modo una riduzione dei posti di lavoro, mentre una flessione brusca fa salire i prezzi dei prodotti importati, ciò ha per effetto di rimettere in questione i rialzi salariali stabiliti. Insomma, la volatilità del tasso di cambio complica la negoziazione collettiva facendo vacillare le ipotesi sulle quali si fondano gli accordi contrattuali.

 

 5. Le grandi crisi monetarie, come quelle che hanno colpito il Messico nel 1994-95, l'Asia nel 1997, la Russia nel 1998, e ora l'Argentina, provocano una perturbazione economica e sociale, e impoveriscono particolarmente molta gente nei paesi in via di sviluppo. E' per questo che queste crisi hanno tendenza a propagarsi dalle economie deboli alle economie più forti, per il semplice motivo che sono strettamente legate ai paesi che subiscono delle difficoltà economiche.La crisi finanziaria può calmarsi molto rapidamente se i governi e le banche centrali prendono rapidamente le misure indispensabili, capaci di ridare fiducia agli speculatori. Si tratta di misure quali il rallentamento dell'economia (con una riduzione massiccia dei posti di lavoro) e i tagli nei servizi sanitari, d'educazione e altri servizi pubblici. Ma tutte queste misure causano dei danni permanenti nel tessuto economico e sociale di un paese, quando i profitti dello sviluppo realizzati nel corso degli anni si ritrovano spazzati in qualche settimana.

 

 6. James Tobin, vincitore del premio Nobel, ha proposto l'istituzione di una tassa modesta e uniforme a livello internazionale che colpirebbe ogni conversione di moneta: il tasso proposto il più spesso ammonta allo 0,1% del valore d'ogni operazione commerciale. Tobin ha dichiarato che la tassa dovrebbe essere prelevata sulle transazioni in contanti. Rendendo le transazioni monetarie più costose, una tassa di questo tipo scoraggerebbe la speculazione sulle valute (acquisto e vendita a breve termine di soldi), e ridurrebbe oltre tutto la volatilità del tasso di cambio. Migliorerebbe anche l'autonomia delle banche centrali e dei governi nazionali per determinare la loro politica economica e monetaria. In questo modo, nei paesi che soffrono di una crescita economica insufficiente, le autorità potrebbero, con dei ribassi giudiziosi del tasso d'interesse, incoraggiare lo sviluppo del credito favorendo la creazione di posti di lavoro stabili, lo spiegamento di nuove tecnologie e la formazione dei lavoratori. In fin dei conti la tassa produrrebbe un reddito che potrebbe servire a fronteggiare le sfide mondiali, come la lotta contro la povertà. Tuttavia, questa tassa sarebbe principalmente destinata a scoraggiare la speculazione, e non a produrre un reditto. Un compromesso deve essere manifestamente trovato tra queste due funzioni: più la tassa sarà efficace per scoraggiare la speculazione sulle valute, meno produrrà reddito.

 

7. L'introduzione di una tassa Tobin costituisce da molto tempo una rivendicazione del movimento sindacale internazionale. L'ultimo congresso mondiale dell'UNI, a settembre 2001 a Berlino, l'ha fortemente riaffermato. La tassa non è il toccasana che permette di risolvere tutti i problemi del sistema finanziario internazionale, ma rappresenta piuttosto uno degli elementi di una serie di misure indispensabili per stabilizzare i mercati dei cambi, quello che è necessario per ottenere una crescita più stabile e una migliore sicurezza dell'impiego. 8. UNI-Finanza chiede alla comunità internazionale di assicurare il controllo e la gestione del mercato a livello planetario, e particolarmente dei mercati finanziari, nell'ambito delle istituzioni e organizzazioni finanziarie internazionali. L'obiettivo deve essere di riprendere il dominio dei mercati finanziari che mirano a facilitare l'investimento produttivo a lungo termine. L'applicazione di una tassa internazionale sulle operazioni delle valute costituirà un importante mezzo per raggiungere quest'obiettivo.

 

 

Traduzione a cura di Marie Denise Sclafari

Tratto da "il Granello di Sabbia", settimanale di informazione elettronico di ATTAC Italia, www.attac.it

 

Per gli associati ad Attac Palermo: le riunioni inizieranno mercoledì 16 Ottobre 2002 nella consueta sede della biblioteca Claudio Gerbino di via Parlatore a Palermo e proseguiranno fino a Luglio 2003 con cadenza minimo settimanale info www.local.attac.org/palermo

 

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